idee, storia delle
Con questa espressione si intende un approccio storiografico inaugurato da Arthur O. Lovejoy nella prima metà del Novecento. Per spiegare tale approccio, Lovejoy sfruttò l’esempio del Paradise lost di Milton: la storia delle i. di Milton non rientra soltanto nella letteratura inglese, essa appartiene anche alla storia della filosofia, della teologia, della poesia religiosa, delle scienze, delle dottrine estetiche e del gusto. Per intendere davvero, in tutte le sue sfaccettature, l’opera di Milton, sono necessarie tutte queste discipline: è sufficiente che ne manchi una perché la comprensione di Milton resti mutilata, e quindi sostanzialmente insoddisfacente. Lovejoy ne trasse questa conclusione: «In quasi tutti i rami della storiografia che hanno a che fare con la storia del pensiero e delle opinioni degli uomini, con i loro atteggiamenti e il loro comportamento affettivo, c’è assoluto bisogno di una collaborazione più definita, responsabile e organizzata tra storici e singoli specialisti di altre discipline, e soprattutto delle scienze naturali. Una sintesi storica attendibile non è possibile con il lavoro di un uomo solo. Solo chi ha fatto una lunga esperienza tecnica e critica sarà in grado di riunire tutti i frammenti, traendoli dai vari campi ai quali originariamente appartenevano». Per promuovere questo tipo di storiografia Lovejoy fondò nel 1923 lo History of ideas club e nel 1949 il Journal of the history of ideas, che ebbe larga risonanza nella cultura storica.