Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] molte delle modifiche amministrative e giudiziarie introdotte dai Francesi e avviando un accentuato processo di assolutismomonarchico. Smantella numerosi castelli feudali, abolisce la servitù della gleba dietro riscatto, e alla precedente milizia ...
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Stato dell’Europa centro-occidentale; abbraccia quasi interamente la regione geografica francese, compresa fra i Pirenei a S, la parte più accidentata ed elevata della catena alpina a SE, la valle del [...] apriva la porta alla Rivoluzione, che si prospettava, ai suoi primi inizi, come reazione dei privilegiati all’assolutismomonarchico e come rivoluzione nobiliare (1787-89: duplice assemblea dei notabili; richiesta di convocazione degli Stati Generali ...
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Il complesso delle attività che si riferiscono alla ‘vita pubblica’ e agli ‘affari pubblici’ di una determinata comunità di uomini. Il termine deriva dal greco pòlis («città-Stato») e sulla scia dell’opera [...] dei soggetti in essa coinvolti: aristocrazia e ceti borghesi, sostenuti da settori popolari, posero fine all’assolutismomonarchico dando origine a regimi liberali e parlamentari, caratterizzati dalla divisione dei poteri, dal sistema rappresentativo ...
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Termine storiografico usato per indicare quel complesso processo spirituale e politico, quella serie di trasformazioni economiche e sociali, di atteggiamenti letterari e culturali, di eventi diplomatici [...] , portarono l’Italia dal secolare frazionamento politico all’unità, dal dominio straniero all’indipendenza nazionale, dall’assolutismomonarchico allo Stato liberale e costituzionale sotto la dinastia sabauda (v. fig.).
Il Congresso di Vienna (1814 ...
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Stato dell’Europa centro-settentrionale. Il suo territorio comprende la maggior parte della penisola dello Jylland, il cui lembo più meridionale appartiene alla Germania, e alcune centinaia di isole. La [...] ad alcune assemblee anche poteri legislativi. Il patto sarebbe durato fino alla seconda metà del 17° sec., quando trionfò l’assolutismomonarchico.
La lotta per il regno tra Cristoforo II e Valdemaro III, nel secondo decennio del 14° sec., portò all ...
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Regione dell’Italia meridionale (10.073 km2 con 553.254 ab. nel 2020; densità di 55 ab./km2), compresa tra Puglia, Campania e Calabria, bagnata per breve tratto dal Tirreno, a SO (tra Sapri e Scalea) e [...] fu la diffusione della Carboneria. Il 1848 vide al centro degli eventi una borghesia liberale moderata stretta fra assolutismomonarchico e fermenti contadini, finché nel 1860 si allineò a fianco di Garibaldi. Presto però dai detriti del vecchio ...
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Imperatore romano dal 306 al 337. Nacque probabilmente nel 280, da Costanzo Cloro e da Elena, a Naisso (Mesia); visse prima alla corte di Diocleziano, seguì poi il padre in Britannia e alla sua morte fu [...] di lui, ma durante il viaggio morì presso Nicomedia (337); fu sepolto a Costantinopoli. C. continuò l'assolutismomonarchico instaurato da Diocleziano, sostituendovi però, per la successione, il sistema dinastico; istituì una nuova nobiltà di corte ...
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(ceco Čechy, ted. Böhmen) Regione storico-geografica dell’Europa centrale (ca. 53.000 km2 con 6.250.000 ab. stimati al 2007); costituisce la sezione occidentale della Repubblica Ceca con la capitale, Praga.
Delimitata [...] V, la B. passò agli Asburgo, inserendosi così sino al 1918 nel mosaico della monarchia danubiana. Da questo momento l’assolutismomonarchico si affermò definitivamente sul vecchio ordinamento feudale. I primi 4 re degli Asburgo (Ferdinando, 1526 ...
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(fr. Strasbourg, ted. Strassburg) Città della Francia orientale (272.123 ab. nel 2007), capoluogo del dipartimento del Bas-Rhin e della regione dell’Alsazia. È situata nel Bassopiano Renano, sul fiume [...] e il barone di Monclar, l’atto di capitolazione che univa la città alla Francia: di fatto l’assolutismomonarchico francese schiacciò le ultime sopravvivenze dell’autonomia municipale e si sforzò di ridurre l’estensione della religione luterana. Nel ...
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Figlio (Berlino 1688 - Potsdam 1740) dell'allora elettore, poi re Federico I, e della sua seconda moglie Sofia Carlotta di Hannover, uomo di carattere duro e soldatesco, impresse, subito dopo la sua ascesa [...] una rigidezza militare alla vita di corte. In politica interna proseguì l'opera del Grande Elettore, rafforzò l'assolutismomonarchico, riformò le finanze, costituì un esercito di 80.000 uomini e centralizzò l'amministrazione dello stato. Al termine ...
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monarchico
monàrchico agg. e s. m. [dal gr. μοναρχικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Di istituzione retta da una sola persona: il reggimento m. della Chiesa. In senso stretto, della monarchia, relativo alla monarchia: l’istituto m.; ordinamento,...
assolutismo
s. m. [der. di assoluto2, sul modello del fr. absolutisme, ingl. absolutism]. – 1. Regime politico in cui chi regna o chi governa ha potere assoluto, illimitato, e non è quindi soggetto al controllo delle leggi o di altri organismi...