clientelismo
Fenomeno diffuso nell’antica Roma, che indica il rapporto tra chi, pur godendo dello status libertatis, si trovava in stato di dipendenza da un patronus, dal quale riceveva protezione. L’espressione [...] attraverso canali tradizionali, cioè la parentela o i vincoli rituali. In tal modo sono stati favoriti l’accesso mediato allo Stato e la dipendenza dal settore pubblico: tutti elementi che hanno promosso la formazione e la conservazione di clientele. ...
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BARTOLOMEO da Ferentino
Peter Partner
Legato da vincoli di clientelismo con la famiglia Caetani, B. compare una prima volta in Inghilterra nel settembre 1276, quando agisce in qualità di procuratore [...] di Adinolfo di Anagni, "praepositus" di St. Omer e canonico di Lincoln, a sua volta legato ai Caetani per la sua appartenenza alla famiglia di Mattia "de Papa".
Il 10 maggio 1282 Giovanni Pecham arcivescovo ...
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Clientela
Shmuel Noah Eisenstadt
Luis Roniger
Introduzione
L'espressione 'relazioni patrono-cliente', coniata in origine nell'antica Roma repubblicana, è stata usata in misura crescente nell'antropologia, [...] forma di scambio sociale
Da un punto di vista economico le società del XIX e del XX secolo tendenti al clientelismo sono state caratterizzate da una proprietà terriera assenteista, da un notevole divario tra il settore urbano e quello rurale e ...
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Margai, Albert Michael
Politico della Sierra Leone (Gbangbatok 1910-Freetown 1980). Fu ministro delle Finanze nel primo governo indipendente (1961). Alla morte del fratello M. Margai gli successe alla [...] guida del Paese (1964). Accusato di corruzione e clientelismo su base etnica, perse le elezioni nel 1967 contro Siaka Stevens. Tentò allora di prendere il potere con la forza, ma fu costretto all’esilio. ...
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Antropologa culturale italiana (Roma 1934 - ivi 2017). Allieva di E. de Martino, laureatasi in Etnologia nel 1957 presso l'università La Sapienza di Roma ha mutuato dal maestro un profondo interesse per [...] d'Italia fenomeni quali le dinamiche migratorie (Migrazioni e incontri etnografici, 2006), il clientelismo (Chi può e chi aspetta. Giovani e clientelismo in un'area interna del Mezzogiorno, 1983) e i processi di modernizzazione. Docente ...
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– Aspetti diversi della corruzione. Corruzione oggettiva e degenerazione del sistema istituzionale. Legislazione sovrabbondante e oscura. Eccesso di procedure amministrative e di discrezionalità. Contratti [...] o altri vantaggi; sono rapporti che hanno più di qualcosa in comune con il nepotismo e con il clientelismo. Inoltre, viene ricondotta alla corruttela l’indebita influenza sul governo e sulla pubblica amministrazione, quella che gli economisti ...
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Nigeria
Paolo Migliorini
Giulia Nunziante
Emma Ansovini
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Geografia umana ed economica
di Paolo Migliorini
Stato dell'Africa centro-occidentale. Con una popolazione stimata in 131.530.000 ab. nel [...] centralità, con il ruolo dominante delle grandi compagnie e la diffusione di fenomeni di corruzione e di clientelismo, avevano addirittura contribuito ad aggravare.
Un fattore importante di crisi era rappresentato dalle persistenti tensioni etniche e ...
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Il dibattito circa le ragioni che avrebbero determinato e, con il trascorrere del tempo, aggravato la situazione di sottosviluppo economico e sociale del Mezzogiorno d’Italia, fin dal costituirsi dello [...] opere’ e di incentivazioni e agevolazioni, che finì con il cadere sotto il controllo di gruppi politici. Clientelismo, corruzione e oligarchismo notabilare si saldarono frequentemente in un nesso deteriore più forte di quanto fosse mai accaduto ...
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PANDOLFI, Vito
Eugenio Ragni
Regista, autore e storico del teatro, nato a Forte dei Marmi il 24 dicembre 1917, morto a Roma il 19 marzo 1974. Si diplomò in regia all'Accademia d'arte drammatica di Roma [...] l'altro posto, pur nel rispetto del testo originale, allusioni parodistiche al regime fascista e all'atmosfera di corruzione e clientelismo di quegli anni.
La sua attività di regista professionista, iniziata nel 1944 con Egor Bulyciov e altri di M ...
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Scambio politico
Donatella della Porta
Introduzione
Il concetto di scambio si riferisce alla cessione di un bene o di un servizio in cambio di un altro bene o servizio. Lo scambio si dice politico quando [...] cooperation and integration (a cura di B. Marin), Frankfurt a.M.-Boulder, Col., 1990, pp. 185-198.
Graziano, L., Clientelismo e sistema politico. Il caso dell'Italia, Milano 1980.
Graziano, L., Le lobbying en tant qu'échange social. Quelques ...
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clientelismo
s. m. [der. di clientela]. – Il fenomeno delle clientele (v. clientela, nel sign. 2), soprattutto nella vita e nell’attività politica o amministrativa: c. politico, c. elettorale.
clientela
clientèla s. f. [dal lat. clientela]. – 1. Nel sign. storico, il rapporto di dipendenza tra il cliente e il suo patrono; con valore collettivo, l’insieme dei clienti. 2. Per analogia, complesso di seguaci e sostenitori di personaggi...