Riemann, superficie di
Riemann, superficie di ente geometrico ideato da B. Riemann per rendere monodroma una funzione polidroma complessa, di variabile complessa, w = ƒ(z), in modo da poter mettere i suoi valori in corrispondenza biunivoca con i punti del piano complesso. L’idea risolutiva di Riemann fu quella di operare nel piano complesso dei tagli che uniscono punti di diramazione. Per punto di diramazione si intende un punto isolato P tale che, considerato un punto A del piano complesso, è possibile determinare nell’insieme dei valori assunti da w almeno un percorso chiuso intorno a P al termine del quale il valore di w in A è cambiato; un tale punto A, controimmagine dei punti di diramazione, è a sua volta detto punto di ramificazione. Operando tali tagli si impedisce alla funzione di assumere valori diversi in uno stesso punto e, pertanto, i valori assunti da w possono essere messi in corrispondenza biunivoca con i punti del piano complesso. In questo modo, però, sul piano così tagliato risulta definito solo un ramo della funzione. Riemann considerò allora tanti diversi piani complessi tagliati, detti fogli, uno per ciascun ramo, da connettere opportunamente: il numero di tali fogli è anche detto indice di ramificazione. In tal modo, i punti della superficie composta dai diversi fogli, possono essere messi in corrispondenza biunivoca e continua con tutti i valori w assunti dalla funzione polidroma (tale procedura è detta fogliettamento o foliazione). Per esempio, la superficie di Riemann della funzione logaritmo si può ottenere saldando insieme le superfici corrispondenti alle infinite funzioni olomorfe ln|z| + iArgz + 2kπi, con k intero arbitrario, ciascuna delle quali si riduce al campo in cui la funzione risulta appunto olomorfa: ciò si ottiene prendendo, per ogni k, il piano complesso Ck* privato dell’origine, tagliandolo lungo il semiasse reale negativo e collegandolo col piano di indice k + 1 in modo che il margine inferiore del taglio del primo venga identificato punto per punto con il margine superiore del taglio del secondo. La superficie ottenuta, della quale una rappresentazione parametrica è fornita da
è a «infiniti fogli», con un punto di diramazione in O; essa ricopre infinite volte il piano complesso, con eccezione per l’origine. Le proprietà delle superfici di Riemann hanno numerose connessioni con quelle delle curve algebriche: per esempio, il genere di una curva algebrica piana è il massimo numero di curve regolari chiuse che si possono tracciare sulla relativa superficie di Riemann.
Una superficie di Riemann è una → varietà complessa di dimensione 1, localmente omeomorfa ad aperti del piano complesso.