L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace.
Le origini e l’età antica
La Grecia. L’arte retorica (➔ oratoria) nasce in Sicilia, a Siracusa, con Corace e l’allievo Tisia (5° sec. a.C.), [...] . Per lui la r. non è tanto razionalità di concetti, quanto arte di allettare con i suoni e i ritmi; la prosa gorgiana è «meschinità» in cui era caduta per la decadenza dell’oratoria politica, il prevalere dello scolasticismo e il manierismo dell ...
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ORATORIA
Gino FUNAIOLI
Cesare GIARRATANO
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. Antichità classica. - Grecia. - Popoli riccamente dotati che ebbero intensità e libertà di vita politica, quale il greco o l'attico e il romano della progredita [...] letteraria. Negare tuttavia per Antifonte influssi gorgiani, sarebbe arbitrario; il contributo dato dalla retorica sicula alla nascente arteoratoria di Atene si tradisce in certe movenze stilistiche; ma ciò che in Gorgia suole essere flosculo e ...
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Storico romano (1°-2° sec. d. C.). Ignote sono le date di nascita e di morte (forse 55 circa - 120 circa), ignota la famiglia e il censo (probabilmente senatorio), come anche l'origine (si è pensato, tra [...] umanistica, non si sa quanto fondata sulla tradizione manoscritta) il Dialogo sugli oratori (Dialogus de oratoribus), sulle cause della decadenza dell'arteoratoria, che sono individuate di volta in volta nel diverso tipo di educazione rispetto ...
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Retore latino (n. Calahorra 35-40 d. C. - m. forse intorno al 96). Originario della Spagna, Q. fu il primo retore stipendiato dallo Stato, un altissimo onore cui si aggiunse in seguito il conferimento [...] raccolti e pubblicati scorrettamente da alcuni discepoli. Consacrò tutta la sua attività alla scuola, e scrisse sull'arteoratoria alcuni trattati di grande importanza, ai quali è soprattutto legata la sua fama: il De causis corruptae eloquentiae ...
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Letterato (Torino 1592 - ivi 1675). Entrato nel 1611 nella Compagnia di Gesù, fu insegnante di retorica e predicatore, quindi precettore e storico di corte dei Savoia; nel 1635 uscì dalla Compagnia, restando [...] grazie al Cannocchiale aristotelico, o sia idea dell'arguta et ingeniosa elocutione che serve a tutta l'arteoratoria, lapidaria et simbolica esaminata co' principij del divino Aristotele (1655; ed. defin. 1670), ampia trattazione del concettismo ...
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Oratore latino (14 a. C. circa - 58 d. C.) nativo di Nemauso (Nîmes); fu maestro di Quintiliano, che lo ravvicinava nell'arteoratoria agli antichi. Con la delazione e l'accusa contro Claudia Pulcra (26 [...] d. C.), cugina di Agrippina, si acquistò lodi e danaro da Tiberio. Accusato da Caligola. riuscì a salvarsi, e ne fu anzi elevato al consolato (39). Delle sue orazioni rimangono pochi frammenti ...
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Russia Il più vasto Stato del mondo, esteso dall’Europa orientale all’Estremo Oriente.
Il nome R. designa lo Stato consolidatosi a partire dal 16° sec. attorno al Principato di Moscovia ed esteso al momento [...] Legge e sulla Grazia», 1050 ca.), attribuito a Ilarione, metropolita di Kiev, che dimostra una notevole padronanza dell’arteoratoria e un uso sapiente dello slavo ecclesiastico. Lettere private, testamenti, documenti vari dei secoli 11°-15° sono ...
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POLONIA (A. T. 51-52)
Riccardo RICCARDI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Giovanni MAVER
Stato dell'Europa, confinante a N. con la Lettonia, la Lituania, la Germania (Prussia Orientale) e il territorio [...] rinnovata chiesa polacca il talento teologico e organizzatorio del cardinale Osio (1504-1579), e alla letteratura polacca l'appassionata arteoratoria del gesuita Piotr Skarga (1536-1612) e l'opera tenace di Jakób Wujek (1540-1597) che sbaraglia le ...
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La grandiosa opera filosofica e scientifica di Aristotele segna il punto a cui fa capo il movimento scientifico e speculativo di oltre due secoli della cultura greca, e donde muove tutto un ampio e vario [...] e alla giustizia, non lasciando adito se non all'opinabile e alla persuasione conseguita con l'abilità dell'arteoratoria. A fronteggiare questo invadente scetticismo, Socrate si accinse col determinare gli elementi permanenti della conoscenza umana ...
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È termine che può essere inteso in diverso modo a seconda del punto di vista da cui ci si mette nel considerare l'uomo, le sue potenze, i suoi atti e i suoi fini.
Più comunemente e, per così dire, più [...] :1. le lettere umane (humaniora studia), sotto la cui denominazione erano indicati essenzialmente il greco, il latino e soprattutto l'arteoratoria o eloquenza; 2. la filosofia; 3. la teologia. Il primo constava di cinque classi, di cui le prime tre ...
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oratoria
oratòria s. f. [dal lat. oratoria, femm. sostantivato (sottint. ars «arte») dell’agg. oratorius «oratorio»]. – 1. a. L’arte del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto essa sia studiata nella sua...
oratorio1
oratòrio1 agg. [dal lat. oratorius, der. di orator -oris «oratore»]. – 1. a. Che concerne l’oratore o le orazioni (nel sign. classico di questa parola, cioè i pubblici discorsi): stile o.; declamazione o.; l’arte o. (o, assol., l’oratoria);...