Nome (dal lat. medievale catharus, «puro») con il quale comunemente sono indicati gli eretici dualisti medievali (albigesi, manichei, publicani o pauliciani, ariani, bulgari, bogomili ecc. e in Italia patarini), diffusi soprattutto nella Francia settentrionale e meridionale nel 13° secolo. In polemica con la Chiesa, predicavano un rinnovamento morale fondato sull’antitesi tra bene e male, spirito e ...
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catari
Raoul Manselli
. Eretici dei secoli XII-XIV, documentati sicuramente dalla metà del secolo XII in Renania, nel territorio di Tolosa e, come molti indizi inducono a ritenere, anche in Italia; [...] F. Tocco, D. e l'eresia o quel che non c'è nella D. C., Bologna 1899; R. Manselli, Per la storia dell'eresia catara nella Firenze del tempo di D. Il processo contro Saraceno Paganelli, in " Boll. Ist. Stor. Medio Evo " LXII (1950) 123-138; Id., L ...
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catari (dal gr. kataros, «puro»)
catari
(dal gr. kataros, «puro») Seguaci di un’eresia medievale diffusa soprattutto nella Francia settentrionale e meridionale (albigesi) nel sec. 13°. Apparsi in Europa [...] dopo il Mille, furono distrutti dalla crociata contro gli albigesi e dall’Inquisizione nel corso del Duecento e la prima metà del Trecento. Non riconoscevano l’autorità della Chiesa ufficiale e predicavano ...
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Teologo (seconda metà sec. 12º), seguace dell'eresia dei catari, fu maestro di una loro comunità; tornato all'ortodossia, rese note le dottrine ereticali nella sua abiura (Confessio). ...
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Benedettino (m. 1184), predicatore e scrittore, abate di Schönau (dal 1166); combatté specialmente i Catari in Sermoni importanti per la storia dell'eresia. ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giulio Sodano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Mentre i catari sono ormai scomparsi, l’Inquisizione amplia il suo interesse verso dissidenti [...] , nati nel Duecento per sconfiggere il dilagare dei catari e supportare la scarsa azione dei vescovi nella repressione vescovili e civili dalla lotta all’eresia. Nel Quattrocento i catari sono ormai sconfitti e il concetto di eresia si dilata, ...
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Secondo buone probabilità fu milanese e visse verso la fine del sec. XII. Seguace dell'eresia dei Catari, fu maestro di una loro comunità: poi ritrattò l'eresia e la combattè in una confutazione conservata [...] nella sostanza, se non forse nella forma originaria, sotto il titolo di Vita haereticorum o Manifestatio haeresis catharorum, quam fecit Bonacursus, qui quondam fuit magister illorum, Mediolani coram populo. ...
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Rettore papale di Orvieto, inviato da Innocenzo III (1199) nel tentativo di comporre i gravi dissidî cittadini sorti per l'attività di gruppi definiti catari, ad opera dei quali fu ucciso nel nov. dello [...] stesso 1199. Ha culto locale, confermato il 16 marzo 1879 per la diocesi di Orvieto ...
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Domenicano (Valencia 1350 - Vannes 1419). Fu tra i sostenitori di Clemente VII papa d'Avignone contro Urbano VI papa di Roma. Predicò contro valdesi e catari nella Francia meridionale e nell'Italia settentrionale; [...] annunciava la prossima fine del mondo e il prossimo giudizio universale. Canonizzato da Pio II nel 1458. Tra i suoi scritti, si ricordano il Tractatus de vita spirituali sive de interiori homine, il De ...
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Città della Francia meridionale, capoluogo del dipartimento del Tarn.
Dal sec. 11° al 13° fu il focolaio principale del movimento eretico degli albigesi, seguaci dell’eresia catara (➔ catari). Nel contrastarlo, [...] diedero scarsi risultati sia le missioni di s. Bernardo (1145) e di Alberico vescovo di Ostia contro Enrico di Losanna, sia i concili. Il moto raggiunse la massima estensione verso la fine del sec. 12° ...
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cataria
catària s. f. [der. del lat. cat(t)us «gatto», perché a questo piace l’odore della pianta]. – Erba perenne delle labiate, detta anche erba gattaia (lat. scient. Nepeta cataria), che cresce in gran parte dell’Europa e nelle zone temperate...