streptococco Genere (Streptococcus) di Batteri della famiglia Streptococcacee, gram-positivi, di forma sferoidale od ovoidale, disposti in corte o lunghe catenelle, oppure in coppia, normalmente immobili; largamente diffusi in natura, appartenenti al phylum Firmicutes. Alcuni vivono come commensali sulla cute e nelle mucose dell’uomo e di altri animali, altri svolgono invece una più o meno spiccata azione patogena. In coltura su terreni a base di agar e sangue alcune specie di s. risultano dotate di potere emolitico (s. β-emolitici e s. α-emolitici) e altre no (s. anemolitici, come Streptococcus faecalis, ospite abituale dell’intestino, che in particolari condizioni può acquisire carattere di virulenza, provocando processi infettivi). Agli s. emolitici appartengono, tra l’altro, gli agenti microbici della malattia reumatica, della scarlattina, della glomerulonefrite acuta ecc. La tossina emolitica elaborata dagli s. e dotata di potere antigene è la streptolisina; gli anticorpi specifici (antistreptolisine) possono essere determinati quantitativamente, e un loro titolo nel sangue particolarmente alto è indizio di infezione streptococcica in atto o pregressa. La streptococcia è una malattia causata dagli s., sia direttamente sia mediante l’azione delle loro tossine. La streptococcemia è la presenza di s. nel circolo ematico. Streptochinasi Proteina di origine batterica (peso molecolare 46.000), identificata per la prima volta in colture di s., in grado di attivare il plasminogeno. Viene impiegata come farmaco fibrinolitico, ma ha la conntroindicazione di promuovere l’attivazione della plasmina, che degrada il fibrinogeno in fibrina, aumentando così il rischio di emorragie, soprattutto cerebrali.