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SYDNEY

di Giuseppe GENTILLI - Salvatore ROSATI - - Enciclopedia Italiana (1937)
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SYDNEY (A. T., 166-167)

Giuseppe GENTILLI
Salvatore ROSATI

Capitale della Nuova Galles dei Sud, con 1.262.440 ab. nel 1933. È la più antica città della Confederazione australiana, datando il primo stabilimento umano dal 26 gennaio 1788, quando fu deciso dal capitano Phillip di trasportare colà la colonia di forzati che era destinata alla Botany Bay, da lui giudicata malsana e inadatta. Fu la bellezza della baia a decidere la scelta, e lo sviluppo rapidissimo della città attesta quanto la sua situazione sia buona, sotto ogni punto di vista.

La baia, che porta il nome di Port Jackson è tra le meglio conformate per riparare e proteggere un porto di grande importanza: l'imboccatura (the Gap) è stretta (m. 1500), tagliata nettamente nell'alta costa orientale mentre subito all'interno si allarga in tre insenature: il North Harbour, più breve, il Middle Harbour, stretto e frastagliato, meno importante del precedente, e Port Jackson propriamente detto, frastagliatissimo, addentrantesi verso occidente in numerose suddivisioni, sino a restringersi nell'estuario del fiume Parramatta. Tra le baie, le cale, le rade minori sono da ricordare, da oriente, risalendo quindi verso l'interno, la Watson's e la Rose Bay, poco importanti per ora, quindi la Woolloomooloo Bay, il Sydney Cove, il Darling Harbour, la Johnston's Bay, che contribuiscono a dare alla città quello sviluppo enorme di banchine che l'ha tanto favorita. Di fronte, sulla riva settentrionale, i sobborghi si sono sviluppati specialmente intorno alla Mosman's Bay ed alla Lavender Bay, e più all'interno, presso l'estuario del Lane Cove.

Il primo nucleo della città sorse intorno al Sydney Cove, dove ancor oggi è il centro della vita cittadina, la City, completamente rinnovata, ma con un ricordo del passato negli edifici del Parlamento e della Zecca.

Gli edifici cittadini sono costruiti negli stili più varî, con ostentazione di quanto ogni stile ha di appariscente. Vi sono tuttavia palazzi che vanno ricordati, come il museo e la Galleria d'arte, classici, l'università, gotica, il municipio e l'edificio delle poste, del Rinascimento italiano che è lo stile seguito anche nella maggior parte delle costruzioni per gli altri uffici pubblici e per le banche. Le due chiese principali, Sant'Andrea, anglicana, e Santa Maria, cattolica, sono gotiche.

Una delle bellezze di Sydney è data dai parchi che, per l'abbondanza di spazio abitabile, sono stati riservati in varie aree all'interno della città: il gruppo dei parchi urbani misura circa 325 ettari, e fra i principali sono da ricordare il Victoria, il Moore, il Wentworth, il Belmore, il Centennial e il Hyde Park, oltre le vaste aree dedicate ai Giardini botanici, tra il Sydney Cove e la Woolloomooloo Bay, e al Giardino zoologico, sull'altra riva, sulla Mosman's Bay.

I sobborghi hanno un'importanza enorme nella vita della città per le varie attività che vi si svolgono: Pyrmont e Glebe sono principalmente industriali, Balmain è centro carboniero, costituendo ad occidente di Sydney quasi un'altra città specializzata; così pure, alla periferia, Homebush e Flemington formano il gruppo agricolo-commerciale, con i mercati di bestiame. La vita febbrile degli affari non tocca i quartieri orientali, Woollahra e Waverley che con le sue ville si affaccia sull'oceano aperto. Centri sviluppati sono Randwick, Newtown, Ashfield, Burwood, e altri minori. Di fronte alla City, intorno alla Lavender Bay, North Sydney ha assunto una notevole importanza: sono inoltre da ricordare a oriente Mosman e, oltre il North Harbour, Manly. Un ponte congiunge le rive opposte della baia, e servizî di ferry-boats e chiatte facilitano il traffico.

Straordinario fu l'accrescimento di Sydney: nel 1846, gli abitanti erano 38.360, saliti nel 1861 a 56.845, e, contando i sobborghi, 93.685. Nel 1871, gli abitanti erano 134.745, e da quel tempo la progressione fu tale da lasciare presto indietro Melbourne, e da toccare in poco più di un cinquantennio il milione di abitanti. Con i suoi 1.256.230 ab. (1932) raccoglie metà degli abitanti della Nuova Galles del Sud, con la sproporzione che si nota in tutti gli stati australiani.

La Nuova Galles è il più ricco degli stati del Commonwealth, (frumento, ovini, carbone, stagno, zinco e piombo). Frumento, carni refrigerate e congelate, e lana, richiedevano un centro da cui irradiare le esportazioni, commerciale quindi e portuario insieme: Sydney era già un centro avviato, e con un porto eccezionale. Il bacino carbonifero, che si estende nella zona vicina, l'oro, il rame, determinarono una corrente di scambio attivo tra i centri minerarî e il porto più vicino, Sydney. Le linee ferroviarie, seguendo le direttive dettate dalla stessa economia della regione, puntarono tutte su Sydney per riversarvi i prodotti agricoli e minerarî: questi principalmente dal nord, con la linea da Brisbane, per Newcastle, e dal sud, con la linea da Melbourne; quelli con tutte le linee dall'interno, formanti un ventaglio che penetra e raggiunge tutti i centri rurali.

La popolazione trovò anche un clima favorevole a un insediamento a tipo industriale e commerciale, per la temperatura media annua (17°,2, con 11°,3 in luglio e 22° in gennaio), senza precipitazioni eccessive (1218 mm. annui), ma ben lontano dall'aridità di tanta parte dell'Australia.

Sydney nel 1932 ha visto entrare 5840 navi, con una stazza netta di 8.227.956 tonn., contro i 36 milioni di Nuova York, i 27 di Londra, e i 25 di Kobe, il principale porto del Pacifico occid. Le merci entrate ed uscite raggiunsero nel 1931 tonn. 5.642.806.

Istituti culturali. - L'università venne fondata nel 1852 ed ebbe patente regia di costituzione nel 1858; le donne vi furono ammesse nel 1881. Essa possiede musei di anatomia, storia naturale, antichità egiziane, greche, romane, medievali e la sua biblioteca conta circa 200 mila volumi. Istituti affiliati all'università sono i collegi St John's, St Paul's, St Andrew's, il Women's College, il Wesley College, Sancta Sophia. Tra le biblioteche, oltre a quella universitaria è da menzionare la Public Library of New South Wales, fondata nel 1869, che possiede più di 450 mila volumi. Tra le associazioni culturali, abbastanza numerose, si citano solo come principalissime: la Australasian and New Zealand Association for the Advancement of Science, fondata nel 1888, che pubblica relazioni delle adunanze; la Royal Australian Historical Societv (1901, varie pubblicazioni periodiche); la Royal Zoological Society of New South Wales (1879); la Royal Anthropological Society of Australasia (1898).

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