Scrittore bulgaro (Šumen 1881 - Sofia 1962). Autore del romanzo in versi Vlado Bălatov (1920) e di alcuni romanzi ispirati al mondo degli artigiani bulgari (Chleb naš nasušni "Il nostro pane quotidiano", 1926). Nel 1946 ha pubblicato il romanzo Neviždan vrag ("Il nemico invisibile"). Tra i suoi drammi ricordiamo: Ne bil dostoen ("Non era degno"), Mostăt na Struma ("Il ponte sulla Struma") e Hadži Minčo. Importante per la storia della cultura bulgara: Bălgarskitē čitališta predi osvoboždenieto ("Le sale di lettura bulgare prima della liberazione", 1931).