Generale e uomo di stato (Torino 1804 - Firenze 1878). Combatté la prima guerra d'indipendenza (1848). Nominato ministro della Guerra (1849-59), riorganizzò l'esercito piemontese. Nel 1855-56 guidò la spedizione di Crimea. Presidente del Consiglio (1859; 1864-66), nella terza guerra d'indipendenza (1866) gli fu affidato il comando dell'esercito ma fu rimosso dopo la sconfitta di Custoza.
Vita e attività
Dopo ...
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NAPOLI (A. T., 27-28-29)
Goffredo COPPOLA
Carmelo COLAMONICO
Fausto NICOLINI
Vincenzo EPIFANIO
Riccardo FILANGIERI di CANDIDA
Guido PANNAIN
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Maria ORTIZ
È il capoluogo della Campania e la città [...] (7 novembre 1860), e, dopo aver fatto parte del cosiddetto governo di luogotenenza o averlo servito, salutare in AlfonsoLamarmora il primo prefetto mandato a Napoli dalla nuova Italia (9 ottobre 1861).
Nella nuova Italia. - I Borboni lasciarono ...
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Nacque il 10 agosto 1810 a Torino, capoluogo allora d'un dipartimento dell'impero napoleonico. Lo tenne a battesimo, per procura, e gli diede il nome, il principe Camillo Borghese, di cui suo padre, Michele, [...] ricchezza pubblica e privata, a riordinare l'amministrazione e le finanze, a riformare l'esercito (opera insigne di AlfonsoLamarmora), a promuovere l'istruzione e l'educazione popolare, a dare impulso ai lavori pubblici, soprattutto ferroviarî (cura ...
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. Più specificamente si dice oggi caricatura un ritratto, in cui, senza abolire la rassomiglianza, siano esagerati (caricati) alcuni tratti o elementi in modo ridicolo; più genericamente ogni imitazione [...] Michelangiolo, fu originalissimo autore di caricature in terracotta, fra le quali si possono ricordare quelle del generale AlfonsoLamarmora e di Yorick (Pietro Ferrigni). In Inghilterra e a Firenze egli disegnò all'acquarello altre caricature non ...
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Città del Piemonte, in provincia di Vercelli, situata sulla destra del torrente Cervo, affluente della Sesia, ove esso sbocca nella pianura, in bella posizione sugli ultimi poggi dei monti biellesi, che [...] , e il viale Regina Margherita; nei giardini pubblici presso la stazione della Santhià-Biella sorgono i monumenti ad AlfonsoLamarmora (Tabacchi), a Garibaldi, ai caduti nell'ultima guerra (Canonica); nella piazza Cavour è il monumento al grande ...
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Scrittore e uomo politico, nato a Ivrea il 29 gennaio 1834, morto a Roma il 27 aprile 1904. Nel 1859 si arruolò volontario nei granatieri e, guadagnatasi a S. Martino la medaglia d'argento, rimase poi [...] , i personaggi che in vario modo vi avevano dominato. Molti ne aveva conosciuti personalmente e di alcuni, come di AlfonsoLamarmora, era stato amico devoto; ma le simpatie personali o politiche non fecero mai velo alla probità dello storico.
Il ...
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TABACCHI, Odoardo
Marco Cavenago
Nacque il 19 dicembre 1831 a Ganna, nel comune sparso di Valganna (Varese). Il padre Bernardo, originario della vicina Ardena, era attivo in ambito locale come falegname, [...] Monumento al traforo del Cenisio (1879), Vittorio Emanuele II (Padova, 1880-82), AlfonsoLamarmora (Biella, 1884-86: nel 1877 aveva già eseguito il Monumento funerario Lamarmora in S. Sebastiano), Arnaldo da Brescia (Brescia, 1877-82, riformulato a ...
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CHIAVES, Desiderato
Luciana Duranti
Nato a Torino il 2 ott. 1825 da Carlo, ex ufficiale dell'esercito, napoleonico, e da Maria Vandiol, si era laureato in legge nel 1846, facendo poi pratica presso [...] un ministero. Ultimi scritti furono Il Re (Torino, 1881)saggio politico, e La battaglia della Cernaia ed AlfonsoLamarmora (ibid. 1889), discorso commemorativo.
Fonti e Bibl.: Atti Parlamentari,Camera dei deputati,Discussioni, legislature V-XVI (1857 ...
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GIORGINI, Giovan Battista
Fulvio Conti
Nacque a Lucca il 13 maggio 1818 da Gaetano e da Carolina dei conti Diana Paleologo di Massa. Allievo degli scolopi a Firenze e poi del liceo universitario a Lucca, [...] agli elettori di Massa e Carrara, ibid. 1870; Una pagina di storia. A proposito di uno scritto inedito del generale AlfonsoLamarmora, in Nuova Antologia, 1° nov. 1907 e poi in versione più corretta Pisa 1907.
Fra le traduzioni ricordiamo le più ...
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SELLA, Giuseppe Venanzio
Valerio Castronovo
SELLA, Giuseppe Venanzio. – Nacque alla Sella di Mosso (oggi in provincia di Biella) il 10 luglio 1823.
Sestogenito dei venti figli di Bartolomeo Maurizio [...] a Mantova e alle fortezze del Quadrilatero dietro adeguati compensi economici. Naturalmente il presidente del Consiglio, AlfonsoLamarmora, era al corrente di questa sorta di missione esplorativa, che Giuseppe Venanzio compì riscuotendo peraltro ...
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