Pittore (Montpellier 1766 - ivi 1837). Allievo di J.-L. David, ottenuto il premio di Roma (1787), fu a lungo in Italia e in particolare a Firenze (1794-1825). Si distinse specialmente nei ritratti, tra [...] del Foscolo. Tornato a Montpellier, donò alla città (1825) le sue collezioni di pitture antiche e moderne, stampe e oggetti d'arte (di particolare importanza la collezione che F. ereditò dalla contessa d'Albany). Il museo a lui intitolato si arricchì ...
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FLEURY, Claude
Michel LE GRAND
Storico e giurista, nato a Parigi il 6 dicembre 1640, morto il 17 luglio 1723. Compiti gli studî nel collegio di Clermont, esercitò per nove anni, dal 1658, la carica [...] la storia fino al 1517) furono posti all'indice. L'Histoire ecclésiastique (continuata da A. Fabree poi da A. Lacroix) fece testo in Francia e fuori fino alla reazione ultramontana della prima metà del secolo scorso. Dal punto di vista storiografico ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Non esiste una sola danza del Novecento, ma tante danze diverse, che rispecchiano e [...] dapprima da Anne Teresa de Keersmaeker, e, soprattutto negli anni Novanta, da Jan Fabre, Wim Wandekeybus e Alain Platel. Nonostante le differenze, questi coreografi (ma Fabreè anche drammaturgo, performer e artista visivo) condividono un approccio ...
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(fr. alcaloïdes; sp. alcaloides; ted. Alkaloide; ingl. alcaloids; dall'arabo al-qalī unito al suffisso scientifico -oide: perciò alcaloide "simile ad alcali").
Generalità. - Per il modo con cui si vennero [...] sali di chelidonina presentano fosforescenza o triboluminescenza all'atto della cristallizzazione. Di recente è stata studiata la fluorescenza provocata dai raggi ultravioletti (Bayle eFabre, Comptes rendus de l'Ac. des Sciences de Paris 1924, p.178 ...
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Rappresentazione grafica delle forme. È un modo di esprimersi universale, le cui prime manifestazioni precedettero la parola scritta e vennero via via sviluppandosi verso scopi utilitarî da un lato, e [...] quelli di Leonardo, il più grande fra i disegnatori, che ne studiò e ne rivelò tutte le possibilità. Si può modellare con un tracciato di Lilla nel Museo Wicar, a Montpellier nei Musei Atger eFabre, a Montauban nel Museo Ingres. In Spagna a Madrid ...
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Attore italiano, nato a Brindisi nel 1867. Dai sedici ai diciannove anni, fu nella poverissima compagnia di suo padre, Pio De Sanctis; entrò poi nella compagnia Diligenti, e successivamente nelle compagnie [...] prima attrice Alda Borelli, che poi sposò. Dal 1900 formò compagnia propria, recandosi anche all'estero. Sue principali interpretazioni: Il colonnello Bridau di Fabre, il Dio della vendetta di Asch, L'autoritario di Clerc, I corvi di Becque, Rabagas ...
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BORELLI, Alda
Sisto Sallusti
Nacque a Cava de' Tirreni (Salerno) il 4 nov. 1879 da Napoleone e Cesira Banti, attori.
Il padre, di famiglia reggiana, era stato volontario garibaldino; avvocato, aveva [...] la B. dette prestazioni discontinue.
Emerse, seppure a lunghi intervalli, coi personaggi di Flora Brazier in Ilcolonnello Brideau di E. Fabre, ricavato da Casa da scapolo di H. de Balzac; di Bianca in I corvi di H. Becque; di Nicoletta in La crisi di ...
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Attore italiano (San Zenone al Po 1868 - Napoli 1912). Filodrammatico nella prima giovinezza, attore in modeste compagnie nomadi, fu poi scritturato in compagnie regolari di buon nome, e solo dopo un faticato [...] con splendide esecuzioni (Giulio Cesare di W. Shakespeare, Orestea di Eschilo, I tessitori di G. Hauptmann, I venti dorati di E. Fabre, La Nave di G. D'Annunzio). Fu poi per breve tempo socio di I. Gramatica, quindi capo di una compagnia propria ...
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Comédie française Il più celebre teatro di Parigi (conosciuto anche con i nomi Maison de Molière o Théâtre Français), sovvenzionato dallo Stato. Dispone di una compagnia permanente di attori: quelli più [...] le opere drammatiche più significative. Nel 20° sec. importanti furono l’opera innovatrice di É. Fabre (1915-36), quella di É. Bourdet, la direzione di J. Copeau e dal 1940 al 1946 le regie di J.-L. Barrault; il rinnovamento fu continuato da ...
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Attore italiano (Brindisi 1866 - Firenze 1954); figlio d'arte, nella modestissima compagnia paterna s'impratichì di tutti i ruoli. Primo attore con F. Garzes nel 1894, passò poi nella compagnia di G. Emanuel. [...] . Butti); più largo consenso ottenne in produzioni di sicura efficacia teatrale, Il colonnello Bridau (La Rabouilleuse) di É. Fabre, Rabagas di V. Sardou. Capocomico per più di un quarantennio, nei primi quindici anni gli fu compagna fedele la moglie ...
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brumaio
brumàio s. m. [dal fr. brumaire, der. di brume «nebbia», coniato da Ph.-F.-N. Fabre d’Églantine nel 1793]. – Nome del secondo mese nel calendario repubblicano francese (1792-1806); corrispondeva all’intervallo tra il 22 ott. e il 21...