Scrittore greco, di cui sono incerti il nome, l'origine (forse di Laerte in Cilicia) e l'epoca (ma probabilmente verso la metà del 3º sec. d. C.). Di lui ci è pervenuta una raccolta delle vite dei più illustri filosofi, il cui titolo è incerto.
Opere
La sua opera è composta di un proemio, in cui si fa la storia dell'origine della filosofia presso i più antichi popoli, e di dieci libri di biografie, ...
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DIOGENELAERZIO (Διογένης Λαέρτιος)
A. Pertusi
Grammatico, non filosofo, ma seguace di Epicuro, vissuto verosimilmente all'epoca di Alessandro Severo (222-235). Scrisse una specie di storia della filosofia [...] dal titolo Vita e dottrine di coloro che si segnalarono nella filosofia, in dieci libri, sotto forma di epistola, dedicata ad una nobildonna erudita di Roma (Arria? Giulia Domna?). Compilazione priva di ...
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Filosofo greco (sec. 4º a. C.). Secondo DiogeneLaerzio fu uno dei più antichi cinici, scolaro di Diogene di Sinope. Le sue opere sono andate perdute. ...
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Filosofo dell'antica Accademia, scolaro di Platone. Secondo DiogeneLaerzio e il lessico Suida egli avrebbe, trascrivendolo e dividendolo in libri, preparato per la pubblicazione il manoscritto delle Leggi, [...] lasciato da Platone; e sarebbe anche l'autore dell'Epinomide, a noi pervenuto tra gli scritti platonici ...
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Filosofo greco, scolaro di Socrate. A DiogeneLaerzio risale la tradizione che lo vuole prigioniero di guerra e schiavo ad Atene, poi riscattato da Socrate. Tarde fonti gli attribuiscono, dopo la morte [...] di quest'ultimo, la fondazione a Elide di una scuola filosofica che fu poi trasferita ad Eretria ...
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Filosofo greco del sec. IV a. C. La tradizione, che ha tipizzato la sua figura in quella del più caratteristico rappresentante della filosofia cinica, l'ha insieme arricchita d'una così vasta fioritura [...] rovesciando i valori che le stavano alla base e comprando la vita con una moneta nuova.
Per i titoli degli scritti v. DiogeneLaerzio, VI, 80, che ne riferisce due elenchi non concordi; per i framm. v. Mullach, Fragm. Philos. Graec., II, pp. 295-330 ...
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Diogene (Diogenès)
Giorgio Stabile
Il Diogene nominato in If IV 137 (Dïogenès, Anassagora e Tale), abitatore del ‛ nobile castello ', è senz'altro da identificare con il filosofo greco Diogene nato a [...] e quotidiana realizzazione di un ideale di vita e di uomo secondo natura. La tradizione (e la sua fonte principale: DiogeneLaerzio De Vita philosoph. VI 2) ci ha lasciato del filosofo l'immagine di un motteggiatore acre e aggressivo, incontinente ...
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Filosofo greco (n. 360 circa - m. 270 circa a. C.). È considerato il fondatore dello scetticismo. La sua dottrina, esposta da Timone di Fliunte (ca. 320-ca. 230 a.C.) e DiogeneLaerzio, riconosce l'assoluta [...] mitico, onde a lui furono attribuite anche concezioni posteriori. La fonte principale delle dottrine di P. è nell'esposizione di DiogeneLaerzio e nei frammenti di Timone di Fliunte. Punto di partenza della scepsi di P. è senza dubbio la concezione ...
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Filosofo e naturalista greco (vissuto nel sec. 6º a. C.), seguace delle dottrine pitagoriche. Secondo Favorino, DiogeneLaerzio e altri, avrebbe scritto un trattato Περὶ ϕύσεως "Intorno alla natura". Ad [...] A. viene attribuita la dottrina, collegata a quella pitagorica delle opposizioni, per cui ogni manifestazione della vita umana risulta dal concorso di qualità e potenze opposte, la salute dal loro equilibrio ...
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Filosofo greco (4º-3º sec. a. C.), fedele discepolo e successore (271-270) di Epicuro, il quale del resto nel testamento lo aveva già designato come successore nello scolarcato e usufruttuario dei suoi [...] beni, che doveva amministrare in modo da provvedere con essi al mantenimento della scuola. Si hanno frammenti di una lettera a lui indirizzata da Epicuro; dei suoi scritti abbiamo notizie solo attraverso DiogeneLaerzio. ...
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sorite1
sorite1 s. m. [dal lat. sorites, gr. σωρείτης o σωρίτης, der. di σωρός «mucchio, cumulo»]. – 1. Termine usato dallo scrittore greco Diogene Laerzio (3° sec. d. C.) per indicare una delle argomentazioni sofistiche (nota anche come sofisma...