Strumento musicale costituito da una serie di corde d’ineguale lunghezza, tese secondo una regolare intonazione fra una cassa di risonanza e una mensola, e che vengono toccate a vuoto col pizzico delle dita o, eccezionalmente, per mezzo di un plettro.
La diffusione dell’a. fu maggiore tra i popoli orientali che non tra i Greci e i Romani, che preferirono la lira e la cetra. In Italia si diffuse principalmente ...
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arpa
Raffaello Monterosso
. Il termine è usato una sola volta nella Commedia (Pd XIV 118) come secondo componente di un'unica immagine che accomuna l'a. alla giga (v.), in quanto fonti di una sensazione [...] sonora soave ma indeterminata. Se il proponimento di D. era quello di evocare, per via di similitudine, l'impressione di beatificante dolcezza suscitata da un canto angelico in cui non si riesce ad afferrare ...
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Strumento a corda, forse già noto in antico a popoli orientali, che deve il suo nome al fatto di risonare per le correnti del vento, che attraversando le corde le pongono in vibrazione traendone diversi suoni armonici ...
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MICHI, Orazio (Orazio dall’Arpa)
Arnaldo Morelli
Nacque intorno al 1595 ad Alife, nel Casertano, da Nicolò; si ignora il nome della madre.
Circa la sua formazione musicale, Cametti ipotizzò che potesse [...] pour servir à l’histoire du XVIIe siècle, a cura di M. Monmerqué, Paris 1861, p. 114; A. Cametti, O. M. «dell’Arpa», virtuoso e compositore di musica della prima metà del Seicento, in Rivista musicale italiana, XXI (1914), pp. 203-277; S. Cordero di ...
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MAJONE (Maione, Mayone), Giulio, detto Ciullo dell'Arpa
Dinko Fabris
Nacque a Napoli da Ascanio, intorno al 1590 circa.
La prima notizia che lo riguarda compare nei documenti della S. Casa dell'Annunziata. [...] di duc. 2 al mese" (Napoli, Biblioteca nazionale, Mss. Di Giacomo, XVII, Annunziata, p. 158). Dal 1 giugno 1611 al M. "che serve d'arpa" fu aumentata la paga di un ducato al mese e ancora dal 1 ott. 1612 essa fu elevata a 4 ducati al mese grazie ai ...
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Musicista (Parma 1619 - Roma 1662). Studiò con G. Allegri. Fu cantore pontificio, virtuoso d'arpa e musico presso i Barberini e la regina Cristina di Svezia. Compose pagine chiesastiche, teatrali, oratoriali, [...] ecc., distinguendosi soprattutto quale operista (Chi soffre speri, con V. Mazzocchi, 1639; S. Eustachio, 1643; Dal male il bene, con A. M. Abbatini, 1653; La vita umana, 1656; ecc.) ...
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nabla
nabla [s.ingl., gr. nábla "arpa" per la forma del simb.] [ANM] Operatore vettoriale, di simb. ∇, definito, in un riferimento cartesiano di versori x₁,y₁,z₁, dalle relazioni: ∇=(∂/∂x)x₁+(∂/∂y)y₁+(∂/∂z)z₁. [...] Tale operatore consente di esprimere sinteticamente gli operatori gradiente di uno scalare s, pari a ∇s, divergenza e rotore di un vettore v, essendo divv≡∇✄v e rotv≡∇╳v, laplaciano (coincidente con ∇✄∇≡∇2) ...
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Musicista (Alife, Caserta, 1595 - Roma 1641), vissuto presso i cardinali Montalto e Maurizio di Savoia. Sue musiche vocali (arie) da 1 a 3 voci con basso continuo furono edite nel 1640 e nei tempi moderni [...] da L. Torchi e da A. Cametti. Fu eccellente virtuoso di arpa doppia. ...
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STRUMENTI MUSICALI
F. Poole
G. Lacerenza
S. Sarti
M. Duchesne Guillermin,C. Lo Muzio
Egitto. - I principali dati per la storia degli s. m. dell'antico Egitto sono forniti dai numerosi esemplari ritrovati, [...] una placca in nefrite a rilievo da Termez (Battriana), datata al III-IV sec. d.C.; alla stessa tipologia si suole attribuire l'arpa angolare rinvenuta in un kurgan di Pazïrïk, nell'Altai (V-IV sec. a.C.), per la quale si può senz'altro ipotizzare un ...
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arpa1
arpa1 s. f. [dal lat. tardo harpa, voce di origine germ.]. – 1. Strumento musicale costituito da 47 corde (accordate sulla scala di do bemolle maggiore) tese su un telaio triangolare di legno, poggiante a terra sopra uno zoccolo fissato...
arpa2
arpa2 (o arpe) s. f. [dal lat. harpe, gr. ἅρπη]. – Spada (e anche giavellotto) falcata, dalla cui lama, al di sotto della punta, sporgeva un uncino tagliente, in uso presso gli antichi, spec. in Oriente.