Figlio (sec. 13º) di Marcovaldo, continuò la politica guelfa del padre, costituendo uno dei baluardi della fazione in Toscana: nel 1255 scacciò i ghibellini da Arezzo, ma dopo Montaperti fu a sua volta bandito da Firenze. Partecipò alla battaglia di Benevento, e rientrò poi in patria nel 1267. Lo ricorda Dante (Inf. XVI, 37, 39) ...
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MAGGI, Raffaello
Domenico da Empoli
Nacque a Dovadola, presso Forlì, il 23 febbr. 1904, da Enea e da Anna Candiani, nipote di Luigi Candiani, pioniere dell'industria tessile lombarda. Dopo aver conseguito [...] il diploma di ragioniere presso l'istituto tecnico di Pavia, frequentò l'Università di quella città dove conseguì dapprima la laurea in giurisprudenza, nel 1925 e, quindi, in scienze economiche e sociali, ...
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Guidi, Guido VI (Guido Guerra)
Piero Camporesi
Guido VI dei conti G. di Dovadola, nato verso il 1220; soprannominato Guerra perché " fuit magnus guerriger, et vir bellicosus multum " (Benvenuto), figlio [...] di Marcovaldo conte di Dovadola (Ruggero, secondo G. Villani [V 3] e altri) e di Beatrice degli Alberti, nepote fu de la buona Gualdrada (If XVI 37), della figlia cioè di Bellincione Berti dei Ravignani (i Ravignani, ond'è disceso / il conte Guido, ...
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Novellatore (m. dopo il 1406), non si sa se sia veramente nato a Firenze. Fu notaio; riparato, forse per ragioni politiche, a Dovadola presso Forlì, dal 1378 a dopo il 1385 vi scrisse cinquanta novelle, [...] imitazione del Decameron. Il libro è detto Pecorone, da un nomignolo datogli in un sonetto burlesco che lo conclude. Scarsa originalità hanno le novelle, che per venticinque giorni due innamorati, il cappellano ...
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GUIDI, Ruggero
Marco Bicchierai
Unico figlio maschio legittimo del conte Guido Salvatico, discendente del Marcovaldo che dette inizio al ramo familiare dei conti Guidi che, proprio con Guido Salvatico, [...] trasmetteva al figlio la signoria per intero su Dovadola - che aveva riunificato nelle sue mani giusto due che abbia soggiornato anche a Pratovecchio, controllato allora dai conti di Dovadola.
Fonti e Bibl.: Delizie degli eruditi toscani, VIII (1777 ...
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Fiume della Romagna (76 km; bacino di 626 km2). Nasce dal crinale appenninico, nell’Alpe di San Benedetto, e scende in direzione NE, in una valle a morfologia accidentata. Bagna Rocca San Casciano, Dovadola [...] e Castrocaro. Sboccando nella Pianura Padana riceve, da destra, il fiume Rabbi; traversa la pianura in buona parte canalizzato. Presso Ravenna volge a E, unendosi al fiume Ronco con il quale dà origine ...
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GUIDI, Marcovaldo
Marco Bicchierai
Figlio del conte Guido (VII, detto anche Guido Guerra III) e di Gualdrada di Bellincione di Uberto dei Ravignani, nacque verosimilmente fra 1182 e 1187. Fu capostipite [...] Nel 1196 il G. e Aghinolfo dovevano essere minori in quanto nella concessione fatta da Pietro Traversari dei diritti sui castelli di Dovadola, Monte Acuto e Gello a nome di tutti i fratelli agiscono solo Guido e Ruggero. E ancora nel 1203 solo Guido ...
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Nobile famiglia toscana. Compare nel sec. 10º con un Tegrimo. Come conti palatini di Toscana, i G. formarono un vasto stato patrimoniale, che nel periodo della sua maggiore estensione comprendeva parte [...] centri castelli montani come Poppi, Romena, Porciano nel Valdarno Superiore, Bagno e Montegranelli nella valle del Savio, Dovàdola e Modigliana della valle del Montone. Ebbero anche influsso nella vita cittadina, partecipando alle lotte fra città in ...
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Tredozio Comune della prov. di Forlì-Cesena (62,3 km2 con 1309 ab. nel 2008). Il centro è situato a 334 m s.l.m., nella Val Tramazzo.
Già ricordato in un diploma imperiale del 1164, fu feudo dei conti [...] Guidi di Romena, poi di quelli di Dovadola. Intorno al 1255 si organizzò in comune. Nel 1428 passò sotto l’amministrazione di Firenze. ...
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