Holland, Steve
Australia • Brisbane, 31 maggio 1958 • Specialità: 1500 m stile libero
Holland si è imposto a livello internazionale improvvisamente: era praticamente sconosciuto quando il 5 agosto 1973, poco più che quindicenne, nuotò a Brisbane i 1500 m in 15′35,8″, un tempo che migliorava di quasi 15 secondi il precedente record mondiale. Un risultato sensazionale, specie se rapportato all'età di Holland, al nome del detentore del record battuto (che era il grande Mike Burton, due volte olimpionico della distanza) e anche al progresso personale dell'australiano, il cui miglior tempo fino a quel momento era stato 16′16,6″.
Alla sua prima selezione in squadra nazionale, arrivata puntuale dopo l'impresa di Brisbane, Holland si trovò ad affrontare nei Campionati del Mondo di Belgrado tutti i più forti mezzofondisti del mondo. Li guidava Rick DeMont, lo statunitense che aveva proprio in quell'occasione realizzato la straordinaria impresa di abbattere il muro dei 4 minuti nei 400 m. DeMont era favorito nel pronostico e molti pensavano che il giovane australiano si sarebbe intimorito contro un simile avversario: Holland invece vinse, ma, trascinato dall'irrefrenabile ritmo della sua azione, perse il conto delle vasche e nuotò per 1600 m, compiendo, tuttavia, l'incredibile impresa di polverizzare il record mondiale dei 1500 m (15′31,85″). Nelle due gare record di Brisbane e di Belgrado, Holland aveva migliorato il record del mondo al passaggio degli 800 m, distanza in cui avrebbe poi stabilito il primato del mondo per altre cinque volte tra il 1974 e il 1976.
Nella sua carriera ha disputato poche gare, ma sempre esprimendosi a straordinari livelli. Dopo la vittoria ai Mondiali di Belgrado, l'atleta australiano ha gareggiato nei 1500 m solo undici volte, registrando altri due primati del mondo (nel gennaio 1975 e nel febbraio 1976)e vincendo i Giochi del Commonwealth (1974) e i Campionati americani (1975). Assente ai Mondiali di Cali del 1975, si ripresentò al massimo della sua condizione atletica in occasione delle Olimpiadi di Montreal. Durante questa competizione condusse una gara formidabile contro gli statunitensi Brian Goodell e Bobby Hackett, restando in linea con loro fino ai 700 metri, quando produsse un'incredibile accelerazione nuotando per 200 metri in meno di due minuti. Il favorito Goodell, a un paio di metri, sembrava ormai sconfitto; la straordinaria tempra agonistica di Hackett, che restò faticosamente nella scia dell'australiano, riaprì la gara e indusse anche Goodell a resistere con tutte le sue forze. Gli statunitensi soffrivano molto, ma, per quanto lentamente, risalirono fino a colmare quasi del tutto il vantaggio a 100 metri dall'arrivo. Holland non aveva nello sprint la sua arma migliore e fu saltato da entrambi gli statunitensi. Goodell vinse l'oro e registrò il record del mondo (15′02,40″) percorrendo in meno di 58 secondi gli ultimi 100 metri. I due statunitensi e Holland nuotarono tutti e tre in tempi inferiori al primato del mondo. Il giovane australiano, pur suggellando la propria attività agonistica con il miglior tempo personale (15′04,66″), non fu in grado di andare oltre il terzo posto in quella che molti esperti considerarono per anni come la più grande gara di nuoto di tutti i tempi.