I discendenti del califfo ῾Alī ibn Abī Ṭālib. Dei suoi numerosi figli hanno interesse storico Muhammad ibn al-Ḥanafiyya, che fu nel 687 proclamato califfo nel ῾Irāq dal ribelle Mukhtār, e i figli di ῾Alī [...] discendenti tentarono invano, con frequenti ribellioni, di strappare il potere agli Omayyadi, e poi agli Abbasidi. Alcune dinastie alidiche riuscirono però ad affermarsi fuori del centro del califfato, come gli Idrisiti e più tardi gli sceriffi del ...
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Idrisidi
Dinastia alide marocchina, fondata nel 789 da Idris I, che regnò per circa due secoli su parte del Marocco, avendo come capitale Fez. Indeboliti da una lunga guerra di successione al capostipite, [...] gli I. furono attaccati dai Fatimidi, che ne ridussero il potere alla sola Fez. Con l’intervento degli Omayyadi di al-Andalus contro i Fatimidi in Marocco, gli I. riuscirono a recuperare il loro regno, ...
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Collezionista d'arte (Colonia 1846 - Roma 1913). Dopo aver esordito come scrittrice (Alide, 1878), incominciò a raccogliere opere d'arte, sostenuta anche finanziariamente da Frida Mond, moglie del chimico [...] Ludwig Mond; negli ultimi anni fu accompagnata nei suoi viaggi da E. Steinmann, da lei assunto come esperto d'arte. Nel 1904 L. Mond le regalava il palazzo Zuccari a Roma, che la H. trasformò in sede di ...
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ZAID IBN ‛ALĪ ZAIN al-‛ĀBIDĪN
Carlo Alfonso Nallino
Famoso agitatore politico-religioso ‛alide, pronipote del quarto califfo ‛Alī (che regnò nel 35-40 eg., 656-661 d. C.), per la linea d'al-Ḥusain, [...] , già fatto vanamente nel 680 da suo nonno al-Ḥusain, di sottrarre il califfato agli omayyadi per trasferirlo alla casa ‛alide; ma anche questa rivolta, preparata e fatta scoppiare ad al-Kūfah, non riuscì, e Zaid cadde ucciso in combattimento nel ...
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Dinastia musulmana zaidita, fondata nell'893 d. C. a Ṣa῾da nella regione montuosa dello Yemen settentrionale. Suo fondatore fu l'alide Yaḥyā ibn al-Ḥusain, che assunse il titolo di al-Hādī ilà l-ḥaqq ("La [...] guida alla verità"); la dinastia che in alcuni periodi era riuscita a impadronirsi della stessa Ṣan῾ā', durò sin verso il 1300, quando fu abbattuta dai Rasulidi sunniti. Nel 1506 o 1507, un discendente ...
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Aggettivo relativo arabo (con l'accento sulla prima sillaba), al plurale maschile ‛alawiyyūn, derivato dal nome proprio di persona ‛Alī, e quindi significante ‛alide, cioè discendente o partigiano del [...] genero di Maometto e quarto califfo ‛Alī (v. alidi). In particolare l'epiteto viene applicato anche ai seguaci di varie sette di musulmani sciiti esagerati, che talora sono da considerarsi addirittura fuori dell'islamismo ed hanno quale ...
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´r Avventuriero arabo (7º sec. d. C.), che nel 685, con l'aiuto soprattutto dell'elemento persiano dei Mawālī si rese padrone di Cufa nell'Iraq e v'instaurò una specie di dittatura sciita in nome dell'alide [...] Muḥammad ibn al-Ḥanafiyya. Il suo potere durò sino al 687, quando le truppe dell'anticaliffo della Mecca, ῾Abd Allāh ibn az-Zubair, conquistarono Cufa. L'importanza del movimento di al-M. sta nella partecipazione ...
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QŪLĪ
. Elemento onomastico, frequente specialmente nella onomastica persiana dal sec. XV in poi. Consta del vocabolo turco qūl "servo" col suffisso possessivo turco ī, ed entra in composizione in nomi [...] come Riẓā Qūlī, Nādir Qūlī, ecc., col significato di "servo di Riẓā" (imām ‛alide particolarmente venerato dai Persiani), "servo dell'Unico (Allāh)", e così via. La costruzione grammaticale di tali forme è prettamente turca, e va spiegata con la ...
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´n Califfo abbaside, secondo figlio di Harūn ar-Rashīd (Baghdād 786 - presso Tarso 833). Amministrò le regioni orientali durante il califfato di suo fratello al-Amīn; acquistata popolarità e potenza sconfisse [...] contro i Bizantini in Siria e Asia Minore. Favorì la dottrina mutazilita che rappresentò una soluzione di compromesso tra le posizioni alidi e quelle sunnite. Ad al-M. si deve la nascita di un florido movimento culturale e la fondazione a Baghdād di ...
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Poeta turco (presso Baghdād 1495 - Baghdād 1556), è considerato il maggiore autore classico ottomano, pur essendo legato alla letteratura turca azerī. Nato in Iraq, vide la conquista di Baghdād da parte [...] di Sulaimān il Magnifico (1534) e a questo sultano offrì la sua devozione pur avendo, in gioventù, espresso fedeltà allo scià alide Ismā‛īl, il grande rivale degli Ottomani. Passò tutta la vita nel territorio di Baghdād e lì morì di peste, senza mai ...
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alido
àlido agg. e s. m. [variante di arido], tosc. – 1. agg. a. Arido, secco, asciutto, riferito spec. all’aria o al terreno: oh alide ali dell’aria Ora son io l’agave che s’abbarbica al crepaccio Dello scoglio (Montale); anche di piante...
inalidire
v. tr. e intr. [der. di alido] (io inalidisco, tu inalidisci, ecc.), tosc. – Far diventare alido; intr. (aus. essere), divenire alido, asciugarsi, disseccarsi, detto di un terreno, del legname, di piante, ecc.