. È l'educazione dei sessi in comune: la sua forma più frequente e di cui più si discute, è la coeducazione in scuole promiscue, o coistruzione.
Storia. - Precursori del sistema possono essere considerati [...] come l'unione delle classi sociali.
In Italia, la riforma Gentile ha esteso l'applicazione del sistema. Nella stessa Inghilterra la coeducazione si è diffusa anche nelle scuole secondarie di stato, delle quali ve n'eran già 361 miste nel 1926 (Howard ...
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Educatore tedesco (Geisa, Turingia, 1870 - Goldern, Berna, 1961). Diresse le scuole di Haubinda e di Wickersdorf, che egli fondò con G. Wyneken. Separatosi da quest'ultimo, fondò (1910) la "libera comunità [...] cantone di Friburgo. Le caratteristiche fondamentali di questi importanti esperimenti di "scuola nuova" erano: individualizzazione dell'insegnamento, coeducazione dei sessi, organizzazione familiare, agnosticismo religioso-morale, servizio sociale. ...
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MANN, Horace
Giovanni Calò
Uomo politico ed educatore americano, nato d'umile origine a Franklin (Mass.) il 4 maggio 1796, morto a Fellow Springs nell'Ohio il 2 agosto 1859. Già noto come avvocato, [...] la direzione dell'Antioch College appena fondato a Fellow Springs. Quivi introdusse il sistema dell'opzione negli studî, la coeducazione e un germe del sistema, poi sviluppatosi, della School City.
Tra gli scritti del M. sono principalmente da vedere ...
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Oriente. - La condizione della donna nell'Oriente ha variato secondo i tempi e i luoghi, ma in generale si può dire che le più antiche civiltà orientali, dotate di una salda organizzazione giuridica, assegnarono [...] rendono possibile alla donna un'educazione altrettanto completa che quella degli uomini: non solo generale, ma anche professionale. La coeducazione fu introdotta nei collegi e nelle scuole. Orazio Mann riuscì a fondare nel 1853 il primo collegio di ...
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In concomitanza col Concilio Ecumenico Vaticano ii, la Chiesa cattolica ha conosciuto un'effervescenza di nuove forme di vita religiosa che ha fatto pensare all'analogo fenomeno verificatosi con il Concilio [...] ecclesiastiche. D'altra parte lo scoutismo era rimasto l'ultima organizzazione giovanile rigidamente divisa per sesso: il passaggio alla coeducazione, in generale vissuto come momento di crescita di tutto il movimento, in taluni casi portò a forme di ...
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SCUOLA
Giovanni CALO'
Carlo ROCCATELLI
Alberto BALDINI
Agenore BERTOCCHI
Ugo FISCHETTI
Giulio COSTANZI
Michele VOCINO
. Secondo l'etimologia (gr. σχολή), significa libero e piacevole uso delle [...] , W. M. Moser, Schohaus, Das Kind u. sein Schulhaus, Zurigo 1933; G. Calò, Famiglia e Scuola, in Il problema della coeducazione e altri studi pedagogici, Milano-Roma-Napoli 1914; pp. 349-496; F. A. Balmer, Les classes dites faibles, Neuchâtel 1932 ...
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MELEGARI, Dora (Dorette Marie)
Roberta Fossati
– Figlia di Luigi Amedeo e di Marie Caroline Mandrot, nacque a Losanna il 27 giugno 1849.
La sua formazione avvenne in un ambiente familiare impregnato [...] viceversa la solidarietà di sesso e l’amicizia fra donne come «potente sostegno morale»; si pronunciò in favore della coeducazione dei sessi e in modo problematico sul divorzio.
Si vedano, in particolare: Faiseurs de peines et faiseurs de joies ...
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La storia dell’Italia unita è segnata, nei suoi rapporti tra Stato e Chiesa cattolica, da un arcipelago di realtà religiose che riguardano non soltanto le istituzioni, ma anche e soprattutto le multiformi [...] maschile e femminile furono uniti nell’Agesci (Associazione guide e scout cattolici italiani), che introduceva la coeducazione con attività comuni di ragazzi e ragazze, una minore caratterizzazione confessionale e un distacco dall’impegno politico ...
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Le religiose italiane
Giancarlo Rocca
Introduzione
La storia delle religiose italiane – considerate qui in tutte le loro varie distinzioni canoniche, cioè come monache, suore, vergini consacrate, eremite, [...] civile condizione e uno per le figlie del popolo (le Suore di S. Anna, da lei fondate).
Per quanto riguarda la coeducazione in asili e scuole elementari, vi furono in effetti tentativi di accettarla – il marchese Carlo Tancredi Falletti di Barolo non ...
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Carattere
Paolo Migone
Gianni Carchia
Bruno A. Bellerate
Dal latino character, a sua volta dal greco χαρακτήρ, "impronta, marchio, segno particolare", indica il complesso delle doti e disposizioni [...] ignorano o sottacciono l'inevitabile dipendenza dell'uomo dall'esterno e dagli altri, sarebbe preferibile quello di coeducazione. Gli obiettivi cui tendere nella formazione del carattere sono quelli tradizionalmente noti dell'autocontrollo, che si ...
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coistruzione
coistruzióne s. f. [comp. di co-1 e istruzione]. – In pedagogia, la coeducazione in quanto attuata praticamente in scuole e in classi promiscue.