In senso lato, canti che si accompagnavano ai divertimenti del carnevale dal Quattrocento in poi; in senso stretto, quelli che si cantavano a Firenze nel 15° e 16° secolo. Secondo A. Grazzini, che ne fece [...] una prima raccolta nel 1559, furono invenzione di Lorenzo il Magnifico, che ne compose parecchi, insieme agli altri letterati del suo circolo, tra cui A. Poliziano e persino N. Machiavelli. La forma metrica, ...
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POLIZIANO, Angiolo
Enrico Carrara
Agnolo di Benedetto nacque il 14 luglio del 1454 a Montepulciano da una famiglia popolana, che poi fu detta "dei Cini", ma che al padre e a lui piacque di denominare [...] donne e sia ucciso dalle baccanti. Chiude la scarna favola un coro di Menadi, ove il ditirambo si attenua in un cantocarnascialesco, forse per servire alla catarsi degli animi del nobile uditorio commosso. È questa l'unica cosa volgare che il P ...
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Verdelot, Philippe
Marco Mangani
Della vita di V. si sa pochissimo (le notizie più aggiornate sono in Amati-Camperi 2001). Poiché lo si trova talvolta indicato come «Deslouges», Anne-Marie Bragard (1964) [...] , ed. F.A. D’Accone, 1°-2° voll., 1966-1967). Con la restaurazione medicea del 1512, inoltre, anche il cantocarnascialesco conosce una nuova stagione.
La produzione musicale di Verdelot e la sua diffusione manoscritta e a stampa
Nella produzione ...
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CARA, Marco (Marcus, Marchetto)
Cesare Casellato
In assenza di documenti la sua data di nascita si fa cadere generalmente nella seconda metà del sec. XV, ambito che le varie indicazioni di cui disponiamo [...] ventennio del sec. XV, quando sbocciarono e fiorirono due originali forme poetico-musicali: il fiorentino e cantocarnascialesco e la "frottola", spontaneo prodotto di alcune città dell'Italia settentrionale ed in particolare di Mantova, auspice ...
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Orti Oricellari
Rita Maria Comanducci
Il giardino
La storia degli O. O. ha inizio il 4 febbraio 1483, quando Bernardo Rucellai (→) acquistò la prima porzione di terreno, ulteriormente accresciuta nel [...] e l’interesse per la musica, sia a livello teorico, sia di esecuzione per voce e accompagnamento strumentale del cantocarnascialesco, della «canzona» e del nascente madrigale. La composizione di versi per l’accompagnamento musicale accomuna M. (si ...
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Berni, Francesco
Maria Cristina Figorilli
Vissuto per lo più tra Firenze e Roma, B. (Lamporecchio 1497 o 1498 - Firenze 1535) svolse la sua attività di letterato e cortigiano negli anni dei papati medicei.
Testi [...] per i doppi sensi, le allusioni oscene derivanti dalla tradizione dei canticarnascialeschi; per quanto riguarda questi ultimi, si può notare che al cantocarnascialesco dei “Romiti”, incentrato sul motivo del pronostico astrologico dell’inondazione ...
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mùsica, stòria della Disciplina che analizza la musica in senso cronologico, attraverso le epoche e le culture, con particolare riferimento alla musica colta occidentale.
Lineamenti di storia della musica
[...] messa e al mottetto, sono le forme profane della chanson e quelle tipicamente italiane come la frottola, il cantocarnascialesco, lo strambotto e la canzone a ballo.
Il Cinquecento vide il predominio della m. italiana, rappresentata dalle grandi ...
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METRICA (gr. μετρική [τέχνη]; da μέτρον "misura")
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Ambrogio BALLINI
Giorgio PASQUALI
Salvatore BATTAGLIA
Nicola FESTA
Andreas HEUSLER
Roman JAKOBSON
È il complesso dei [...] tipo di cultura più agile e più permeabile: è il secolo in cui spesseggiano la ballata, la lauda, il cantocarnascialesco, la frottola, il madrigale, lo strambotto, il rispetto, ecc. E tuttavia l'endecasillabo rimane lo schema fondamentale del ritmo ...
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L'invenzione del teatro
Carmelo Alberti
Un'idea di teatro tra festa e rappresentazione
Il laboratorio dello spettacolo, nell'età moderna, trae i propri modelli rappresentativi da una miriade di fonti: [...] , Lo splendore, Bergamo 1928, pp. 406-407.
7. Antonfrancesco Grazzini, detto il Lasca, ricorda questa figura nel suo cantocarnascialesco Di Zanni e di Magnifichi, dove scrive: "Alfin voglianvi una benfatta e bella / prospettiva di nuovo far vedere ...
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L’invenzione del teatro
Carmelo Alberti
Un’idea di teatro tra festa e rappresentazione
Il laboratorio dello spettacolo, nell’età moderna, trae i propri modelli rappresentativi da una miriade di fonti: [...] II, Lo splendore, Bergamo 1928, pp. 406-407.
7. Antonfrancesco Grazzini, detto il Lasca, ricorda questa figura nel suo cantocarnascialesco Di Zanni e di Magnifichi, dove scrive: «Alfin voglianvi una benfatta e bella / prospettiva di nuovo far vedere ...
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carnascialesco
carnascialésco agg. [der. di carnasciale] (pl. m. -chi). – Del carnasciale, cioè del carnevale. Canti c.: in senso lato, canti che si accompagnavano ai divertimenti del carnevale dal Quattrocento in poi; in senso stretto, quelli...
canto1
canto1 s. m. [lat. cantus -us, der. di canĕre «cantare»]. – 1. a. Movimento ritmico della voce dall’uno all’altro grado della serie dei suoni; con sign. concr., espressione vocale della musica, l’atto del cantare. Si dice propr. dell’uomo:...