Originariamente iscrizione, specialmente funeraria, poi componimento poetico mirante a fermare in breve il ricordo di una vita, di una impresa, di un’offerta ecc.; il significato di «piccolo componimento [...] avrebbe per primo usato per l’e. il distico elegiaco, che ne fu poi il metro. Nell’età classica l’epigrammista più noto fu Simonide di Ceo, il quale esaltò in iscrizioni sepolcrali gli eroismi delle guerre persiane e peloponnesiache. Nell’età ...
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Raccolta di epigrammi greci dell’età classica e soprattutto ellenistica e bizantina, compilata nel 14° sec. dal monaco bizantino Massimo Planude (detta perciò anche A. Planudea) e stampata per la prima [...] Salmasio (Claude Saumaise) in un codice (il Pal. 23, del sec. 11°) della Biblioteca Palatina di Heidelberg, contenente 3700 epigrammi, la massima parte in distici elegiaci, in 15 libri. L’Antologia Palatina discende dalla raccolta fatta alla fine del ...
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Poeta latino di epigrammi (2º sec. a. C.), soprattutto erotici (ne conosciamo solo due), considerato uno dei precursori delle innovazioni dei poetae novi e ricordato insieme con Porcio Licino e Q. Lutazio [...] Catulo ...
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Raccolta di epigrammi e poesie latine, per lo più d’età imperiale (Anthologia Latina sive poesis latinae supplementum di F. Bücheler e A. Riese, 2a ed. Lipsia 1894-1906, supplem. di M. Ihm 1895, e di E. [...] Lommatzsch 1926). La prima parte raccoglie il materiale di numerosi codici, di cui il più ragguardevole è il Codex Salmasianus (del sec. 7° o 8°) e contiene fra l’altro la Medea di Osidio Geta, poeti africani ...
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Scrittore di epigrammi greci, vissuto con probabilità al tempo di Augusto; i suoi epigrammi, dei quali giunsero a noi una trentina nell'Antologia greca (v.), furono raccolti da Filippo nella sua Ghirlanda, [...] dell'età di Augusto, fautore dell'eloquenza asiana, della cui arte abbiamo qualche saggio nelle Suasorie di Seneca.
Bibl.: Brzoska e Reitzenstein, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., II, col. 711 seg.; E. Bignone, L'Epigramma greco, Bologna 1921, p. 299. ...
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Poeta latino (Bilbili, Spagna Tarraconense, 39 o 40 d. C. - ivi 104 d. C. circa). Ricevuta la prima istruzione in Spagna, venne nel 64 a Roma, sperando appoggio nelle potenti famiglie iberiche, come quella [...] ora egli tentava. Ritiratosi nella città nativa sotto la protezione della ricca vedova Marcella, qui pubblicò (102) il 12º libro di epigrammi. n L'arte di M., messa da parte la massa di componimenti scritti col solo scopo di procurare denaro e favori ...
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Poeta satirico, bibliofilo (Firenze 1754 - Vienna 1824). Scrisse epigrammi e 11 satire (pubbl. 1817), in una delle quali colpisce anche V. Alfieri; migliori tra esse La cena e Il viaggio. Nel 1818 donò [...] la sua preziosa collezione di edizioni principi (1199 esemplari) alla Laurenziana di Firenze ...
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Poetessa greca (fine sec. 4º a. C.), autrice di epigrammi (ne restano 21) impeccabili per lingua e metro, semplici ed eleganti, nei quali compare, per la prima volta nella Grecia, il sentimento bucolico, [...] per cui A. precorre Teocrito. Fu di modello all'epigrammatica ellenistica ...
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Scrittore argentino (Buenos Aires 1850 - ivi 1919), autore di epigrammi, versi giocosi, versi di circostanza e di un idillio Siempreviva. Di carattere romantico sono le narrazioni drammatiche di fatti [...] contemporanei, come in Los hijos de la pampa e Ángela. Scrisse varî drammi: La rosa blanca (1877), Luz de luna y luz de incendio (1878), ecc ...
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BOETHOS (Βόηϑος)
L. Laurenzi
5°. - Scultore greco documentato da due epigrammi di una base di statua scomparsa che furono copiati nel sec. XVII a Roma. Essa sosteneva una statua di Asklepios fanciullo, [...] dedicata dal medico Nicomede di Smirne, opera di un Boethos. Questo B. potrebbe anche identificarsi con il precedente (v. B. 4°).
Bibl.: E. Loewy, Inschr. griech. Bildh., n. 535 ...
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epigramma
s. m. [dal lat. epigramma, gr. ἐπίγραμμα, der. di ἐπιγράϕω «scrivere sopra»] (pl. -i). – Breve componimento in versi che, sorto originariamente come iscrizione, spec. funeraria, poi componimento mirante a fermare il ricordo di una...