Le congiunzioni sono elementi invariabili del discorso (➔ parti del discorso) che uniscono (lat. coniunctio, da coniungĕre «unire insieme») due elementi sintattici: elettivamente due frasi; nel caso delle [...] ”, v. 1)
(5) Né più mai toccherò le sacre sponde (Ugo Foscolo, “A Zacinto”, v. 1)
Nel caso delle congiunzionisubordinanti che operano a livello testuale anziché frasale, l’autonomia rispetto alla frase che segue è ancora più marcata, come mostra la ...
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In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa che contiene l’enunciato.
Filosofia
P. ed enunciato
Nella logica e nella filosofia del linguaggio contemporanee si distingue p. [...] , se unite alla reggente da pronomi, aggettivi o avverbi relativi, o da congiunzionisubordinanti. Tra le subordinate: le causali indicano la causa, la ragione per cui avviene il fatto espresso dalla reggente (Non esco perché piove; Siccome ...
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L’espressione lingua (o italiano) d’oggi, così come quella, equivalente, di italiano contemporaneo (entrambe usate negli studi: per l’una Cortelazzo 2000, LId’O 2004, Dardano & Frenguelli 2008; per [...] sintassi del periodo si può citare la riduzione, sul piano sia quantitativo sia qualitativo, delle congiunzionisubordinanti tipiche dello scritto tradizionale: questo tratto caratterizza, ovviamente, soprattutto il parlato, dove, per es., siccome ...
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La paratassi è una connessione ordinata di frasi in un’entità superiore, in cui le frasi interessate hanno diverso valore informativo (➔ tematica, struttura) e sono collegate tra loro da nessi semantici. [...] (Moeschler 1986; Verstraete 2007) che espressioni classificate dalla grammatica come congiunzionisubordinanti, per es. perché, e in specie le congiunzioni coordinanti, possono non svolgere funzioni strettamente sintattiche, ma funzioni più ampie ...
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Il discorso indiretto libero è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre enunciati appartenenti a un atto di enunciazione [...] di quanto accade in un discorso indiretto tradizionale, in (13) le interrogative non sono introdotte da congiunzionisubordinanti ma riproducono, come nella citazione diretta, la forma sintattica e intonativa della domanda originale.
Tra i ...
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Esistono in linguistica concezioni differenti di registro. Un aspetto centrale condiviso è la correlazione tra situazione comunicativa e registro come appare formulata nella seguente definizione lessicografica: [...] e a sfruttare la gamma di opzioni morfosintattiche offerte dalla tradizione letteraria: esempi sono le congiunzionisubordinanti (acché, allorché, allorquando, ancorché, ecc.), le costruzioni perifrastiche non motivate da esigenze semantiche (ebbi a ...
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Il termine connettivo indica in linguistica ciascuna delle forme invariabili (congiunzioni, locuzioni, ecc.), che indicano relazioni che strutturano ‘logicamente’ i significati della frase e del testo [...] , cioè, ecc.) ed elementi che diventano tali in particolari contesti d’uso. È il caso della congiunzionesubordinante perché in (38) a. e (38) b., delle congiunzioni coordinanti e e ma usati a inizio di frase, dopo una pausa o un segno interpuntivo ...
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Francesco Guicciardini nacque a Firenze, il 6 marzo 1483, da importante famiglia fiorentina. Dottore in legge nel 1505, nel 1511 fu ambasciatore in Spagna. Tornato a Firenze all’inizio del 1514, nel 1516 [...] In apertura di periodo si trovano riprese anaforiche, pronomi relativi (coniunctio relativa), congiunzioni coordinanti o congiunzionisubordinanti e in particolare causali. Procedimenti analoghi si riscontrano a livello macrotestuale, negli incipit ...
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Si chiamano frasi modali le dipendenti circostanziali (➔ subordinate, frasi) introdotte dalla congiunzionesubordinante relativa-modale come. Queste frasi esprimono la maniera in cui si realizza il contenuto [...] “Dialogo della Terra e della Luna”, in Operette morali, pp. 45 e 49)
Fino ai primi decenni dell’Ottocento la congiunzionesubordinante siccome (esito della fusione di sì come; Mazzoleni 2007a: § 2.3) compare non solo con il più recente valore causale ...
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L’italiano parlato a Torino condivide, con differenze diafasiche (➔ variazione diafasica), diastratiche (➔ variazione diastratica) e di frequenza d’uso, i principali tratti regionali delle varietà settentrionali. [...] già»; A: posso prenderne ancora? – B: é «certamente»; A: Lino non finisce mai di stupirci – B: é «davvero»);
(g) le congiunzionisubordinanti con elementi separati per che (con valore finale), ben che, fin che (ad es., per non che combinino guai, ben ...
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subordinare
v. tr. [dal lat. mediev. subordinare, comp. di sub- e ordinare «ordinare»] (io subórdino, ecc.). – Far dipendere una cosa da un’altra, metterla su un piano inferiore o di stretta dipendenza rispetto a un’altra: bisogna s. i proprî...
subordinazione
subordinazióne s. f. [dal lat. mediev. subordinatio -onis]. – 1. a. La condizione oggettiva di chi dipende da altre persone gerarchicamente superiori per grado e per autorità; in senso più soggettivo, il sentimento di sottomissione...