rete complessa
Armando Magrelli
Network che, nel contesto della teoria matematica delle reti, presenta alcune caratteristiche topologiche di non immediata intuibilità e normalmente non rilevabili nelle [...] casuali (random network), reti senza livelli (scale-free network) e reti gerarchiche o modulari. Quale che sia il grado di complessità di un network, se di natura associativa o disassociativa, o il numero di moduli in esso rilevabili, tutte le reti ...
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funzione complessa
funzione complessa funzione a valori in C, ma il cui dominio può essere anche R o un suo sottoinsieme: per esempio, la funzione eix è una funzione complessa di variabile reale, poiché [...] . Invece una funzione ƒ: E → C con E ⊆ C è un’applicazione che associa a ogni numero complesso z ∈ E il numero complesso ƒ(z): è, quindi, una funzione complessa di variabile complessa. Poiché a z corrisponde w = ƒ(z) (con z ∈ E, E ⊆ C, w ∈ C) e z = x ...
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variabile complessa
variabile complessa in algebra e in analisi, variabile (dipendente o indipendente) che assume valori nel campo complesso C. Poiché un numero complesso z = x + iy è individuato dalla [...] determinazione di una primitiva (se la linea è aperta) o è indipendente dal ciclo (per cicli omologhi). Naturalmente, per variabili complesse non hanno senso le nozioni legate all’ordinamento del campo, che sussiste in R ma non in C: per esempio, le ...
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retta complessa
retta complessa sottoinsieme di un piano affine (o proiettivo) complesso. In tale ambiente una retta complessa r ha equazione (a + ib)x + (c + id)y + (e + iƒ) = 0 essendo i l’unità immaginaria. [...] di r, cioè la retta di equazione (a − ib)x + (c − id)y + (e − iƒ) = 0, è la retta complessa coniugata di r. L’intersezione di due rette complesse coniugate è un punto reale che, nel piano affine ampliato, può essere proprio o improprio, ma che è ...
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varieta complessa
varietà complessa o varietà analitica, varietà differenziabile M dotata di un atlante complesso, vale a dire un atlante di carte locali (U, φ), dove φ: U → A è un omeomorfismo di U [...] con un aperto A di Cn tale che i cambiamenti di coordinate sono → funzioni olomorfe. Il numero n è detto dimensione (complessa) di M; esso coincide con la metà della dimensione di M come varietà differenziabile, che in questo caso è necessariamente ...
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varietà complessa
Gilberto Bini
Una varietà complessa di dimensione complessa n è uno spazio topologico separato ricoperto (con sovrapposizioni) da un insieme numerabile di sottoinsiemi Vα, detti intorni [...] ,...,zαn) che corrispondono a (z1,...,zn). Dato che alcuni punti della varietà possono appartenere a più intorni coordinati, si richiede nella definizione di varietà complessa che le funzioni di cambiamento di coordinate siano olomorfe.
→ Geometria ...
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derivata complessa
derivata complessa estensione del concetto di derivata a funzioni di variabile complessa, ƒ: C → C, definita analogamente al caso reale:
Una funzione ƒ che ammette derivata complessa [...] in un aperto Ω ⊆ C si dice analitica, o olomorfa, in Ω (→ funzione analitica) ...
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L'Ottocento: matematica. Analisi complessa
Jeremy Gray
Analisi complessa
Lo sviluppo dell'analisi complessa è una delle caratteristiche salienti della matematica del XIX secolo. Lo studio di funzioni [...] il caso m=1/3 e x=π. Da 2mcosmx si ottiene 21/3(−1)1/3 e quindi, mediante le formule di Abraham de Moivre, tre valori complessi distinti: 21/3(1+i√3)/2, 21/3(1−i√3)/2, e −21/3. Una diversa analisi forniva ancora un altro valore: 21/3/2, media ...
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complessare1
complessare1 v. tr. [der. di complesso1] (io complèsso, ecc.). – In chimica, provocare la formazione di un composto complesso: c. il calcio, provocare la formazione di un sale complesso contenente lo ione calcio.
complessare2
complessare2 v. tr. [der. di complesso2] (io complèsso, ecc.). – Nel linguaggio corrente e medico (per influenza della terminologia psicanalitica), determinare l’insorgenza di un complesso o di una serie di complessi psichici:...