Maresciallo di Francia (Saint-Bonnet-de-Champsaur, Alte Alpi, 1543 - Valence, Drôme, 1626). Di tendenze calviniste, distintosi nelle armi agli ordini di Ch. de Montbrun e riuscito a sottrarsi alla strage [...] di s. Bartolomeo, divenne il capo degli ugonotti del Delfinato (1577). Con abile politica, seppe fronteggiare le mire di Carlo Emanuele di Savoia, conservando il Delfinato per Enrico IV. Creato nel 1608 ...
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Riformatore religioso (Firenze 1500 - Zurigo 1562), uno dei maggiori dotti della "Chiesa riformata", il teorizzatore più sistematico e conseguente delle dottrine zwingliano-calviniste. Agostiniano, priore [...] del convento di S. Pietro ad Aram a Napoli, venne in contatto col gruppo di J. de Valdés (v.), del quale adottò le idee e la prassi. Nel 1542, come priore del convento di S. Frediano a Lucca, introdusse ...
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Scrittore francese (Parigi 1869 - ivi 1951). La sua prima formazione fu fortemente influenzata dall'ambiente familiare: il padre, il giurista Paul (1832-1880), apparteneva a famiglia di tradizioni calviniste; [...] la madre, Juliette Rondeaux, cattolica, aveva un carattere molto autoritario. In contrasto con questo rigorismo maturarono alcune delle qualità più significative dell'opera gidiana: apertura verso ogni ...
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Scrittore svizzero di lingua francese (Payerne 1934 - Yverdon-les-Bains 2009). È stato autore di raccolte poetiche (Le jour proche, 1954; Chant de printemps, 1955; Une voix dans la nuit, 1957; Le jeûne [...] de huit nuits, 1966; Le calviniste, 1983; Comme l'os: poèmes, 1988) e di numerosi studî critici (Charles-Albert Cingria, 1967; Maupassant et les autres, 1981). È stato altresì autore di romanzi psicologici tra cui L'Ogre (1973), per il quale, primo ...
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TAFFIN, Jean
Pastore protestante, nato a Doornik (Tournay) nel 1528, morto ad Amsterdam il 15 luglio 1602. Da principio segretario del card. Granvella, abbandonò poi il cattolicismo, divenendo a Ginevra [...] e di Beza. Fu infaticabile organizzatore delle comunità calviniste valloni, nell'epoca oltremodo difficile in cui i Paesi Bassi erano sotto il giogo del duca d'Alba. Lo si trova pastore a Metz (1561 e 1567), ad Anversa (1565), a Heidelberg (1561 ...
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MORNAY, Philippe du Plessis
Fausto Nicolini
Uomo politico e scrittore, nato a Buhy nel Vexin francese il 5 novembre 1549, morto a La Forêt-sur-Sèvre l'11 novembre 1623. Gli avvenimenti più cospicui [...] dei suoi primi anni furono la fervida adesione, dopo una puerizia semicattolica, alle dottrine calviniste (1559); lunghi studî, soprattutto di teologia; viaggi in Germania e in Italia (1572); l'amicizia e la stima del Coligny; la fuga in Inghilterra ...
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MONHEIM, Johannes
Joseph Engert
Teologo, nato a Elberfeld verso il 1509, studiò a Münster e Colonia, insegnò a Essen, Colonia e dal 1545 a Düsseldorf, dove passò al protestantesimo. Morì nel 1564. Il [...] dei suoi scritti è un Catechismus, in quo christianae religionis elementa... explicantur (Düsseldorf 1550), di accentuate tendenze calviniste, contro cui scrissero i gesuiti di Colonia.
Bibl.: Realencyklopädie für prot. Theol. und Kirche, 3ª ed ...
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Umanista e teologo (Stoccarda 1499 - Basilea 1564), noto anche col nome umanistico di Martinus Cellarius. Studiò a Tubinga e Ingolstadt. Giunto poi a Wittenberg, aderì all'anabattismo: ruppe perciò con [...] , poi in Svizzera, ove, a Basilea, tenne (dal 1544) la cattedra di Antico Testamento (varî commenti a diversi libri); in quello stesso tempo scrisse De operibus Dei, in cui tenta una conciliazione delle dottrine luterane, calviniste e anabattiste. ...
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Vescovo anglicano di Bangor (Inghilterra), nato a Carmarthen, studiò a Oxford, ove ottenne il dottorato in teologia nel 1613. A quell'epoca si era già acquistato fama come predicatore, ed era diventato [...] principale, The practice of Piety "Pratica della pietà", un manuale di morale cristiana, tutto pervaso da concezioni calviniste. Le sue simpatie puritane gli procurarono il disfavore della corte (1612), benché ancora nel 1616 fosse consacrato vescovo ...
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LUCARIS, Cirillo (Λούκαρις)
Nacque il 13 novembre 1572 a Creta, allora di dominio veneziano; studiò a Venezia e Padova; recatosi a Costantinopoli, nel 1595 divenne sincello patriarcale d'Alessandria; [...] il suo tentativo di ridare nuova forza e nuovo contenuto spirituale alla Chiesa ortodossa con l'accostamento di questa al calvinismo. Ma il suo tentativo non ottenne risultati apprezzabili.
Il suo scritto principale, ove si rivela a pieno l'influenza ...
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calvinismo
s. m. – Il complesso delle dottrine teologiche formulate dal riformatore religioso Giovanni Calvino (1509-1564), tra le più rigoriste e austere nell’ambito del protestantesimo, rapidamente diffusesi (16° sec.) in varî paesi d’Europa...