Nome (dall’arabo dialettale bedewīn «abitatori della steppa») con cui nel mondo arabo si designano i nomadi delle zone desertiche e semidesertiche, in contrapposizione ai sedentari delle aree coltivate [...] , con l’islamismo, condusse a una fissazione sul terreno di molti gruppi b., e a una loro fusione con le sedentarie società sottomesse. Nell’Arabia vera e propria, culla del nomadismo beduino, esso si è mantenuto su larga scala sino a tempi recenti. ...
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Capo beduino della regione di Ṣafad in Galilea (m. 1775); nella prima metà del sec. 18º riuscì a scuotere il dominio turco e a impossessarsi per breve tempo della Siria merid. e della Palestina settentrionale. [...] Fu ucciso dai suoi stessi soldati, ma il suo tentativo precorse i moti d'indipendenza di quei paesi arabi dalla Turchia ...
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Personaggio arabo beduino, della tribù dei Banū ῾Āmir, che, secondo la tradizione, sarebbe vissuto nel primo secolo dell'Islam (7º sec. d. C.). È più noto col soprannome di Maǵnūn ("il Pazzo" d'amore), [...] per la sua passione infelice per la bella compagna di tribù Leila. A tale amore, divenuto oggetto di racconti e poemi in tutto il mondo musulmano, si riferisce un canzoniere (dīwān) a lui attribuito. Per ...
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qaṣīda Componimento poetico arabo (dal verbo qaṣada «proporsi uno scopo») fiorito in epoca preislamica in ambiente beduino ed entrato poi nella letteratura araba, persiana e turca. La q. presenta un prologo [...] (nasīb), in cui il poeta descrive l’accampamento e i momenti trascorsi con l’amata, ormai partita; a questo segue il raḥīl («partenza»), sul viaggio affrontato dal poeta per raggiungere la persona cui ...
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Cavaliere e poeta arabo preislamico (sec. 6º-7º d. C.), rappresentato come il tipo ideale del sayyid o capo beduino. Di straordinaria generosità, celebrò nei suoi versi la liberalità, la cavalleria, il [...] valore guerriero. Oltre che nella tradizione araba, compare anche come personaggio di poemi romanzeschi persiani ...
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AL Soprannome ("dalle orecchie lunghe, pendenti") di Ghiyāth ibn Ghawth ibn aṣ-Ṣalt, uno dei più grandi poeti arabi, cristiano beduino della tribù dei Taghlib. Nativo di al-Hīrah, nella Babilonide, o, [...] secondo altri, nel deserto di Siria, visse alla corte degli Omayyadi, di cui cantò le imprese. Celebri sono rimaste le sue tenzoni poetiche, intessute di scambievoli ingiurie, coi maggiori tra i poeti ...
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Emiro arabo (n. Al Shindagha, Dubai, 1949). Membro della dinastia regnante a Dubai dal 19° secolo, dal 2006 è emiro di Dubai, nonché primo ministro e vicepresidente degli Emirati Arabi Uniti. Cultore di [...] poesia Nabati (genere tradizionale beduino), è egli stesso poeta. È stato promotore di alcuni grandiosi progetti a Dubai, tra cui la costruzione delle Palm Islands, dell’hotel di lusso Burj Al Arab e del Burj Khalifa, grattacielo che, all’ ...
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al-Ḥī´ra Antica città dell’Iraq, sede della dinastia araba dei Lakhmidi, vassalli dell’Impero persiano. La corte di al-Ḥ., dove era predominante il cristianesimo nestoriano, ebbe in età preislamica importanza [...] politica e culturale di fronte all’elemento arabo beduino. Conquistata dai musulmani (633), decadde, soppiantata dal vicino centro di al-Kūfa. ...
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Poeta arabo preislamico della tribù dei ῾Abs, fiorito nel sec. 6º d. C. È autore di una delle mu῾allaqāt, in cui risuonano, come negli altri carmi a lui attribuiti, quegli accenti di poesia guerriera che [...] hanno fatto di lui presso gli Arabi il prototipo dell'eroe beduino. ...
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MORTO, Mare (XXIII, p. 899)
Harold Henry ROWLEY
I manoscritti del Mar Morto. - Antichi manoscritti di origine ebraica, scoperti a partire dal 1947 presso le rive del Mar Morto.
Le scoperte. - La prima [...] scoperta dei manoscritti avvenne accidentalmente nel 1947 ad opera di un ragazzo beduino. Due giare, di una forma sin'allora sconosciuta, furono ritrovate in una grotta e più tardi vendute a E. L. Sukenik. Manoscritti che si dichiarava provenissero ...
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beduino
bedüino s. m. [dall’arabo dial. bedewīn, plur. di bedewī «abitatore della steppa»]. – 1. Nome (senza un preciso valore etnico) con cui nel mondo arabo si designano i nomadi delle steppe e dei deserti, in contrapp. ai sedentarî delle...
beduina
bedüina s. f. [da beduino]. – Mantello con cappuccio, simile al burnus dei beduini, che nella seconda metà del sec. 19° le signore indossavano sull’abito da sera per recarsi a teatro o al ballo.