Opposizione al fascismo, inteso, in senso lato, come un fenomeno non limitato alla sola Italia.
In senso stretto, l’a. fu la reazione, morale e politica, alla dottrina e alla prassi del fascismo al potere. [...] (1924), votate le leggi dittatoriali del 1925 e rivelatasi con la sconfitta dell’Aventino l’impossibilità di un’efficace lotta antifascista sul piano della legalità, il fulcro della resistenza al fascismo passò all’estero, dove tra il 1926 e i primi ...
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Organizzazione politica creata nel 1927 dagli esponenti di vari partiti italiani emigrati all’estero allo scopo di combattere il fascismo. Della C., che ebbe il suo organo, nel giornale La Libertà, non fecero parte il Partito popolare italiano e quello comunista; nel 1928 si pronunciò per un regime repubblicano. Fu sciolta nel 1934, dopo la costituzione in movimento politico autonomo del gruppo di ...
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Caputo, Roberto. – Antifascista italiano (Tricase 1892 - ivi 1923). Dipendente delle Ferrovie salentine e dirigente della Sezione circondariale combattenti, inviso ai fascisti e agli organi agrari locali [...] collusa con i piccoli e medi proprietari terrieri – , costituita a Tricase nel novembre 1922. Accusato di propaganda antifascista e di “bolscevismo” per le sue idee socialiste e per la partecipazione allo sciopero nazionale contro il fascismo del ...
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Foglio clandestino antifascista, fondato a Firenze all’inizio del 1925 da C. e N. Rosselli ed E. Rossi; cessò le pubblicazioni nel settembre dello stesso anno. ...
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Settimanale satirico e antifascista, fondato a Roma nel 1924 da Alberto Giannini. Chiuso nel 1926, riprese le pubblicazioni in Francia, ma con un indirizzo più vicino al fascismo. Con il titolo Merlo giallo [...] uscì a Roma dal 1945 al 1957 ...
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Movimento antifascista costituito a Firenze nel 1924 e poi esteso ad altre province e all’emigrazione politica in Francia. Ebbe tra i suoi dirigenti C. Rosselli, E. Rossi e P. Jahier; fu sciolto d’autorità [...] nel 1925 (molti militanti si sarebbero ritrovati in Giustizia e Libertà ➔).
Presero lo stesso nome varie testate antifasciste all’estero; nel 1945-46 Italia Libera fu il quotidiano del Partito d’azione, edito a Milano, diretto da L. Valiani. ...
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Antifascista (Mel 1907 - Roma 1932). Emigrato (1923) in Francia, si legò col gruppo della concentrazione antifascista: rientrato clandestinamente in Italia (1932) con l'intenzione di uccidere Mussolini, [...] fu condannato a morte dal Tribunale speciale e fucilato ...
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Antifascista italiana (n. Milano 1930). Reduce dell’Olocausto, orfana di madre, nel 1938, vittima delle leggi razziali fasciste, fu costretta ad abbandonare la scuola elementare. Nel 1943 ha cercato di [...] Pietre d'inciampo - Milano, che raccoglie tutte le associazioni legate alla memoria della Resistenza, delle deportazioni e dell'antifascismo. Nel 2008 ha ricevuto la laurea honoris causa in Giurisprudenza dall'università degli Studi di Trieste e nel ...
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Antifascista italiano (Carpi, Modena, 1907 - lager Flossenbürg- Hersbruck, Germania, 1944); martire italiano. Formatosi nell'Azione cattolica, divenne amministratore delegato del quotidiano "L'Avvenire [...] d'Italia", che dovette difendere dagli attacchi fascisti. Dalla promulgazione delle leggi razziali (1938) fece massiccia opera di aiuto per l'espatrio degli ebrei italiani perseguitati, ma dopo l'occupazione ...
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Antifascista italiana (Bologna 1907 - Cercina, Sesto Fiorentino, 1944), nel 1940 fu tra i fondatori del movimento (poi partito) cristiano-sociale. Dopo l'8 sett. 1943 svolse a Firenze azione politica e [...] partigiana. Arrestata dai Tedeschi, fu torturata e uccisa. Medaglia d'oro alla memoria ...
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antifascista
agg. e s. m. e f. [comp. di anti-1 e fascista] (pl. m. -i). – Che, o chi, avversa il fascismo: propaganda a., movimenti a.; è sempre stato un dichiarato antifascista.
antifascismo
s. m. [comp. di anti-1 e fascismo]. – Atteggiamento di opposizione politica, culturale o militante al fascismo, sia come ideologia sia come regime: l’a. dei fuoriusciti, dei gruppi clandestini. In senso storico, reazione morale...