Termine con cui si designa in senso generico la mancanza di governo, sia per assenza totale o inefficienza di potere centralizzato, sia come fine ultimo di una lotta politica volta all’abolizione dello [...] Stato. Per una trattazione sull'ideologia e la storia dei movimenti anarchici, si rinvia alla voce anarchismo. ...
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Partito socialista anarchico rivoluzionario (PSAR)
Partito socialista anarchico rivoluzionario
(PSAR) Partito politico italiano, attivo tra il 1891 e il 1892. Il PSAR fu costituito, per iniziativa [...] di diversi gruppi anarchici, nel 1891, al congresso di Capolago (Canton Ticino, Svizzera). Promotore dello sciopero internazionale del 1891, il partito ebbe vita breve. Già nel 1892 gran parte dei suoi membri aderì al Partito socialista ...
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Sindacalista e anarchico (Parigi 1867 - ivi 1901). Giornalista, nel 1892 lasciò il Partito operaio perché in disaccordo col segretario J. Guesde, contrario all'idea dello sciopero generale. Avvicinatosi [...] alle teorie anarchiche, nel 1895 P. divenne segretario della federazione delle Borse del lavoro, organismi pubblici nati per centralizzare domande e offerte di mano d'opera, divenuti grazie alle iniziative di P. centri per l'organizzazione, l' ...
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Rivoluzionario anarchico russo (Mosca 1842 - Dmitrov, Mosca, 1921). Come geografo, compì viaggi scientifici in Siberia e in Manciuria (1862-67), studiando in particolare i periodi glaciali. Nel 1872 si [...] Svizzera e in Belgio, dove ebbe contatti con esponenti del movimento operaio internazionale e abbandonò il liberalismo per l'anarchismo. Arrestato in Russia (1874), si rifugiò all'estero, dove fu più volte imprigionato ed espulso e divenne, di fatto ...
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Anarchico italiano (S. Maria Capua Vetere 1853 - Roma 1932). Discepolo di M. Bakunin, fu tra i maggiori esponenti del movimento anarchico italiano di cui a partire dagli anni Settanta interpretò l'ala [...] 97; 1899-1913), fu tra i dirigenti dei moti proletarî del 1914 e sostenne posizioni contrarie all'intervento. Nel 1919, in vista della rivoluzione, contribuì alla costituzione dell'Unione anarchica italiana; nel 1921 fondò il quotidiano Umanità nova. ...
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Anarchico russo (Torjok, Tver´, 1814 - Berna 1876). Elaborò la sua teoria della rivoluzione basata sull'individuazione dello Stato come principale strumento dell'oppressione di classe e, quindi, come principale [...] dell'azione rivoluzionaria, la propaganda svolta in altri paesi d'Europa: così in Francia (dove dopo la sconfitta di Sédan gli anarchici godettero di un effimero trionfo, a Lione, il 28 sett. 1870), e in Spagna nel 1873-74. Sempre nel 1874 organizzò ...
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Anarchico italiano (Lodi 1897 - Barcellona 1937). Inizialmente militante socialista, dal 1916 aderì al movimento anarchico alla cui stampa collaborò intensamente (Il grido della rivolta, Umanità nova, [...] brigate internazionali e a Barcellona curò la pubblicazione del giornale Guerra di classe. Da sempre deciso avversario dello stalinismo, fu ucciso nel corso delle lotte che, nel maggio 1937, divisero a Barcellona anarchici e trotzkisti dai comunisti. ...
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Anarchico italiano (Coiano, Prato, 1869 - penitenziario di Santo Stefano 1901). Tessitore, emigrato in America, ove si legò con gruppi di anarchici, ritornò in patria nel giugno 1900 allo scopo d'uccidere [...] il re Umberto I. Riuscì nell'intento a Monza, il 29 luglio. Condannato all'ergastolo, la versione ufficiale vuole che si sia tolto la vita l'anno dopo nella sua cella ...
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Anarchico italiano (Foggia 1871 - Vergara 1897). Prima repubblicano, poi anarchico; condannato a 18 mesi di carcere per attività sovversiva, riparò all'estero e visse in Francia, Belgio, Inghilterra, Spagna. [...] Qui l'8 agosto 1897, ai bagni di Santa Águeda in Biscaglia, uccise con tre colpi di rivoltella il ministro spagnolo Cánovas, intendendo colpire la reazione allora in corso contro gli anarchici spagnoli. Fu condannato a morte e giustiziato. ...
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Anarchico italiano (Motta Visconti 1873 - Lione 1894); nel giugno 1894 uccise M.-F.-S. Carnot presidente della Repubblica francese, e per questo delitto fu condannato a morte; il suo gesto fu causa anche [...] dell'assassinio del giornalista garibaldino Giuseppe Bandi, che, avendo sul Telegraʃo di Livorno pubblicato un articolo che deprecava l'assassinio, fu ucciso dagli anarchici. ...
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anarchico
anàrchico agg. e s. m. (f. -a) [der. di anarchia] (pl. m. -ci). – 1. a. agg. Proprio dell’anarchia e di chi ne propugna i principî: sistema a., dottrine a., movimento a.; attentati anarchici. b. s. m. Chi professa l’anarchia o tende...
anarchia
anarchìa s. f. [dal gr. ἀναρχία, comp. di ἀν- priv. e tema di ἄρχω «comandare»]. – 1. Mancanza di governo, come stato di fatto, sia per assenza di un valido potere a causa di rivoluzioni, sia per inefficienza dell’esercizio del potere...