Buddhismotibetano, così denominato dall’appellativo lama «maestro», con cui sono chiamati in Tibet i monaci, in quanto maestri spirituali.
La penetrazione del buddhismo nel Tibet risale all’8° sec. d.C. [...] Il l. discende per la dottrina dalla scuola del Māhayāna, ma nella pratica rivela connessioni con riti e credenze della primitiva religione tibetana dei bon po. Grande importanza ha la mistica, insieme ...
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Maestro supremo del buddhismotibetano. Il titolo, che letteralmente significa «maestro (lama) del mare universale», fu conferito per la prima volta nel 1577 a Sodnam Djamts’o, terzo successore tibetano [...] Mongolia, che assicurò definitivamente i Mongoli al buddhismo lamaista. Secondo il sistema ereditario detto (con dal 1959 in seguito alla definitiva perdita dell’indipendenza del Tibet a opera della Repubblica popolare cinese, è stato attribuito nel ...
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Il buddismo in Occidente. La presenza buddista in Italia. Bibliografia
Il buddismo in Occidente. – L’Occidente è caratterizzato nel 21° sec. da una presenza importante del b. che, secondo stime aggiornate [...] von Wiegand (1896-1983), che aderì al b. tibetano e che fu anche discepola e compagna del grande pittore Coleman, The new buddhism. The Western transformation of an ancient tradition, Oxford-New York 2001; Westward dharma. Buddhism beyond Asia, ed. ...
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Stato dell’Asia centrale e orientale. Il nome proviene dal portoghese China, che i primi esploratori portoghesi appresero dagli Indiani o dai Malesi, e con ogni probabilità deriva da quello della dinastia [...] regolare servizio postale e riorganizzò le finanze. Le diverse religioni godevano di completa tolleranza, sebbene il buddhismotibetano venisse favorito. I successori di Qūbīlāy si dimostrarono tuttavia incapaci di reggere il peso del grande impero ...
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GIAPPONE (A. T., 101-102)
Fabrizio CORTESI
Giuseppe COLOSI
Gioacchino SERA
Pino FORTINI
Guido PERRIS
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Edoardo GOULET
Carlo TAGLIAVINI
Alfred SALMONY
Marcello [...] Heian in poi è la mandara, il cui più antico esempio risale all'anno 621, portato del lamaismo, ossia del buddhismotibetano. Essa voleva guidare lo spirito alla meditazione mediante determinate linee e colori; e ogni particolare vi ha un significato ...
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Nel suo significato etimologico e più comprensivo (lat. confessio, da confiteor "dichiaro apertamente") è un esplicito riconoscimento relativo a un fatto o a un'idea del confidente. Più particolarmente, [...] ciò l'abbreviamento del ciclo delle esistenze. La ruota o cilindro da preghiere è di uso anche più generale nel buddhismotibetano (lamaismo). In esso anche la confessione è praticata come mezzo usuale di cancellare i peccati a preferenza di altre ...
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(XV, p. 354; App. IV, I, p. 796)
Filosofie orientali in Occidente. − Un'analisi della fortuna delle f. e delle religioni orientali nel dopoguerra in Occidente (Europa e Stati Uniti) non può prescindere [...] Theravada o del Piccolo Veicolo è quello che ha destato minor interesse. Più diffuso è il buddhismotibetano, anche per la maggior opera di proselitismo svolta. Anche se il numero attuale dei suoi seguaci è piccolo, colpisce l'interesse che questa ...
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sincretismo Incontro fra culture diverse che genera mescolanze, interazioni e fusioni fra elementi culturali eterogenei. L’ambito in cui maggiormente è applicato tale concetto è quello religioso e la storia [...] , anzi, osserva una grande tolleranza, si notano importanti formazioni sincretistiche. Il buddhismotibetano, per es., è pervaso dagli elementi dell’antica religione locale Bon, il buddhismo cinese, non avendo mai combattuto il taoismo, ha finito per ...
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Nome con il quale si suole indicare la più antica religione del Tibet, complesso di credenze animistiche anteriori all’introduzione nell’8° sec. d.C. del buddhismo, che da esso venne influenzato.
Oggi [...] i Bon-po, o seguaci del B., si trovano in gruppi isolati soprattutto nel Tibet orientale, ma le loro credenze e i loro testi sono in massima parte una derivazione secondaria, ricalcata sulle dottrine del buddhismotibetano o lamaismo. ...
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Tsong Khapa
(o bLo bzangrags pa) Riformatore del lamaismo tibetano (n. 1357-m. 1419). Fondatore della Scuola gialla (➔ Gelugpa), i cui capi, conseguita la supremazia sulle altre scuole tibetane nel [...] alla preparazione intellettuale e scolastica un ruolo essenziale nel conseguimento dell’Illuminazione contro l’uso indiscriminato della «via dei Tantra», senza però negare la legittimità del stesso (una categoria indiscussa del buddhismotibetano). ...
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