(gr. Στρυμών, turco Kara-su) Fiume della Penisola Balcanica (408 km), tributario dell’Egeo. Scorre in Bulgaria e in Grecia. Ha origine dalle pendici del Vitoša, attraversa i bacini di Pernik e di Radomir, quindi separa il gruppo Rila-Pirin dai rilievi su cui corre il confine tra la Bulgaria e la Macedonia e, superata una gola e traversata la pianura litoranea ricca di laghi, sbocca nel Golfo di Orfani. Principale affluente è la Strumica (100 km).
È lo Strimone degli antichi. Bagnava Siride, nella Palude Cercinitide, dalla quale derivava la fama del fiume di essere ricco d’uccelli acquatici (gru dello Strimone); poi bagnava Anfipoli. Secondo una leggenda, era un tempo navigabile ancor più a monte, fino a quando non fu ostruito da massi scagliati da Eracle. Presso Anfipoli, era il luogo dove Serse aveva costruito un ponte per far passare il suo esercito. Per i Greci, lo Strimone rappresentava il Nord, da cui le locuzioni ‘venti strimoni’ e ‘Strimone invernale’.