Pseudonimo dello scrittore belga di lingua nederlandese Frank Lateur (Heule, Courtrai, 1871 - Ingooigem, Courtrai, 1969). Nipote di G. Gezelle, autodidatta, fu tra i rappresentanti più ispirati del regionalismo fiammingo inaugurato da H. Conscience. Collaborò a riviste letterarie, tra cui Van nu en straks ("Cose d'oggi e di ieri"), e fu tra i fondatori di Vlaanderen ("Fiandre", 1903-07). La sua vasta produzione letteraria, incentrata sulla vita dei contadini della Fiandra occidentale, comprende raccolte di novelle (tra cui Lenteleven "Vita primaverile", 1899; Najaar "Autunno", 1909; Werkmenschen "Braccianti", 1926, che include la famosa Leven en dood in den aast "Vita e morte nella stufa"), romanzi (Langs de wegen "Lungo le strade", 1902; De vlaaschaard "Il campo di lino", 1907, forse la sua opera migliore), traduzioni e testi teatrali, saggi (Land en leven in Vlaanderen "Terra e vita delle Fiandre", 1923), libri autobiografici (Hoe men schrijver wordt "Come si diventa scrittori", 1911) e di memorie (Kroniek van de familie Gezelle "Cronaca della famiglia G.", 1960).