Musicista (Cremona 1567 - Venezia 1643), figlio del medico Baldassarre. Studiò contrappunto e viola con M. A. Ingegneri. Passò poi, ventiduenne, alla corte di Mantova quale violista e, dal 1603, maestro [...] del celebre Lamento scritta nell'impressione della morte della moglie Claudia; essa testimonia della purezza ellenica cui era giunta la pur intensa e fervidissima espressione dell'arioso monteverdiano; la fortuna che arrise a questo lamento indusse M ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Donatella Melini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’importanza di ClaudioMonteverdi nella storia della musica occidentale si misura su [...] rivoluzione musicale avvenuta tra fine Cinquecento e inizio Seicento.
La formazione a Cremona
La vita e la produzione di ClaudioMonteverdi si articolano in tre fasi corrispondenti alle tre principali città che gli hanno fatto, insieme, da sfondo e ...
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Musicista (n. Cremona 1573), fratello di Claudio. Fu anch'egli compositore di madrigali, pubblicati in raccolte veneziane del 1607 e 1628, di intermedî per l'Idropica (1608) e del melodramma Il rapimento [...] di Proserpina (1611). È specialmente noto per una Dichiarazione in difesa della poetica di Claudio contro il canonico G. M. Artusi. ...
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MONTEVERDI, Angelo
Roberto Antonelli
MONTEVERDI, Angelo. – Nacque a Cremona il 24 gennaio 1886 da Imerio, primario all’Ospedale Maggiore, e da Antonietta Torracchi. La famiglia paterna era antica e [...] contava fra i suoi antenati anche il musicista ClaudioMonteverdi.
Compì gli studi secondari a Cremona , presso il Liceo classico «Daniele Manin», dove ebbe quali insegnanti studiosi insigni come Giuseppe Manacorda e Alfredo Galletti. Per gli studi ...
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Musicista italiano (Venezia 1882 - Treviso 1973). Insieme a I. Pizzetti, O. Respighi e A. Casella, M. fece parte della generazione di musicisti che, in reazione al predominio assoluto del melodramma, contribuirono [...] 1942, e dal 1947 diresse l'edizione delle opere strumentali di A. Vivaldi. Tra le sue pubblicazioni: I profeti di Babilonia (1924); La pietra del bando (1945); Il filo d'Arianna (1966); Saggi e fantasie (1966); Così parlò ClaudioMonteverdi (1967). ...
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OPERA
Gastone ROSSI-DORIA
. Nella definizione più comune questo termine designa un componimento di genere drammatico, concepito verso il 1600 da umanisti fiorentini e romani, cui concorrono le arti [...] Caccini, nel declamato di I. Peri e di E. del Cavaliere e, se dubbio potesse rimanere, nell'opera di ClaudioMonteverdi.
La loro ricerca teoretica si muove, certo, da punti non musicali ma genericamente pseudo-estetici: il Dialogo della musica antica ...
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Musicista, nato a Crema il 14 febbraio 1602, morto a Venezia il 14 gennaio 1676. Figlio di un musicista, Giovan Battista formatosi nell'orbita della scuola veneziana allora dominante nell'Italia settentrionale [...] , bene rispondendo alle forme tipiche dell'arte barocca.
Il prestigio raggiunto dal C., dal Giasone in poi, era degno del successore di ClaudioMonteverdi. Quando, nel 1660, si preparano a Parigi le nozze di Luigi XIV con l'Infanta di Spagna, il C. è ...
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Nato a Bologna nel 1567, attese da giovinetto alle lettere e alla filosofia, e solo più tardi, vestito l'abito di monaco olivetano, si applicò alla teoria e alla pratica della musica, mettendosi sotto [...] ricevimento in onore di un nuovo accademico forestiero, il cui nome e le cui opere andavano già allora celebratissime: ClaudioMonteverdi, forse per un'implicita protesta contro G. M. Artusi, che nel suo Libro delle imperfettioni della moderna musica ...
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Compositore. Probabilmente alla corte dei Gonzaga sino al 1622, poi dal 1626, per tre anni almeno, musico della corte imperiale, nel 1636 maestro di cappella ad Assisi. Ammiratore e seguace di Claudio [...] Monteverdi, lasciò sette libri di sonate, sinfonie, gagliarde, ecc., che hanno una grande importanza per l'origine della suite a più strumenti in Italia ed anche del duo e della sonata a tre (2 voci e basso) con basso non continuo, ma già concertante ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] meno famoso alla corte di Sassonia. In Ungheria si passa da un Pietro Bono a Giuseppe Biffi, G. B. Morto e ClaudioMonteverdi (1595).
Col Seicento l'ondata cresce e non soltanto per effetto della creazione tutta italiana dell'opera in musica, che qua ...
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monteverdino
s. m. e agg. Chi o che è nato o abita nel quartiere romano di Monteverde. ◆ Monteverdino di nascita, cresciuto a pane e Roma il presidente del Consiglio Massimo D’Alema. (Antonella Piperno, Repubblica, 15 novembre 1998, Roma,...