Principe, Il
Opera (1513) di N. Machiavelli. A partire dall’esperienza di governo e dallo studio degli autori greci e romani (quali Livio, Senofonte e Polibio) Machiavelli teorizza un principato rinnovato [...] e moralmente riprovevoli: «Degli uomini si può dire questo generalmente: che sieno ingrati, volubili, simulatori e dissimulatori, fuggitori de’ pericoli, cupidi di guadagno» (17). Un principe «nuovo» che voglia mantenere lo Stato e il governo non può ...
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Pensatore e letterato (Firenze 3 maggio 1469 - ivi 21 giugno 1527). Figlio di Bernardo, dottore in legge (1430 o 1431-1500), e di Bartolomea de' Nelli. Grazie ai Ricordi del padre relativi agli anni 1474-87, [...] del Duca Valentino al Vitellozzo Vitelli, Oliverotto da Fermo et altri (titolo non originale), e soprattutto il breve trattato Deprincipatibus, universalmente noto con il titolo che gli applicò la stampa romana del 1532: Il Principe. La prima parte ...
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Lingua
Giovanna Frosini
Il tentativo di delineare un profilo fonomorfologico della lingua di M. incontra molte difficoltà: in primo luogo la complessità straordinaria dell’oggetto dell’indagine, quel [...] G. Inglese, Milano 1984; La vita di Castruccio Castracani, a cura di R. Brakkee, saggio introduttivo di P. Trovato, Napoli 1986; DePrincipatibus, testo critico a cura di G. Inglese, Roma 1994; Il Principe, nuova ed. a cura di G. Inglese, Torino 1995 ...
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Settimio Severo e gli altri imperatori dopo Marco
Andrea Giardina
Il principe tra i grandi e il popolo
Il cap. xix del Principe dal titolo De contemptu et odio fugiendo («Come sottrarsi al disprezzo [...] Galimberti, Göttingen 2014. Edizioni del Principe: Il Principe e altri scritti, introduzione e commento di G. Sasso, Firenze 1963; Deprincipatibus, testo critico a cura di G. Inglese, Roma 1994; Il Principe, a cura di M. Martelli, corredo filologico ...
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religione
Emanuele Cutinelli-Rendina
Non deve suscitare meraviglia che anche a proposito della r. la riflessione di M. prenda avvio, oltre che dalle sue varie letture, dalle circostanze della sua biografia [...] potentissimo», come scrive M. concludendo il cap. xi, Deprincipatibus ecclesiasticis, interamente consacrato alla Chiesa, e, con l con cinque capitoli, dall’xi al xv) dedicata alla «religione de’ Romani».
Se in un primo momento M. traccia un quadro ...
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Aristotele
Paolo Falzone
Il filosofo greco (Stagira 384-383 a.C. - Calcide 322 a.C.) è citato tre volte nell’opera di Machiavelli. Una particolare attenzione al contesto, onde evitare fraintendimenti, [...] . 79). Significativa in tal senso la precisazione che Nifo aggiunge in fondo alla parafrasi del capitolo ix del Deprincipatibus:
verum non pratermittendum est hunc Principem tyrannicum esse, aut ad tyrannidem tendere, non enim electione legitima aut ...
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Fichte, Johann Gottlieb
Claudio Cesa
Filosofo tedesco, nato a Rammenau, Lusazia sup., nel 1762 e morto a Berlino nel 1814. Non è dato stabilire con sicurezza quando F. abbia iniziato a leggere Machiavelli. [...] Firenze, ma «l’Italia intera», che avrebbe dovuto essere unificata da un signore italiano. «Questa fu la spinta a comporre il suo libro Deprincipatibus, e il commovente appello a liberare l’Italia, con cui il libro si conclude» (GA, I, 9, 230).
La ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Roberto Gamberini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
È uno degli autori più aborriti e insieme più innalzati della cultura occidentale. [...] ha composto il suo capolavoro, un trattato Deprincipatibus, come viene da lui stesso designato, passato da quelli che freddamente procedano. E però sempre, come donna, è amica de’ giovani, perché sono meno respettivi, più feroci, e con più audacia ...
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SUCKERT, Kurt Erich (Curzio Malaparte)
Marino Biondi
Nacque il 9 giugno 1898 a Prato, dove la famiglia risiedeva in un appartamento al terzo piano di un palazzo di via Magnolfi 416, da Erwin, tintore [...] volse al conterraneo Niccolò Machiavelli, e intese specchiarsi – lo si legge tra le righe dell’operetta – in un Deprincipatibus, aggiornato all’era moderna e reinterpretato nel Novecento degli Stati nazionali.
La rivista La conquista dello Stato e l ...
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Nifo, Agostino
Paul Larivaille
Filosofo, nato a Sessa Aurunca intorno al 1469-70 e ivi morto nel 1538 (Palumbo 2013). Concluso il 3 ottobre 1522 a Sessa, edito a Napoli il 26 marzo 1523, ripubblicato [...] , principato civile, «Interpres», 1989, 9, pp. 150-95; G. Inglese, Il plagio di Agostino Nifo, in N. Machiavelli, Deprincipatibus, testo critico a cura di G. Inglese, Roma 1994, pp. 18-22; G. Procacci, Machiavelli nella cultura europea dell’età ...
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profondare
v. tr. e intr. [der. di profondo] (io profóndo, ecc.), letter. – 1. tr. a. Far penetrare, cacciare o immergere a fondo: p. le radici nella terra, p. l’aratro nel solco; anche in senso fig.: l’uso del mondo, e l’esercizio de’ patimenti,...