L’arte, la metodologia e la scienza dell’apologia, specie nella filosofia (anticamente l’a. fu parte della dialettica) e più ancora nella religione. Mirando a difendere la verità contro l’errore, a sostenere una credenza e i suoi seguaci contro obiezioni di avversari, l’a. si può dire propria delle religioni rivelate (giudaismo, cristianesimo, islamismo), che presentano una concezione totale del mondo ...
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L’opera apologetica di Eusebio di Cesarea
Sébastien Morlet
Eusebio è in primo luogo un erudito cristiano e un apologista. La sua opera – composta mentre si giungeva a un punto di svolta nella storia [...] e d.e., ha rappresentato l’esempio di una summa apologetica da cui la Città di Dio agostiniana non è molto di principio molto probabile, ma l’opera non era tra i testi ‘apologetici’ di Eusebio e pertanto non verrà trattata nel presente contributo.
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Vescovo asiatico (fine sec. 4º), autore di un'opera apologetica (᾿Αποκριτικός), giunta fortemente mutila, contro un pagano che forse utilizzava lo scritto di Porfirio contro i cristiani. ...
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Teologo cattolico (Friburgo in Brisgovia 1850 - Würzburg 1906); prof. di apologetica e di storia dell'arte cristiana nell'univ. di Würzburg (1884), della quale divenne rettore (1896). Il suo pensiero teologico [...] è orientato verso il tentativo di dare all'apologetica cattolica una sincera apertura verso il mondo moderno: contro il criticismo e l'umanismo, difende la possibilità di una metafisica, all'interno della quale però fa valere anche alcune istanze ...
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Teologo gesuita francese (Le Mans 1868 - Parigi 1927); prof. di teologia apologetica, studioso di storia delle religioni. Fondò nel 1910 le Recherches de science religieuse, dirigendo contemporaneamente [...] Études (1908-1919); i suoi scritti di storia religiosa hanno sempre intento apologetico-educativo oltre che scientifico: Jésus-Christ, sa personne, son message, ses preuves (l'opera maggiore, postuma, 1928, a cura di J. Lebreton); e ancora Jésus- ...
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Martire e scrittore cristiano (n. Flavia Neapolis, od. Nabulus - m. Roma 165 circa). Ritenuto il maggiore apologista cristiano greco del II sec., fondò una scuola di dottrina cristiana e fu maestro itinerante [...] a Roma sotto il regno di Antonino Pio (138-61) e qui fondò una scuola: ebbe come discepolo Taziano (il futuro apologeta) e trovò un duro avversario nel filosofo cinico Crescente; fu martirizzato mentre era prefetto della città Q. Giunio Rustico (163 ...
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Teologo riformato (n. Die, Drôme, 1826 - m. 1891); prof. di morale e di apologetica in Montauban, prese parte attiva al sinodo generale dei riformati (1872); la confessione di fede allora accettata dalla [...] maggioranza prende il nome da lui (Confessione Bois) ...
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Teologo e alto ecclesiastico anglicano (Newark 1698 - Gloucester 1779). Tutta la sua opera apologetica è volta ad affermare, contro il "naturalismo" dei deisti (Locke, Hume, Bolingbroke), l'esistenza della [...] divina rivelazione. A questo scopo diede avvio a una serie di conferenze Warburtonian Lectures continuate fino a tempi recenti. Fra le sue opere: Divine legation of Moses (1737); Principles of natural ...
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Filosofo e apologista (Auteuil 1834 - Parigi 1895), figlio di Achille-Charles. Prof. di apologetica nell'Institut Catholique di Parigi, con l'indagine storica si propose di dimostrare, contro il positivismo [...] e lo scientismo dominanti, la verità del Cristianesimo e la realtà del soprannaturale, affermando così la compatibilità della scienza con la fede. Tra le opere: Le positivisme et la science expérimentale ...
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apologetica
apologètica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. apologetico]. – L’arte, la metodologia e la scienza dell’apologia, spec. nella filosofia (anticam. fu parte della dialettica) e più ancora nella religione. In partic., nella storia...