Nell’antica Roma, collegi di 10 membri, distinti secondo le loro particolari funzioni: d. litibus iudicandis, collegio di giudici, scelti dapprima di anno in anno dal pretore, poi eletti dai comizi tributi, la cui competenza riguardava soprattutto i processi di libertà; d. agris dandis adsignandis e coloniae deducendae, commissioni che avevano il compito di assegnare le terre pubbliche ai privati, ...
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Console nel 471 e nel 451 a. C.; indusse i patrizî ad accedere alle proposte plebee di riforme mediante la creazione d'un collegio di decemviri legibus scribundis, di cui fece parte nel 451 e nel 450; [...] prima amato dal popolo, poi odiato per le sue ambizioni tiranniche, fu ucciso o si uccise in prigionia. Alcuni elementi della tradizione che lo riguarda, tra cui l'episodio di Virginia, sono leggendarî ...
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(lat. Virginia o Verginia) Eroina di una leggenda romana collegata all’abolizione del decemvirato (5° sec. a.C.) e alla restaurazione della libertà plebea: insidiata dal decemviro Appio Claudio, fu uccisa [...] dal padre che volle sottrarla in tal modo al disonore. Insorti la plebe e l’esercito, il decemvirato fu abbattuto, e Appio Claudio si uccise. L’episodio è analogo a quello di Lucrezia.
L'argomento è stato più volte ripreso nella letteratura moderna, ...
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Era "uomo nuovo". Fu tribuno della plebe nel 201 a. C., decemviro sacrorum nel 200, edile nel 197, e nello stesso anno fu eletto pretore. Come pretore inter peregrinos represse nel 196 una ribellione di [...] schiavi in Etruria. Nelle elezioni consolari per l'anno 193 non fu eletto; riuscì per il 191 con P. Cornelio Scipione. Promulgò subito la lex Acilia de intercalando, per correggere l'anticipo del calendario ...
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Console nel 458 a. C., fu col suo esercito circondato dagli Equi sull'Algido e salvato per l'intervento di Cincinnato; dovette quindi deporre la sua carica; nel 450 fu decemviro: inviato di nuovo contro [...] gli Equi, fu sconfitto ancora presso l'Algido. Nel 439, come prefetto dell'annona, fece ribassare il prezzo del grano; nello stesso anno accusò Spurio Melio di lesa maestà e lo fece condannare ...
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MOCENIGO, Alvise
Gino Benzoni
– Nacque a Venezia il 29 ag. 1662, da Alvise dei Mocenigo di S. Samuele e da Cecilia di Sebastiano Michiel, terzo di questo nome nella sua famiglia e personalizzato coll’aggiunta [...] (1662-1744), governatore di nave, capitano delle galeazze, consigliere ducale per il sestiere di S. Marco, savio all’Eresia, decemviro, cavaliere della stola d’oro, ambasciatore in Francia nel 1730-33; Alvise (V) Antonio (1672-1763), savio di ...
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Fabi
Maria Cristina Figorilli
Antica gens romana. In Discorsi II xxviii 2-6 si narra dei «tre Fabii» (i figli di Marco Fabio Ambusto) inviati come semplici ambasciatori presso i Galli che minacciavano [...] vita il fratello, Quinto Fabio Vibulano (già console). Un altro Quinto Fabio Vibulano è menzionato in Discorsi I xlii, come decemviro lasciatosi corrompere da Appio Claudio.
Insieme a quella dei Catoni, inoltre, la gens dei F. è citata in Asino vii ...
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MOCENIGO, Alvise
Gino Benzoni
– Nacque a Venezia nel palazzo di famiglia, che si distende, in asse verticale rispetto al vicino Canal Grande, lungo la salizzada di S. Stae, il 3 genn. 1628, ultimogenito [...] in Senato e nel Consiglio dei dieci. Fu savio del Consiglio nel 1670, correttore della Promissione dogale nel 1675, decemviro, tre volte consigliere ducale per il sestiere di S. Croce, riformatore allo Studio di Padova. La designazione, il 22 ...
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BRAGADIN, Francesco
Angelo Ventura
Nato nel 1458 da Alvise, procuratore di San Marco, e da Cecilia di Francesco da Canal, apparteneva a una delle maggiori famiglie del patriziato veneziano. Una malformazione [...] da allora sino alla morte rimase quasi senza interruzione al governo della Repubblica, alternando di anno in anno l'ufficio di decemviro con quello di consigliere ducale (la prima volta dal 1º apr. 1510), o di savio del Consiglio (la prima volta dal ...
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OVIDIO Nasone, Publio (P. Ovidius Naso)
Luigi CASTIGLIONI
Salvatore BATTAGLIA
Poeta romano dell'età augustea. I dati sommarî della vita del poeta non sono difficili a raccogliere: la sua lirica tutta [...] peso maggiore delle sue forze: come triumviro capitale o, forse anche, monetale (Trist., IV, 10, 34), forse come decemviro stlitibus iudicandis (Fast., IV, 384), fece parte del XX viratus, cioè della magistratura che costituiva il primo passo alle ...
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decemviro
decèmviro 〈-ènv-〉 (o decènviro) s. m. [dal lat. decemvir -vĭri, comp. di decem «dieci» e vir «uomo»]. – Ciascuno dei membri delle magistrature collegiali composte di dieci uomini, istituite in Roma antica con funzioni varie.