sinagoga Nel giudaismo postesilico, luogo di riunione per la preghiera e la lettura sacra. Con riferimento a epoche più recenti, adunanza religiosa di appartenenti alla religione ebraica e il tempio stesso [...] fu però limitato da numerose disposizioni restrittive. Grandiose furono in particolare le s. degli Ebrei spagnoli, di carattere arabo-andaluso. Durante il Rinascimento la s. ha sovente importanza monumentale, come la Maysel a Praga.
Nel 19° sec., le ...
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Lingua comprendente in senso lato i dialetti della Provenza, della Linguadoca, della Guascogna, del Périgord, del Limosino e dell’Alvernia, oggi sopraffatti dalla diffusione del francese.
Linguistica
Come [...] da Ovidio, più consistenti analogie sono state segnalate con un tipo di componimento della lirica araba, lo zagial, in arabo-andaluso volgare, che presenta un numero variabile di stanze uguali e regolari precedute da una stanza introduttiva ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La lirica occidentale moderna nasce nel Medioevo con la poesia dei trovatori. Tali poeti costituiscono [...] del tristico monorimo con volta costante è peraltro quello tipico dello zajal arabo-andaluso (in arabo ghazal, in spagnolo zéjel). Nel testo si esprime il poeta (si è detto, in arabo o in ebraico), nell’ultima parte (AA) dell’ultima strofe invece (la ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Monari
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’Italia, come la Francia, conosce all’inizio del Trecento una straordinaria fioritura [...] convincente questa struttura metrica a forme preesistenti, nonostante le affinità individuate di volta in volta con lo zadjal arabo-andaluso, con le Cantigas de Santa Maria portoghesi, con la dansa provenzale, o con il virelai francese. È invece ...
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al-Zarqali, Abu Ishaq Ibrahim ibn Yahya al-Naqqash
al-Zarqālī, Abū Ishāq Ibrāhīm ibn Yahyā al-Naqqāsh
Matematico e astronomo araboandaluso noto nel mondo occidentale come Arzachiel o Azarquiel (Toledo [...] 1029 - Siviglia 1087). Oltre a diversi scritti legati a calcoli astronomici (le Tavole toledane, l’Almanacco), gli si deve l’invenzione di alcuni strumenti di precisione. La sua opera influenzò anche il ...
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Poeta arabo di Spagna (m. Cordova 1160). Il suo canzoniere di poesie strofiche in arabo volgare andaluso (zagial) ha destato nella prima metà del secolo grande interesse per la lingua, la metrica e il [...] contenuto realistico e picaresco. Merito di I. Q. è stato quello di aver rinnovato ed elevato tale genere e di aver contribuito allo studio del rapporto fra mondo arabo e lirica trovadorica nel Medioevo. ...
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Vasta regione della Spagna meridionale, a mezzodì della Sierra Morena. È bagnata dall'Atlantico (dalla Punta Marroqui alla foce del Guadiana) e dal Mediterraneo (dalla Punta predetta ad Águilas), ed è [...] pure i bovini (rinomati quelli di Cordova e di Siviglia), gli equini (celebri i cavalli, di tipo arabo, di Jaén; Cordova e Siviglia) e le capre. L'Andalusia è pure ben fornita di minerali utili, alcuni dei quali, come il piombo della Sierra Morena e ...
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SPAGNA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gi. La.
(España, A. T., 37-38, 39-40, 41-42, 43).
Sommario. - Nome e confini (p. 196); Struttura e morfologia (p. 197); Clima (p. 200); Idrografia (p. 201); Suoli [...] popolare narrativa, le cui origini si sprofondano nella più lontana tradizione romanza, anche se affiorano cronologicamente prima nella poesia arabo-andalusa dei secoli XI e XII. Sotto Alfonso il Savio, la Spagna si fa di nuovo mediatrice, in volgare ...
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MESSICO (A. T., 147-148)
Emilio MALESANI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gioacchino SERA
Iliehard DANGEL
Richard DANGEL
Carlo TAGLIAVINI
Pino FORTINI
Gennaro MONDAINI
Giuseppe MOLTENI
Carlo DE [...] cinese, 13.570 parlavano l'inglese, e 5420 l'arabo, per ricordare solo i gruppi maggiori.
Gli stranieri residenti nel le stoffe.
Di grande importanza per il Messico fu il pittore andaluso Sebastiano de Arteaga, nato a Siviglia nel 1610, operoso nel ...
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Introduzione Storica. -1. Il vocabolo algebra è una derivazione della parola araba al-giabr, che si trova per la prima volta nel libro Kitāb al-giabr wa 'l-muqābalah dell'astronomo e geografo Muhammad [...] ad un suo libro di aritmetica e algebra, scritto dall'andaluso Abū 'l-Hasan ‛Alī ibn Muḥammad al-Qalasādī (morto e Diofanto (nn. 4 e 6), più tardi dagl'Indiani e dagli Arabi, poi ancora dal Bombelli, mentre di nuovo sussisteva nel General trattato di ...
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navarrino
agg. e s. m. (f. -a). – Della Navarra (v. la voce prec.); come sost.: abitante, originario, nativo della Navarra. Razza n., razza di cavalli, da sella e da tiro leggero, ottenuta a Tarbes (Pirenei) dall’incrocio di cavalli arabi...