Swahili
Tratto della costa (sahel in arabo) dell’Africa orientale interessato dallo sviluppo della cultura swahili che si estese da Kilwa fino a Mogadiscio e che trae le sue origini dalle colonie di mercanti musulmani arabi e persiani che si insediarono nei primi secoli dell’era islamica nell’Africa orient. e interagirono con gruppi . Lo S. divenne lo snodo dei commerci a lunga distanza verso l’entroterra e dei traffici verso la Penisola Arabica e la Cina (12°-13° sec.). Le circa 40 città-Stato swahili (14° sec.) svilupparono un islam sincretico e furono unite dal kiswahili, lingua franca di ceppo bantu con numerosi prestiti dall’arabo, oggi lingua nazionale in Tanzania. A partire dalla fine del 15° sec. i portoghesi (➔ Vasco da Gama) assunsero il controllo delle città e dei commerci di spezie, avorio e schiavi. Nel 17° sec. il potere portoghese cedette agli omani di Mascate che controllarono lo S. dall’isola di Zanzibar, capitale del sultanato (1840) e principale centro di produzione e smercio dei chiodi di garofano nell’Africa orient. (➔ Seyyid Said ibn Sultan). I mercanti della costa estesero nel 19° sec. la loro influenza ai Grandi Laghi e all’alto Congo, dove stimolarono processi di formazione statuale (➔ Tippu Tib) fino all’occupazione coloniale (tardo 19° sec).