GIOVE (Iuppiter)
Giulio Giannelli
Il sommo degli dei, nella religione dei Romani. Esso è per eccellenza la divinità del cielo e della luce, come dice il suo nome, derivato dalla radice indoeuropea di̯eu [...] il greco Ζεὺς πατήρ corrisponde all'indiano Dyauḥ pitā e all'italico Iuppiter (umbro Iupater, Iuve patri; anche latino Diespiter), ma la divinità della luce si ritrova, denominata dalla stessa radice, anche nel celtico, nel germanico, nel lituano ...
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GIOVE (Diovis, Jovis, Jūpitēr [Diēspiter])
M. Napoli
Il culto di G. risale a quel sostrato indo-europeo al quale risalgono anche tutti i culti similari del mondo ellenico ed italico (v. zeus). Ciò al [...] mondo romano, che d'altra parte non mostrò di avere mai un particolare interesse a creare tipi iconografici per le proprie divinità, rese più facile, nell'ambito del sincretismo religioso che gli fu proprio, ...
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GIURAMENTO (lat. iusiurandum, iuramentum, sacramentum; fr. serment; sp. juramento; ted. Eid; ingl. oath)
Maria BALSAMO
Biondo BIONDI
Arnaldo BERTOLA
Pompeo BIONDI
Emilio CROSA
Nicola Turchi
Nel [...] dell'alleanza immolavano un porco, con un coltello di pietra tratto dal tempio di Giove Feretrio, invitando Giove stesso (Diespiter) a colpire nello stesso modo il popolo romano qualora avesse per primo violato i patti conclusi.
Lo sviluppo delle ...
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SILVANO (Silvanus)
Lucia Morpurgo
Nome aggettivale in origine spettante a Fauno. Silvano non ha avuto mai culto pubblico né tempio né festa né sacerdozio, il che si spiega dato che il suo dominio sono [...] per es., il dio accentua la sua natura agreste e bonaria, fondendosi col dio celtico con martello identificato con Diespiter, o si affina nell'immagine giovanile di Antinoo divinizzato.
Bibl.: G. Wissowa, Silvanus und Genossen, in Gesam. Abhandl. zur ...
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Pluto
Giorgio Padoan
Antico dio greco, che si riteneva essere nato a Creta, figlio di Iasio e della dea Demetra (più tardi fu simbolicamente considerato figlio della Pace). Inizialmente protettore dell'abbondanza [...] una qualche confusione, sorta (come opina il Rossi nel suo commento) dalla spiegazione offerta da Isidoro: " Pluton graece, latine Diespiter vel Ditis pater ", che si prestava a essere fraintesa, come dimostra l'Ottimo: " egli è padre di Dite, cioè ...
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POLITEISMO (dal gr. πολύς "molto" e ϑεός "dio")
Raffaele PETTAZZONI
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
È quella forma di religione che è caratterizzata dalla credenza e adorazione di più divinità, in [...] , p. 592; Zeus Papaios degli Sciti, cfr. Erod., IV, 59; il ϑεός dei Traci, cfr. Erod., IV, 94), Giove (Jupiter, Diespiter) nella religione dei Romani e degl'Italici, Tinia in quella degli Etruschi, Donar-Thor (verosimilmente subentrato a Zīu-Tȳr) in ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Dei magni, dei minuti e nuovi dei
Micol Perfigli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il pantheon romano è un sistema flessibile e coerente, [...] dell’uomo come una turba plebeorum deorum: Libero che presiede al seme degli uomini, Libera a quello delle donne, Diespiter quando porta il nascituro alla luce, Lucina, preposta ai flussi mestruali delle donne, Opi che aiuta i neonati accogliendoli ...
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Vicino Oriente antico. Teologia
Wilfred G. Lambert
Alfonso Archi
Lester L. Grabbe
Gherardo Gnoli
Teologia
Teologia mesopotamica
di Wilfred G. Lambert
Le moderne categorie di scienza, di filosofia [...] santuario. In questa figura dovette confluire l'antica credenza indoeuropea di un dio maschile del cielo e della luce (Zeus, Diēspiter). Accanto a lei fu innalzato il dio della Tempesta, il cui nome hattico fu sostituito da un epiteto trasparente; il ...
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