Cines
Stefania Carpiceci
Casa di produzione cinematografica, fondata nel 1906 e sciolta nel 1958. Insieme alla Titanus, fu una delle istituzioni più durature della cinematografia italiana, in grado [...] 'interno della sua SASP (Società Anonima Stefano Pittaluga). Da quel momento la C. visse la sua 'seconda stagione', con la denominazione Cines-Pittaluga. Tra il 1929 e il 1930 i teatri di posa di via Veio furono sottoposti a un'ambiziosa e radicale ...
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Industriale italiano (Moncalvo 1875 - Roma 1942); già ufficiale di marina, diresse la soc. cinematografica Cines, fondò e diresse il gruppo Cines Seta Artificiale (1907; poi Cisa Viscosa) per la fabbricazione [...] del rayon. Cav. del lavoro (1925) ...
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Quo vadis?
Vittorio Martinelli
(Italia 1912, 1913, colorato, 119m a 16 fps); regia: Enrico Guazzoni; produzione: Cines; soggetto: dall'omonimo romanzo di Henryk Sienkiewicz; sceneggiatura: Enrico Guazzoni; [...] il diritto di trasposizione sullo schermo a una cifra altissima. Se gli eredi di Sienkiewicz pretesero una somma esosa e la Cines pagò senza esitazione, è perché il film che ne fu tratto era destinato a essere una superproduzione, un kolossal di ...
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Bragaglia, Anton Giulio
Stefania Carpiceci
Regista teatrale e cinematografico, nato a Frosinone l'11 febbraio 1890 e morto a Roma il 15 luglio 1960. Fu il più celebre dei fratelli Bragaglia, ma, a differenza [...] Il padre Francesco, ingegnere, trasferì la famiglia da Frosinone a Roma dove, nel 1906, era stato assunto come direttore artistico della Cines; in tal modo i suoi tre figli (cui va aggiunto un quarto, Alberto, che però si occupò di pittura) entrarono ...
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Gli uomini, che mascalzoni…
Claudio G. Fava
(Italia 1932, bianco e nero, 67m); regia: Mario Camerini; produzione: Emilio Cecchi per Cines-Pittaluga; soggetto: Aldo De Benedetti, Mario Camerini; sceneggiatura: [...] e che è assolutamente indispensabile per evocare e tracciare una storia del cinema italiano d'epoca e di genere.
Alla Cines, racconta Camerini, fu il prezioso Emilio Cecchi a permettergli, scelta decisiva, di girare il film invece che in studio in ...
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ANTAMORO, Giulio
Riccardo Capasso
Nato a Roma nel 1877 da nobile famiglia, iniziò nel 1910 l'attività di regista per la CINES con alcune comiche di Tontolini (Polidor). Del 1913 sono i suoi primi lungometraggi, [...] cioè un'indagine psicologica dei personaggi che suscitò l'entusiasmo dei contemporanei. L'anno seguente, sempre per la CINES, realizzò il suo film più importante, Christus, da un soggetto di Fausto Salvatori, interpretato da Alberto Pasquali, Amleto ...
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Quattro passi tra le nuvole
Claudio G. Fava
(Italia 1942, bianco e nero, 94m); regia: Alessandro Blasetti; produzione: Giuseppe Amato per Cines; soggetto: Cesare Zavattini, Piero Tellini; sceneggiatura: [...] Aldo De Benedetti, Cesare Zavattini, Alessandro Blasetti, Giuseppe Amato, Piero Tellini; fotografia: Václav Vích; montaggio: Mario Serandrei; scenografia: Virgilio Marchi; costumi: Emma Calderini; musica: ...
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Camerini, Mario
Alessandra Cimmino
Regista cinematografico, nato a Roma il 6 febbraio 1895 e morto a Gardone Riviera (Brescia) il 4 febbraio 1981. Autore sensibile, dotato di malinconica ironia e di [...] la Prima guerra mondiale e prigioniero in Austria. Rientrato a Roma alla fine del conflitto, fu coautore di varie sceneggiature per la Cines con il fratello Augusto e con il cugino, il regista Augusto Genina, di cui fu anche più volte aiuto. Il primo ...
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Inventore italiano (Orte 1867 - Roma 1937). Fu un pioniere del cinema italiano; inventò nel 1894 un apparecchio per la ripresa e la proiezione brevettato nel 1895 (quasi contemporaneamente al "cinématographe" [...] il nome di "kinetografo Alberini". Nel 1905 fondò lo "Stabilimento italiano di manifattura cinematografica Alberini e Santoni" (dal 1906 "Cines") a Roma, con un teatro di posa, dirigendo il primo film spettacolare italiano: La presa di Roma (1905). ...
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Guazzoni, Enrico
Gianluca Farinelli
Regista cinematografico, nato a Roma il 18 settembre 1876 e morto ivi il 24 settembre 1949. Il valore dell'apporto di G. alla storia del cinema (e non solo del cinema [...] ). Dopo il grande successo di La Gerusalemme liberata (1911), di cui sette anni più tardi girò una nuova versione, la Cines gli affidò la realizzazione di Quo vadis?, dal popolare romanzo di H. Sienkiewicz, il film che permise al cinema italiano di ...
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Cinese
(cinese), s. m. Per antonomasia, Sergio Cofferati, esponente politico del centrosinistra e già segretario generale della Cgil, così soprannominato per il taglio a mandorla dei suoi occhi. ◆ L’hanno capito anche i cinesi: la scorsa settimana...
cinese
cinése agg. e s. m. e f. – 1. Della Cina: storia, letteratura, arte c.; padiglione alla c., chiosco; ombre c., gioco di ombre fatte con le mani su una parete; piatto c., strumento musicale a percussione che fa parte della batteria (v....