mansuetudine
È una delle undici virtù aristoteliche, intese come il punto mediano tra l'eccesso e il difetto, in Cv IV XVII 5 La settima [virtù] si è Mansuetudine, la quale modera la nostra ira e la [...] nostra troppa pazienza contra li nostri mali esteriori (cfr. Comm. Ethic. II lect. IX n. 349). Per gli esempi di m. nel Purgatorio, cfr. Pg XV 85-114 ...
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Termine che, nella classificazione delle opere aristoteliche, serviva per distinguere gli scritti che si rivolgevano a una cerchia ristretta di iniziati ai problemi scientifici, dagli scritti dedicati [...] , Strabone, Plutarco, Galeno, Ammonio, Simplicio, ecc.), anche in rapporto col problema della distinzione delle singole opere aristoteliche in acroamatiche ed essoteriche, sono stati in vario modo proposti e discussi dai critici moderni.
Bibl.: F ...
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Il Rinascimento. Continuita, sviluppo e crisi delle scienze peripatetiche
Gianfranco Fioravanti
Continuità, sviluppo e crisi delle scienze peripatetiche
Il sistema delle scienze aristoteliche tra XV [...] e faceva vivere tutto il sistema, ossia la logica. Alla metà del Duecento, quando il corpus degli scritti fisici di Aristotele aveva messo radici nell'Università di Oxford e stava sbarcando a Parigi, Ruggero Bacone aveva sostenuto che l'uso della ...
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Furono così chiamati, principalmente nei primi tempi del Rinascimento, i seguaci delle interpretazioni aristoteliche di Alessandro di Afrodisia, specialmente riguardo alla dottrina dell'unità e dell'immortalita [...] 'ultimo e negandola quindi all'anima singola. In quest'ultima negazione conveniva anche il maggiore interprete arabo di Aristotele, Averroè, che tuttavia cercava di tenere una via di mezzo fra l'estrema concezione di Alessandro e l'interpretazione ...
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QUANTITÀ (fr. quantité; sp. cantitad; ted. Quantität; ingl. quantity)
Guido Calogero
Filosofia. - È, tra le categorie aristoteliche la terza, dopo la sostanza e la qualità: e da Aristotele è definita [...] le tre dell'unità, della molteplicità e della totalità; ed è indotto a ciò dalle distinzioni della logica aristotelico-scolastica, la quale separava i giudizî, dal punto di vista della "quantità", in individuali ("Socrate è ateniese"), particolari ...
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Scrittore inglese (Yafforth, Yorkshire, 1641 - Londra 1713). Critico letterario e drammatico, disdegnò Shakespeare per fedeltà alla regola delle tre unità pseudo-aristoteliche. Per tale orientamento classico [...] il suo libro The tragedies of the last age consider'd and examin'd by the practice of the ancients and by the common sense of all ages (1678) attrasse l'attenzione di J. Dryden e A. Pope. Non riuscì meglio ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Qualita primarie e qualita secondarie
M. Ruisi
Qualità primarie e qualità secondarie
Il dibattito sulle qualità aristoteliche
Il problema della [...] qualità irriducibili, le loro posizioni naturali nell’Universo e i loro moti naturali,mettendo a tacere l’opposizione aristotelica alla nuova fisica e alla nuova cinematica matematiche cioè, in ultima analisi, a Copernico.
Galilei, Il Saggiatore
Nel ...
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universo (sost.)
Barbara Faes De Mottoni
L'u. dantesco si configura, nelle sue linee generali, secondo uno schema che assimila originalmente le dottrine aristoteliche e neoplatoniche, in particolare [...] 3, III Amor che ne la mente 72 (costei pensò chi mosse l'universo, ripreso in VIII 22 e XV 15), dove il richiamo alla definizione aristotelica corrente di Dio come motore immobile è evidente, e ancora in Mn I VII 1 e 2, III XV 2, in Quaestio 47 e 76 ...
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(gr. Περὶ ψυχῆς, lat. De anima) Opera di Aristotele, in 3 libri, il più importante dei suoi scritti sul problema dell'anima. È compreso fra le opere aristoteliche dedicate alle scienze naturali. ...
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BARBARO, Francesco
Germano Gualdo
Zio di Ermolao (vescovo di Treviso e Verona) e nonno di quell'ermolao Barbaro che a Padova tenne scuola di dottrine aristoteliche. Nacque a Venezia nel 1390, dal senatore [...] E. Garin, Prosatori latini del Quattrocento, Milano Napoli 1952, pp. 103, 1128; P. O. Kristeller, Un codice padovano di Aristotele postillato da Francesco e Ermolao Barbaro. Il manoscritto Plimpton 17 della Columbia University Library di New York, in ...
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aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...