Umanista (Rotterdam 1466 o 1469 - Basilea 1536); tradusse il nome Geert Geertsz nell'altro umanistico, con cui è universalmente noto, di Desiderius Erasmus. Orfano di padre e di madre, entrò a 12 anni [...] Agostino (1531) e Basilio (1532). Tra le opere più strettamente umanistiche è da ricordare il dialogo De recta latini graecique sermonis pronuntiatione (v. erasmiano), pubblicato nel 1528 insieme col dialogo Ciceronianus, importante scritto in cui è ...
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ErasmodaRotterdamErasmo
1466 o 1469
Nasce a Rotterdam
1478
Entra nel convento agostiniano di Steyn
1492
Viene ordinato sacerdote
1494-99
Si reca in Francia
1499-1500
Viaggio in Inghilterra
1506-09
Viaggio [...] in Italia
1509
Tornato in Inghilterra, insegna teologia a Cambridge e scrive l’Elogio della pazzia
1514
Si stabilisce a Basilea
1516
Esce l’edizione critica del Nuovo Testamento
1522
Pubblica i Colloqui ...
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Riformatore religioso della Svizzera (Wildhaus, Toggenburg, 1484 - Kappel 1531), fondatore della Chiesa propriamente detta riformata, l'espansione e il rafforzamento della quale si devono invece all'opera [...] di Calvino. Di preparazione umanistica (studiò a Basilea e a Vienna, dal 1498 al 1506), fu presto seguace di ErasmodaRotterdam, col quale s'incontrò nel 1515, e venne considerato, prima della sua attività di riformatore, come uno dei principali ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] cultura italiana, al classicismo, ai movimenti europei di riforma religiosa. Ma si tratta di un adeguamento indocile. I contatti con ErasmodaRotterdam, i viaggi e i soggiorni in Italia di umanisti e poeti spagnoli (J. de Valdés; G. de la Vega), gli ...
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Stato dell’Europa occidentale, all’estremità ovest del Bassopiano Germanico. Si affaccia sul Mare del Nord e comprende le foci del Reno, della Mosa e della Schelda. Il territorio, in continua evoluzione [...] : l’affermarsi dell’Umanesimo e la Riforma.
Dall’Italia, le idee dell’Umanesimo furono accolte e propagate nei P. daErasmodaRotterdam, che tra le posizioni della Chiesa cattolica e i nuovi orientamenti protestanti di M. Lutero, G. Calvino e H ...
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Comune del Piemonte (130,01 km2 con 869.312 ab. al censimento del 2011, divenuti 857.910 secondo rilevamenti ISTAT del 2020, detti Torinesi), città metropolitana e capoluogo di regione. Sorge alla confluenza [...] gli istituti di cultura, si ricordano: l’università, fondata nel 1404 da Ludovico di Savoia-Acaia (nel 1506 vi si laureò ErasmodaRotterdam), riformata da Emanuele Filiberto e poi da Vittorio Amedeo II (1729) con l’aiuto dei giuristi N. Pensabene ...
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Pittore e incisore (Norimberga 1471 - ivi 1528). È il più alto rappresentante dell'arte e della cultura del Rinascimento del Nord e il carattere nordico del suo temperamento si rivela potentemente nel [...] ) e di Giovanni Kleberger (1526, Vienna), e le incisioni di Federico il Savio e di ErasmodaRotterdam (1526). Gli studî teorici del D. furono da lui compendiati in tre libri: Unterweisung der Messung (1525), Unterrichtung zur Befestigung der Städte ...
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Cardinale (Bauco, od. Boville Ernica prov. Frosinone, 1466 - Roma 1549). Personalità di alta cultura e uomo d'azione, fu apprezzato da molti pontefici, soprattutto in delicate situazioni diplomatiche [...] ; di quel momento fu il contatto a Costanza con ErasmodaRotterdam sul quale fece pressione affinché si opponesse a Lutero e come esperto per le relazioni con la Svizzera. Fu nominato da papa Paolo III prefetto di Castel Sant'Angelo, che lasciò ...
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La parte di uno scritto e, più spesso, di un’opera scenica, narrativa, o di un film, in cui sono introdotti a parlare due o più personaggi.
Letteratura
Prescindendo dalle opere sceniche, dove è nel suo [...] : prevale naturalmente l’esempio di Cicerone e di Platone; ma spesso è sensibile, e in alcuni autori (G. Pontano, ErasmodaRotterdam) è forte, l’influsso di Luciano. In forma dialogica sono alcune delle più significative opere del tempo: i dialoghi ...
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Pittore e incisore (Augusta 1497 - Londra 1543). Allievo del padre, Hans il Vecchio, nelle sue opere si percepiscono chiari influssi del repertorio formale del Rinascimento italiano. In contatto con la [...] . Ciò è già evidente nei ritratti del borgomastro Meyer e della consorte (1516; Basilea). Altri ritratti celebri sono quelli di ErasmodaRotterdam e di Anna di Cleve (museo del Louvre); i ritratti di Enrico VIII, di s. Tommaso Moro, dell'arcivescovo ...
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erasmiano
(ant. eràsmico) agg. – Di Erasmo da Rotterdam (1466 o 1469-1536), celebre umanista olandese che diffuse in Europa gli ideali dell’umanesimo italiano e propugnò una graduale riforma della Chiesa, mediante un ritorno al primitivo spirito...
reuchliniano
(o reucliniano) 〈roikli-〉 agg. [der. del nome dell’umanista ted. Johannes Reuchlin (1455-1522)]. – In filologia classica, pronuncia r., particolare modo (usato in età moderna) di pronunciare il greco antico, che coincide in sostanza...