Linguistica
Figura retorica che consiste nel ripetere, in principio di verso o di proposizione, una o più parole con cui ha inizio il verso o la proposizione precedente: «Per me si va nella città dolente, /Per me si va nell’eterno dolore, /Per me si va tra la perduta gente» (Dante).
Religione
In origine il pane offerto per la celebrazione eucaristica; poi, nelle liturgie orientali, la parte principale ...
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I pronomi riflessivi sono una sottoclasse di ➔ pronomi personali (➔ personali, pronomi) che hanno alcune proprietà: (a) indicano identità tra l’agente e il paziente di un predicato a due ➔ argomenti (1) [...] o tra l’agente e il ricevente di un predicato a tre argomenti (2); (b) hanno uso solo anaforico (➔ anafora):
(1) Carlo si lava [= Carlo lava sé stesso]
(2) Carlo si sposta verso Luigi
Il legame tra il riflessivo e il sintagma a cui si riferisce si ...
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ciò
Riccardo Ambrosini
. 1. C. ricorre 75 volte nella Vita Nuova, in 33 delle quali ha significato proprio (" questo ", " la cosa o l'evento sopra riferiti "), in strutture libere e formalmente autonome, [...] ma non è seguito da altro elemento con il quale formi una funzione sintattica diversa da quella di pronome dimostrativo anaforico; nelle restanti occorrenze, c. fa parte di nessi relativi (16 volte) e congiunzionali (25 volte), e in una del nesso ...
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Per parole generali si intende un gruppo eterogeneo di parole dal significato generico, che può però essere determinato quando queste si riferiscano o a un referente implicitamente noto, o a un referente [...] la loro occorrenza non sembra vincolata al richiamo o all’anticipazione di un referente. Tuttavia, essi veicolano spesso un elemento anaforico (Halliday & Hasan 1976: 125), con cui formano un tutt’uno:
(9) ti hanno detto che per la tua salute ...
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I pronomi personali, come tutti i ➔ pronomi, sono una sottoclasse della categoria più generale delle cosiddette pro-forme, parole semanticamente vuote (o quasi) che servono a sostituire altre unità linguistiche [...] pronomi di prima e seconda persona ammettono solo un uso deittico, quelli di terza possono avere uso sia deittico sia anaforico.
I pronomi personali italiani si flettono in base alle categorie di ➔ genere e ➔ numero, anche se in modo non simmetrico ...
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esso
Riccardo Ambrosini
1. Pronome personale e dimostrativo e, meno spesso, aggettivo dimostrativo, e. è attestato 9 volte nella Vita Nuova, 4 nelle Rime, altrettante nel Fiore, ma 228 volte nel Convivio [...] soprattutto scolastico - del latino ipse.
2. Con funzione di pronome, e. è da ritenersi un allomorfo del pronome anaforico di terza persona, riferito quasi indifferentemente a persona o cosa. Mentre nelle Rime e. è sempre preceduto da preposizione e ...
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Espressioni anaforiche sono quelle forme linguistiche con cui «il parlante fa riferimento ad un referente al quale egli, nel suo discorso, ha già fatto riferimento con un’espressione antecedente» (Conte [...] una bambina (Carlo Levi, Cristo si è fermato a Eboli, Milano, Mondadori, 1945, p. 19)
Si tratta di un tipo di anafora molto diffuso in italiano, che – a differenza per esempio del francese o del tedesco – accetta il cosiddetto soggetto zero, vale a ...
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Nella retorica classica e nella linguistica testuale moderna il termine anadiplosi (lat. conduplicatio, adiectio, reduplicatio, e in greco anche epanidiplōsis «reduplicazione», epanastrophē «ritorno», [...] con varianti formali e grammaticali) (Simone 1990: 72; Mortara Garavelli 1993: 387-389) in quanto forma elementare di incatenamento anaforico o ripresa delle informazioni in un testo. Ma indica anche, dal punto di vista semantico, un espediente di ...
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I segnali discorsivi (detti anche marcatori di discorso) sono elementi linguistici (parole, espressioni, frasi), di natura tipicamente pragmatica, diffusi in specie nella ➔ lingua parlata, che, a partire [...] per indicare transizione o per esplicitare un cambio di frame (es. 22, tratto dal corpus LIP 1993: FD14), come rinvio anaforico temporale (es. 23, tratto da una trasmissione radiofonica; Bazzanella 1994: 161) e come conclusione (es. 24, ultimo di uno ...
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I pronomi sono un insieme di forme o classi di parole (➔ parti del discorso) accomunate sul piano funzionale dal fatto che, pur avendo valore referenziale, sono prive di capacità di referenza (➔ definizione [...] ci sono delle forbici: me le prendi per favore? [le = le forbici di cui ho appena parlato, evocate nel contesto discorsivo: rinvio anaforico]
(3) [l’ascoltatore ha in mano un paio di forbici] me le passi per favore? [le = le forbici che hai in mano ...
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anaforico
anafòrico agg. [dal lat. tardo anaphorĭcus, gr. ἀναϕορικός, der. di ἀναϕορά «anafora»] (pl. m. -ci). – 1. Di anafora, come termine della retorica: costrutto a., quello in cui le proposizioni o i versi incominciano con una o più parole...
anafora
anàfora s. f. [dal lat. tardo anaphŏra, gr. ἀναϕορά «offerta» e «ripetizione»]. – 1. In origine, il pane offerto per la celebrazione eucaristica; quindi, nelle liturgie orientali, la parte principale della celebrazione stessa, cui...