In musica, cantante evirato in grado di raggiungere notevole estensione e virtuosismo sensazionale. I c. furono numerosi in età barocca, dapprima nella musica sacra (visto il divieto per le donne di esibirsi in chiesa) e poi anche sulle scene teatrali. Il canto romantico, più drammatico ed espressivo, segnò la fine dei c. e del loro modo di cantare ...
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Cantante castrato (Arpino 1714 - Roma 1761). Studiò con D. Gizzi, donde il soprannome. Sopranista, esordì a Roma (1730) nell'Artaserse di L. Vinci. Si presentò poi, ovunque acclamato, in Italia e Oltralpe, [...] specialmente in Inghilterra dove lo aveva chiamato G. F. Haendel ...
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Galletto castrato in età giovane perché ingrassi meglio e più presto. Ha piumaggio simile a quello del gallo, sproni sviluppati, cresta e bargigli ridotti, ma del gallo non ha il canto e gli istinti battaglieri. [...] La carne, della categoria delle carni bianche, è più saporita, più delicata e grassa di quella dei galletti.
Nome comune di un pesce osseo ➔ Triglidi ...
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Il maschio castrato dei bovini (➔) domestici.
B. delle giungle Nome comune di un bovino indiano, il gaur.
B. marino Nome volgare (anche vacca marina) dato ai dugonghi, mammiferi dell’ordine dei Sireni.
B. [...] muschiato (Ovibos moschatus). Bovide che differisce notevolmente dai buoi per il muso peloso, la coda rudimentale, le corna larghe. È rivestito da un folto pelo scuro che arriva quasi ai piedi (v. fig.). ...
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PASQUALINI, Marcantonio
Margaret Murata
(Marc’Antonio). – Cantante (castrato) e compositore. Nacque a Roma dal barbiere imolese Vincenzo (morto nel 1622) e da Fulvia Tolomei, romana; fu battezzato il [...] uno degli uomini dell’ambasciatore imperiale, «per la qual causa è stato in contumacia bandito un tal musico Marcantonio Malagigi castrato musico del papa e servitore del sig.r card. Antonio» (ibid.). Non sono finora emerse conferme documentarie del ...
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toro zoologia Il maschio adulto (da 12-14 mesi) dei bovini, non castrato e perciò adatto alla riproduzione. Rana toro Anfibio anuro (Rana catesbeiana), lungo circa 20 cm, diffuso in America Settentrionale [...] e introdotto in Europa, così chiamato per il richiamo che ricorda un muggito.
ANTROPOLOGIA
Un vero culto del t. si registra solo in rarissimi casi (per es., in quello del t. Api egiziano e presso qualche ...
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PERANDA, Giuseppe
Mary E. Frandsen
PERANDA (Perandi, Perande), Giuseppe (Marco Gioseppe). – Compositore e contralto, forse castrato. Nacque a Macerata, battezzato il 4 aprile 1626, quinto figlio di [...] Alessandro e di Francesca Ciaramora.
Dovette apprendere i rudimenti della musica nella cattedrale cittadina. Dal giugno 1642 al gennaio 1644 fu stipendiato come soprano nella cappella del santuario di ...
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MONTICELLI, Angelo Maria
Giovanni Polin
MONTICELLI, Angelo Maria. – Nacque a Milano intorno al 1710.
La provenienza milanese di questo noto castrato di registro sopranile, apprezzato da letterati e [...] 571, 597, 617, 650, 664, 946, 1048; IV, Lettere, ibid. 1954, pp. 58 s., 66 s., 75; A. Heriot, The castrati in Opera, London 1956 (trad. it. I castrati nel teatro d’opera, Milano 1962, pp. 188-190); M.T. Bouquet, Storia del Teatro Regio di Torino. Il ...
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castrone
Ignazio Baldelli
. Ricorre nella tenzone con Forese (Rime LXXV 3), ma peggio fia la lonza del castrone, " ma peggio saranno le lombate d'agnello castrato " (Barbi). In c. il suffisso sembra [...] essere derivativo (come del resto in boccone che, insieme a Salamone e San Simone, è in rima con c.): pare infatti, dalla documentazione offerta dai lessici, che la parola fosse quella normale per tale ...
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castrato
agg. e s. m. [part. pass. di castrare]. – 1. agg. Privato degli organi della riproduzione: un gatto c.; galline c.; Gridava il vecchio, che parea c. (Berni). 2. s. m. Maschio della pecora castrato, spec. quando è macellato: coscio...
castrare
v. tr. [lat. castrare]. – 1. a. Togliere a un animale, maschio o femmina, gli organi della riproduzione, o determinarne in altro modo l’atrofia, per renderlo più mansueto o più adatto all’ingrassamento: c. un cane, un gatto, un maiale,...