Libro scritto a mano la cui forma più antica fu, nel mondo mediterraneo, il rotolo di papiro, usato dagli Egizi e poi adottato dai Greci e dai Romani; la scrittura era disposta nel senso della maggiore [...] condizioni generali della società e della cultura incise nella storia del m.: a quelli monastici in decadenza si sostituirono centriscrittori laici operanti presso le università o le sedi del potere, in cui il m., prodotto in serie, acquistò un ...
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Termine che dall’originario significato «dei Goti» è stato spesso usato estensivamente come sinonimo di germanico, tedesco.
Arte
Diffuso a partire dal 15°-16° sec. in generico riferimento all’architettura [...] l’appellativo di rotunda, che la contraddistingue.
Grande diffusione ebbe la scrittura g. nell’ambito dei centriscrittori annessi alle maggiori università europee, presso i quali si svilupparono anche tipizzazioni particolari della scrittura, dette ...
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LIBRO
Domenico FAVA
Giovanni BITELLI
Raffaele CORSO
Lello BONIN-LONGARE
Giannetto LONGO
(dal lat. liber, propriamente "corteccia secondaria" dell'albero; v. Caule, IX, p. 502; fr. livre; sp. libro; [...] sviluppo e sull'evoluzione del libro. Col sorgere delle università e degli studî si formano nel loro ambito nuovi centriscrittorî, che preparano i libri di cui abbisognano insegnanti e scolari; alla loro volta le corti favoriscono l'amore delle ...
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Disciplina storica che studia le testimonianze scritte del passato, di qualsiasi tipo ed epoca, e i contesti socioculturali del loro uso, ricostruisce la storia delle forme grafiche, le decodifica, le [...] delle scritture, ma anche della datazione e localizzazione dei libri manoscritti e perciò dell’esistenza dei centriscrittori altomedievali: la p. si staccava dalla diplomatica e diventava scienza ausiliaria della filologia; analogo sviluppo aveva ...
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Pelle animale variamente conciata, detta anche cartapecora, usata nell’antichità come materiale scrittorio pregiato e durevole; attualmente è impiegata nell’industria degli strumenti musicali e in legatoria. [...] di varie qualità e colorazioni; nei codici tardo-antichi è sottile e ben lavorata, come lo sarà in alcuni grandi centriscrittori del 13° sec. e in manoscritti italiani del 15° secolo Nell’Alto Medioevo la qualità della p. peggiora; è caratteristica ...
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Detto di lettera dell’alfabeto scritta o stampata nella forma ordinaria, in contrapposizione alla lettera grande o maiuscola.
Nella scrittura latina, per molti secoli rimasta di impianto maiuscolo sia [...] ’uso librario della m. corsiva derivarono scritture altomedioevali, più o meno corsive, localizzate in determinate zone o centriscrittori, cui si usa dare la generica denominazione di precaroline (➔ carolina, scrittura). Con il diffondersi della m ...
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Paleografia
Manoscritto di papiro o pergamena, di epoca antica o medievale, il cui testo originario (scriptio inferior) sia stato cancellato mediante lavaggio e raschiatura e sostituito con altro (scriptio [...] per il papiro, da Catullo, Cicerone, Plutarco e nel Digesto, si diffuse fra 8° e 9° sec. in centriscrittori europei dove furono ‘riscritti’ codici antichi (codices rescripti) contenenti testi classici, giuridici, liturgici e biblici caduti in disuso ...
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(anche carolina) Scrittura usata dalla fine dell’8° sec. al 12°, così detta perché la sua formazione è in rapporto con la rinascita promossa da Carlomagno. Si sviluppò in maniera quasi uniforme nei vari [...] meridionale e la Dalmazia), ricreando un’unità grafica europea. Nata in Francia attraverso l’elaborazione di diversi centriscrittori e fondata, secondo una plausibile ipotesi, sull’imitazione di modelli in antica minuscola romana, fu scrittura ...
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Paleografo, filologo, storico della cultura medievale tedesco (Altendorf 1906 - Monaco di Baviera 1991). Dal 1953 è stato professore ordinario di filologia latina medievale nella università di Monaco. [...] P. Lehmann, il B. ha studiato i problemi della scrittura latina nell'età altomedievale e in particolare i centriscrittorî tedeschi di età carolingia (Die südostdeutschen Schreibschulen und Bibliotheken in der Karolingerzeit, I, 2a ed., 1960; Libri ...
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Paleografo ed erudito francese (Valognes 1826 - Chantilly 1910). Amministratore generale e direttore della Biblioteca nazionale di Parigi dal 1874 al 1905; notevole la sua descrizione storica del Cabinet [...] i Diplômes des rois de France. Come paleografo, pose la storia delle scritture medievali su basi moderne, avviando la ricerca dei singoli centriscrittorî (Mémoire sur l'école calligraphique de Tours ..., 1885). Socio straniero dei Lincei (1883). ...
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centro salute
loc. s.le m. Centro che offre cure e servizi per mantenere o recuperare il benessere fisico e la distensione psichica. ◆ Albergo a quattro stelle di classe e di emozione, antico di origine ma funzionale e rammodernato fino a...
scrittorio1
scrittòrio1 agg. [dal lat. scriptorius, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»], letter. – 1. a. Che è usato per scrivere, che è destinato all’operazione materiale della scrittura: strumenti s. (penna, stilo, ecc.,...