Dottrina filosofica e religiosa (detta anche, meno comunemente, emanazionismo), secondo la quale il molteplice trae origine da un principio (l’Uno o altra realtà prima), attraverso un processo detto di emanazione in analogia con la diffusione della luce da un punto luminoso, che non comporta diminuzione del principio stesso ma che fonda anzi un rapporto ontologico essenziale tra questo e il molteplice. ...
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De Causis
Attilio Mellone
Causis D. cita più volte come autorità, ma sempre anonimo, il libro de le Cagioni o libro Di Cagioni o De Causis.
Notizie del libro. - Il De C. è un piccolo trattato scritto [...] . Per il rifiuto della creazione mediata contenuta nei passi citati esplicitamente e implicitamente del De C., cfr. A. Mellone, Emanatismo neoplatonico di D. per le citazioni del Liber de causis?, in " Divus Thomas " (Piacenza) LIV (1951) 205-212; ID ...
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drusi
Setta religiosa sorta in ambito ismailita in Egitto nell’11° sec., oggi insediata in Libano, in Siria e in Israele, formando comunità separate. Così chiamati da al-Darazi, primo propagandista della [...] del califfo fatimide al-Hakim, visto come un’incarnazione divina, cui essi affiancano entità e nozioni tratte dall’emanatismo ismailita. Perseguitati sia dai sunniti sia dagli sciiti, i d. hanno formato comunità fortemente esoteriche, che difendono ...
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FLUDD (o Flud), Robert (Robertus de Fluctibus)
Medico e filosofo inglese, nato nel 1574 a Milgate House (Kent), morto l'8 settembre 1637 a Londra. Dopo avere studiato medicina a Oxford e aver viaggiato [...] neoplatonismo che, affermandosi nella cultura filosofica inglese, preannunciava la scuola di Cambridge. ll suo sistema è un emanatismo, che vede in Dio la cusaniana coincidentia oppositorum, unico germe dell'infinita diversità delle cose: tendendo ...
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PLEROMA (dal gr. πλήρωμα, da πληρόω "riempio": "ciò che serve a riempire, complemento")
Guido Calogero
Termine filosofico, usato dallo gnosticismo (v.) per designare la sfera cosmica mediatrice fra l'assoluta [...] nell'aspetto estensivo dello "spazio vuoto" il carattere eleatico di "non essere" proprio della materia). Il pleroma era formato dal complesso degli eoni, corrispondenti nell'emanatismo neoplatonico alla gerarchia discendente dei gradi dell'essere. ...
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Gundisalvi, Domenico
Filosofo ed erudito (sec. 12°). Tradusse opere filosofiche arabe. Fu arcidiacono di Segovia, uno dei primi e più notevoli rappresentanti di quel mondo culturale spagnolo che costituì [...] a Boezio); De processione mundi, interessante tentativo di connettere e armonizzare la dottrina cristiana della creazione con l’emanatismo neoplatonico-arabo di Avicenna e di Avicebron; De anima; De immortalitate animae, le cui argomentazioni ebbero ...
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PANENTEISMO (dal gr. πᾶν "tutto", ἐν "in" e ϑεός "dio")
Guido CALOGERO
Termine filosofico, coniato da K. Chr. Krause (v.) per designare la propria concezione metafisica, in quanto partecipe così del [...] vario modo panenteistiche sono state professate, p. es., da J. H. Fichte, H. Lotze, G. Fechner, R. Eucken; tra i precedenti sistemi metafisico-teologici la qualifica di panenteistico potrebbe più opportunamente spettare all'emanatismo neoplatonico. ...
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In generale ogni dottrina che consideri divina la totalità delle cose e che identifichi la divinità con il mondo. Il termine entrò nell’uso agli inizi del Settecento: il deista inglese J. Toland parlò [...] da esso eternamente promanante, il p. acquista carattere emanatistico, e tende senz’altro a confondersi con l’emanatismo, come accade, per es., nelle concezioni del neoplatonismo antico e medievale.
L’origine eminentemente speculativa del concetto ...
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platonismo
Marta Cristiani
Con questo termine si è soliti indicare quel complesso di temi e dottrine, legato all'influsso delle teorie platoniche e alla rielaborazione di esse operato dalla scuola neoplatonica.
Da [...] i processi di generazione e corruzione (Metaph. IX 3-5).
Anche se il pensiero cristiano non può accettare un emanatismo così rigoroso, in cui si vanifica ogni nozione di creazione (si possono richiamare le difficoltà dello Pseudo-Dionigi di fronte ...
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Dionigi l'Areopagita (Pseudo)
Marta Cristiani
Neoplatonico greco, che nelle sue opere s'identifica al discepolo di s. Paolo convertito sull'Areopago (Acta XVII 16-34), e attribuisce a un ignoto maestro [...] accostamenti su questo tema (ad esempio il Nardi propone Pd XXXIII 85-87 e Div. Nom. V 6 ss.) sono possibili, ma implicano la vexata quaestio intorno all'emanatismo di D. (del resto più avicennistico che dionisiano): molto controverso, a sua volta, l ...
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emanatismo
s. m. [der. di emanare]. – Dottrina filosofica e religiosa (detta anche, meno comunem., emanazionismo), propria del neoplatonismo e delle correnti di pensiero che ne sono influenzate, secondo la quale il molteplice trae origine...