Ciascuna delle unità, originariamente di 100 uomini, in cui fu suddivisa la cittadinanza romana a scopo militare e politico, sulla base del censo. Le c. erano 193: la cavalleria (equites) aveva 18 c.; [...] secondo la tradizione risale a Servio Tullio. Nel campo politico, l’ordinamento in c. vigeva nell’assemblea popolare: i comizi (➔) centuriati.
Nel campo militare, la c. era l’unità di base della legione; nel riordinamento operato forse nel 4° sec. a ...
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(lat. Luceres) Una delle tre centurie di cavalieri istituite da Romolo e, insieme, una delle tre tribù in cui era divisa in origine la popolazione romana: Ramnes, Tities, Luceres. Gli studiosi tendono [...] da essi indicati non esistessero nel periodo pre-etrusco di Roma arcaica. La tradizione di un raddoppiamento delle centurie dei cavalieri sotto Tarquinio Prisco (Ramnes, Tities, Luceres priores e posteriores) mostra che quegli ordinamenti subirono ...
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MAGDEBURGO Sotto il nome di Centurie di Magdeburgo è conosciuta una collezione di scritti (13 volumi in tutto), opera di protestanti tedeschi, sulla storia della chiesa, trattata per secoli; donde il nome [...] , per opera di S. Filippo Neri, agli Annali del Baronio (v.), la cui maggiore compiutezza finì poi per mettere nell'ombra le Centurie come opera storica.
Prima che quella del Baronio, va qui anche ricordata l'energica ma incompiuta confutazione della ...
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signifero Nell’esercito romano, il portatore delle insegne delle coorti e centurie. Si distingueva dall’aquilifero (che portava l’aquila della legione) e dall’immaginifero (che portava l’immagine dell’imperatore). [...] Era posto gerarchicamente sotto il centurione ...
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Nell'ordinamento centuriato romano, alle centurie dei cavalieri e delle cinque classi erano aggiunte cinque centurie, una delle quali era chiamata degli accensi velati; velati significa senz'armi e in [...] , di solito un loro liberto, che li serviva per l'anno di carica. Durante l'impero è attestata una centuria adcensorum velatorum, corporazione di pubblici ufficiali; reclutati fra i ricchi liberti e persone di grado equestre, godevano di speciali ...
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Poeta indiano (prima metà del sec. 7º d. C.); autore di tre śataka ("centurie") ossia serie di circa cento strofe, due delle quali (Nītiśataka "Centuria sul saggio vivere" e Vairagyaśataka "Centuria sulla [...] rinuncia alle cose del mondo") hanno carattere gnomico didattico, mentre la terza (Šṛṅgāraśataka "Centuria sull'amore") è di contenuto erotico. ...
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Letterato (Forlì 1815 - ivi 1888); direttore della biblioteca forlivese, pubblicò col nome di Luciano Montaspro varie centurie di felici e lodati epigrammi. ...
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In Roma antica, il luogo alle pendici del Campidoglio, all’angolo nord del Foro, dove si adunavano i cittadini divisi per curie. La parola (al pl. comitia) passò poi a significare le assemblee dell’intero [...] lex curiata de imperio, erano interpellati in caso di dichiarazione di guerra e per alcune questioni religiose. I c. centuriati, che la tradizione riporta all’età regia, ma probabilmente posteriori a essa, erano presieduti da magistrati con imperio ...
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Poeta inglese (n. nello Yorkshire 1569 circa - m. Durham 1609). Scrisse due canzonieri: Parthenophil and Parthenophe (1593), A Divine centurie of spirituall sonnets (1595) e The Devil's charter containing [...] the life and death of Pope Alexander the Sixth (1607), tragedia antipapale ...
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Ufficiale subalterno dell'esercito romano che comandava di solito una delle 60 centurie della legione. Sotto la repubblica, venivano scelti, fra gli uomini di una certa anzianità dei tre ordini degli astati, [...] in due riprese. I primi scelti (priores) comandavano la centuria di destra del manipolo, che era il posto di maggior l'intero manipolo; i secondi scelti (posteriores) comandavano la centuria di sinistra. Il centurione di grado più elevato era il ...
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centuria
centùria s. f. [dal lat. centuria, der. di centum «cento», propr. «complesso di cento persone»]. – 1. Ciascuna delle unità, originariamente di 100 uomini, in cui Servio Tullio, secondo la tradizione, suddivise la cittadinanza in base...
v. tr. [dal lat. centuriare, der. di centuria (v. la voce prec.)]. – Distribuire, ordinare (i cittadini) in centurie; usato quasi esclusivam. nel part. pass., come agg. (v. centuriato).