Filosofo (n. in Scozia, prob. presso Duns, Berwick, 1265-66 circa - m. Colonia 1308). Verso il 1278 entrò nell'ordine dei frati minori; nel 1303 leggeva le Sentenze a Parigi ove divenne poi maestro di [...] teologia; incerta la sua carriera di insegnante che si svolse probabilmente tra Cambridge, Oxford e Parigi e infine a Colonia. Delle opere che vanno sotto il suo nome sono ormai da ritenere sicuramente ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il pensiero di Giovanni DunsScoto prende le mosse dal dibattito filosofico e teologico, [...] ’essi dedicati a questioni di fede − e le Quaestiones Quodlibetales, disputate nel 1306 o 1307.
L’anima umana e la conoscenza
DunsScoto insegna, come molti pensatori medievali, che l’uomo è un composto di anima e corpo, e che l’anima razionale, con ...
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Francescano (Alessandria 1268 circa - Roma 1314); successore di DunsScoto a Parigi; dal 3 giugno 1313 generale dell'ordine. Tra le sue opere: Commentaria in libros Metaphysicae Aristotelis (pubblicati [...] sotto il nome di Alessandro di Hales), De usu paupere, De usuris ...
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Teologo minorita francese (m. 1350 circa), discepolo di DunsScoto. Maestro di teologia a Parigi, cappellano regio, capo di una delegazione pontificia presso il gran khān dei Tatari, Qūbilay khān (1338), [...] vescovo di Malta (1342) ...
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Filosofia
Nella filosofia scolastica, l’attribuzione di una realtà oggettiva ai concetti universali. Nella filosofia moderna, ogni dottrina che consideri l’oggetto della conoscenza come esistente in sé, [...] ; tra i massimi seguaci del r. scolastico sono da ricordare, oltre a s. Tommaso, s. Anselmo d’Aosta e Giovanni DunsScoto.
Il r. nella filosofia moderna
Nella filosofia moderna il r. si oppone all’idealismo: le diverse forme di r., pur affermando ...
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Dottore della Chiesa (Aosta 1033 o 1034 - Canterbury 1109). Entrato attorno al 1059 nell'abbazia di Bec in Normandia, nel 1063 succedette al suo maestro Lanfranco di Pavia nella carica di priore e nel [...] ontologico. D'altra parte, la dimostrazione ha avuto anche entusiastici consensi, come quelli di s. Bonaventura, DunsScoto, Cartesio, Leibniz. L'Epistola de incarnatione verbi, in polemica con il nominalista Roscellino, contiene essenzialmente una ...
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Potere insito nell’uomo di scegliere e realizzare un comportamento idoneo al raggiungimento di fini determinati.
La v. costituisce già nell’antichità uno dei principali problemi filosofici, soprattutto [...] ragione, il vero. In contrasto con l’intellettualismo di s. Tommaso (che subordinava, aristotelicamente, la v. alla conoscenza), DunsScoto individuava la superiorità della v. nella libertà, di cui non gode l’intelletto, sottomesso all’oggetto della ...
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Rappresentazione sistematica di una lingua e dei suoi elementi costitutivi, articolata tradizionalmente in fonologia (dottrina dei suoni di cui è costituita la parola), morfologia, sintassi, lessicologia [...] si fa logica.
Dall’Umanesimo all’età barocca. -
La corrente logicizzante si perpetua nell’età moderna e, attraverso le opere di DunsScoto o Giovanni di Gerson, arriva a quella di G.C. Scaligero, Petrus Ramus e soprattutto F. Sánchez, G. Scioppio e ...
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arbìtrio, lìbero Espressione usata per indicare la libertà dell'uomo, i cui atti non sono determinati da forze superiori (di tipo soprannaturale o naturale), ma derivano da sue autonome scelte. Nata sul [...] tende a ritrovare la libertà del volere nella totale indipendenza della volontà rispetto ai motivi dell’agire: così in G. DunsScoto la libertà è intesa come possibilità di determinarsi ad azioni opposte, mentre in Guglielmo di Occam si accentua il ...
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Ogni singolo ente in quanto distinto da altri della stessa specie; in particolare, l’uomo considerato nella sua singolarità.
Diritto
Nel diritto internazionale, il tema della condizione giuridica dell’i. [...] forma, o la forma, in quanto determinatrice dell’indefinitezza della materia. La seconda tesi fu sostenuta da Giovanni DunsScoto, la prima da Tommaso d’Aquino. Queste due tesi divennero le tipiche soluzioni date al problema dagli ordini domenicano ...
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scoto
scòto (o scòtto) agg. e s. m. – Propriam., relativo o appartenente all’antico popolo celtico degli Scoti (o Scotti), originarî dell’Irlanda, che invasero nel sec. 4° d. C. la Caledonia e diedero il loro nome al paese (Scozia). Nel linguaggio...
scotismo
s. m. [dal nome del filosofo scozz. G. Duns Scoto (circa 1263/66 - 1308)]. – Il complesso delle dottrine filosofico-teologiche elaborate da G. Duns Scoto e dai suoi seguaci; in partic., la dottrina dell’univocità dell’essere, la dottrina...