Bragaglia, Arturo
Stefania Carpiceci
Fotografo e attore cinematografico, nato a Frosinone il 7 gennaio 1893 e morto a Roma il 21 gennaio 1962. Della celebre 'stirpe dei Bragaglia', formata dal padre [...] aprì vari studi fotografici a Roma, dove mantenne invariato, d'accordo con i fratelli, l'inconfondibile marchio di fabbrica dei Bragaglia.
Bibliografia
A.G. Bragaglia, Arturo il semplice, in "Cinema", maggio 1951, pp. 240-41; M. Verdone, I fratelli ...
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FOTOGRAFIA
Italo Zannier
Romano Fea
Giampaolo Bolognesi
(XV, p. 782; App. II, I, p. 963; III, I, p. 663; IV, I, p. 842)
Storia della fotografia. - La storia della cultura di questi ultimi centocinquant'anni [...] 'avanguardia precedette di alcuni anni quella europea, mediante la ricerca sul fotodinamismo di Anton Giulio (1890-1960) e Arturo (1893-1962) Bragaglia, che tra il 1911 e il 1913 realizzarono una serie di immagini in cui tendevano a visualizzare, per ...
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Caratterista
Mino Argentieri
È dalla tradizione teatrale che il cinema ha mutuato la figura del caratterista. Nell'Ottocento si era soliti discernere in un ordinamento ove si diversificava 'il primo [...] film di un'invidiabile professionalità: Franco Coop, Mino Doro, Mario Ferrari, Nicola Maldacea, Enrico Glori, Lauro Gazzolo, ArturoBragaglia, Virgilio Riento, Giuseppe Porelli, Nico Pepe, Guglielmo Sinaz, i fratelli Luigi e Nino Pavese, Aldo Silvani ...
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Quattro passi tra le nuvole
Claudio G. Fava
(Italia 1942, bianco e nero, 94m); regia: Alessandro Blasetti; produzione: Giuseppe Amato per Cines; soggetto: Cesare Zavattini, Piero Tellini; sceneggiatura: [...] (controllore del treno), Enrico Viarisio (Magnaschi, rappresentante farmaceutico), Carlo Romano (autista della corriera), ArturoBragaglia (viaggiatore nervoso), Umberto Sacripante (Francesco, il girovago), Silvio Bagolini (suonatore di tromba sulla ...
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Addio giovinezza!
Piero Pruzzo
(Italia 1940, bianco e nero, 94m); regia: Ferdinando Maria Poggioli; produzione: ICI/SAFIC; soggetto: dall'omonimo testo teatrale di Sandro Camasio e Nino Oxilia; sceneggiatura: [...] ), Vera Carmi (fidanzata di Giovanni), Mario Casaleggio (padre di Mario), Franca Volpini (fidanzata di Ernesto), ArturoBragaglia (Marco, il ciabattino).
Bibliografia
V. Calvino, Studenti e sartine (intervista con Ferdinando Maria Poggioli), in ...
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Rotunno, Giuseppe
Stefano Masi
Direttore della fotografia, nato a Roma il 19 marzo 1923. Sensibile interprete della tradizione realista, dapprima nel bianco e nero e poi anche nel colore, ha attraversato [...] la famiglia. Approdato a Cinecittà, vi lavorò come apprendista elettricista e quindi, presso lo studio fotografico di ArturoBragaglia, come addetto alla correzione dei negativi e allo sviluppo, stampa e lucidatura delle fotografie, e in seguito ...
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Regista e scrittore di teatro (Frosinone 1890 - Roma 1960), fu il più celebre dei fratelli Bragaglia. Rispetto a Carlo Ludovico e ad Arturo fu attivo più nel teatro che nel cinema. Direttore e collaboratore [...] di riviste d'arte e di cultura, nel 1919 fondò a Roma la Casa d'arte B. per conferenze ed esposizioni, e poi (1926) il Teatro degli Indipendenti, dove fece rappresentare di preferenza lavori d'avanguardia, ...
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Bragaglia, Carlo Ludovico
Stefania Carpiceci
Fotografo e regista cinematografico, nato a Frosinone l'8 luglio 1894 e morto a Roma il 4 gennaio 1998. Tra i più fecondi e longevi artigiani del cinema [...] Sergio e Rosetta Tofano.
Fratello di Anton Giulio e Arturo, svolse inizialmente l'attività di fotografo. Abile nella e amministrò, a Roma, un centro espositivo, la Casa d'arte Bragaglia (1918), e un teatro d'avanguardia, il Teatro degli indipendenti ...
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La storia del collezionismo in campo artistico e del mercato di opere d'arte a questo collegato è svolta nell'Enciclopedia Italiana sotto la voce arte, che dedica una specifica sezione al commercio antiquario [...] a Carrà a Balla, e non solo i quadri ma anche centinaia di disegni, e poi le fotografie per es. di A.G. Bragaglia, e questo perché si identifica il primo Futurismo - che finisce con la scomparsa di Boccioni (1916) e dunque ben prima del fascismo con ...
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Si è disputato se la danza sia stata originariamente profana e da questa poi sia venuta la danza sacra o se, viceversa, dalla danza sacra sia derivata la profana. Certo è che tra i primitivi - e così si [...] , in Biblioteca di rarità musicali, Milano 1883 segg.; E. Jaques-Dalcroze, Ritmo, musica e educazione, Milano 1925; A.G. Bragaglia, Scultura vivente, Milano 1927; A. Levinson, La danse d'aujourd'hui, Parigi 1930; H. e M. Aubel, Der Künstlerische ...
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