Drammaturgo norvegese (Skien 1828 - Cristiania 1906). Tra i maggiori autori teatrali, ha elaborato nei suoi poderosi drammi l'idea dell'impossibilità dell'uomo di realizzare la sua aspirazione al sublime. Ai capolavori giovanili Brand (1866) e Peer Gynt (1867), centrati su tematiche esistenziali, seguirono le acute e disincantate analisi della realtà borghese di Samfundets støtter ("Le colonne della ...
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Pseudonimo dello scrittore, pittore e musicista Andrea De Chirico (Atene 1891 - Roma 1952), fratello di Giorgio. A Parigi (dove soggiornò a più riprese, frequentando anche i surrealisti) pubblicò sulla [...] di saggista (Dico a te, Clio, 1940; Ascolto il tuo cuore, città, 1944; La sorte dell'Europa, 1945; Vita di EnricoIbsen, post., 1979) e la sua copiosa produzione critica e giornalistica, raccolta in numerosi volumi postumi (Scatola sonora, 1955, che ...
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TEATRO
Paolo Enrico ARIAS
Biagio PACE
Carlo ROCCATELLI
Ugo Enrico PAOLI
Silvio D'AMICO
Sebastiano Arturo LUCIANI
Silvio D'AMICO
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(gr. ϑέατρον, derivato dal verbo ϑεάομαι "guardo, sono spettatore"; [...] apparenze veristiche, ma di intimo contenuto tragico, in Maria Maddalena.
Il nuovo grido del rinnovamento fu levato da uno scandinavo, EnricoIbsen; che, dopo la poesia di Brand e di Peer Gynt, affrontò la prosa dei suoi tredici drammi borghesi, in ...
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SIMBOLISMO
Venceslao IVANOV
Nel 1885 Jean Moréas in una replica (sul XIXme Siècle, 11 agosto) a P. Bourde, collaboratore del Temps, il quale aveva tacciato Verlaine, Mallarmé e i loro seguaci di "decadentismo" [...] e influsso, orientato spiccatamente verso il simbolismo realistico e il mito che ne è compimento e culmine, nella persona di EnricoIbsen. In Russia, con un nuovo messaggio poetico di Blok e di Belyj e con le prime indagini filosofiche sui principî ...
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Nell'antichità. - L'aristocrazia è per Platone e Aristotele il governo degli intellettualmente e moralmente superiori. Ma per questi stessi filosofi, a raggiungere tale eccellenza è necessario essere liberi [...] traduce l'anima suprema (over soul) del mondo. Un individualismo aristocratico è pure espresso nelle tragedie di EnricoIbsen. Ma chi svolse con maggiore insistenza e apparato filosofico il principio aristocratico fu Federico Nietzsche (1844-1900 ...
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La retorica tradizionale iscriveva la poesia drammatica tra i varî generi letterarî (epica, lirica, oratoria, ecc.). L'estetica moderna ha negato, come si sa, una reale autonomia di cotesti generi, riducendoli [...] drammi essi sanno muoversi nei regni della pura poesia senza restare schiavi degl'impacci teatrali. Rimane però a EnricoIbsen il merito d'avere definitivamente riconciliato la poesia col teatro vincendo pregiudizî che la tradizione classica aveva ...
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Stato dell’Europa meridionale, il cui territorio, affacciato per circa 850 km sull’Oceano Atlantico, occupa il margine occidentale della Penisola Iberica. Al territorio metropolitano vanno uniti gli arcipelaghi [...] avendo eredi diretti, il trono toccò al prozio, l’ormai vecchio cardinale Enrico, la cui morte (1580) aprì il problema della successione. Tra i ecc. tentano un dramma poetico a imitazione di Ibsen.
La generazione legata alla rivista Orpheu (1915) ...
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Attore italiano (Frascati 1922 - Roma 1980), s'impose subito per la recitazione limpida e calda sostenuta da una mimica espressiva, eppure meticolosa e netta: dal padre di Erano tutti miei figli di A. [...] Miller (1947) al sindaco di Colonne della società di Ibsen (1951), dal Falstaff della I parte dell'Enrico IV (1961) al Macbeth (1966), alle interpretazioni delle brechtiane L'opera da tre soldi, 1958, Schweyk nella seconda guerra mondiale, 1961, Vita ...
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Nato a Samminiatello presso Montelupo in provincia di Firenze il 20 luglio 1865, è il fondatore del nazionalismo italiano. Laureato in lettere a Firenze, pubblicò nel 1892 un giornale letterario, Germinal, [...] scrisse allora manifestavano il suo desiderio di ricondurre il teatro italiano, sugli esemplari classici e su quelli moderni dell'Ibsen e del Maeterlinck, alle sue origini poetiche e drammatiche; ed egli stesso mostrò di voler portare sulle scene i ...
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MOISSI, Alessandro
Attore, nato a Trieste da genitori italiani il 2 aprile 1880. Nel 1898, senza conoscere il tedesco, si recò a Vienna, con l'intenzione di dedicarsi allo studio del canto. Le sue precarie [...] di M. è ricco e vario. Oltre le parti già menzionate, rileviamo: Amleto, Enrico V, Romeo di Shakespeare; Franz Moor di Schiller; Tasso di Goethe e Osvaldo d'Ibsen.
M. si cimentò anche, ma senza successo, come autore drammatico, con il dramma ...
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