Disciplina che si prefigge di favorire e sviluppare le qualità innate di una razza, giovandosi delle leggi dell’ereditarietà genetica. Il termine fu coniato nel 1883 da F. Galton. Sostenuta da correnti di ispirazione darwinistica e malthusiana, l’e. si diffuse inizialmente nei paesi anglosassoni e successivamente nella Germania nazista, trasformandosi nella prima metà del 20° sec. in un movimento politico-sociale ...
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pronatalista
(pro natalista), agg. Favorevole all’incremento della natalità.
• «Molti, sani e forti» è il titolo d’un denso volume che ripercorre la storia dell’eugenetica in Italia ‒ dalle radici londinesi [...] come modello per paesi cattolici come Francia, Belgio e diversi stati dell’America centro-meridionale: un’eugenetica pronatalista, profondamente intrisa di igienismo e medicina sociale». (Simonetta Fiori, Repubblica, 24 febbraio 2006, p. 57 ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. Rivolgimenti sociali e politiche della scienza
Alexei Kojevnikov
Rivolgimenti sociali e politiche della scienza
Tra le vittime della Prima guerra [...] unica speranza di trovare una soluzione al problema della degenerazione della razza sembrava provenire dalle scienze della genetica e dell'eugenetica. Tra il 1914 e il 1928 nei soli Stati Uniti il numero di college e di università che offrivano corsi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del Novecento il problema della “razza” e della conservazione della sua purezza entra nelle [...] disumano. Nonostante ciò, è una fortuna destinata a crescere e in grado di valicare le frontiere. Un Congresso Internazionale di Eugenetica è convocato a Londra nel 1912 proprio con l’intento di riunire gli esperti di scienza dell’eredità e biologia ...
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osef. Medico e membro delle SS (Günzburg, Baviera, 1911 - San Paolo, Brasile, 1979); uno dei più efferati criminali nazisti. Dopo gli studi di medicina orientati sulla morfologia razziale, nel 1937 divenne [...] assistente di O. Freiherr von Vershuer, specialista di eugenetica. Nel 1939 M. fu arruolato in un ispettorato sanitario delle Waffen-SS, poi destinato (1940-42) all'ufficio per la razza e gli insediamenti umani, quindi sul fronte orientale. Al ...
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Bioetica
J. Robert Nelson
sommario: 1. Un ambito recente di studio e di discorso: a) definizione e ambito; b) organizzazioni e istituzioni. 2. Criteri e metodi: a) i quattro principî canonici; b) i [...] l'inizio della vita umana: a) la nuova genetica; b) test, screening, riflessione, decisione; pre-impianto; d) terapia genica; e) eugenetica; f) brevetti; g) riproduzione assistita; h) embrioni e feti. 4. La bioetica e la fine della vita umana: a) la ...
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Fisher
Fisher Ronald Aylmer (Londra 1890 - Adelaide 1962) statistico e biologo evoluzionista inglese, tra i fondatori della moderna statistica inferenziale. Ipovedente, era dotato di una proverbiale [...] senza l’ausilio di carta e penna. Si laureò a Cambridge nel 1912 e i suoi primi interessi riguardarono l’eugenetica (fu anche fondatore della Cambridge University Eugenics Society). Dopo la prima guerra mondiale gli fu offerto un posto al laboratorio ...
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Carlo Flamigni
Correggere i geni prima della nascita
Il 1° febbraio 2016 le autorità britanniche hanno dato il via alla sperimentazione delle nuove tecniche di gene editing su embrioni umani. Una decisione [...] . La strada della conoscenza è stata lastricata di errori e per molto tempo la medicina si è accontentata della eugenetica negativa (‘questo bambino è affetto da una malattia genetica e io non lo faccio nascere’).
La cosiddetta genetica positiva ...
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gender neutrality
loc. s.le f. inv. Neutralità di genere: concezione che ritiene di non dover distinguere tra ruolo sociale e appartenenza a un genere sessuale.
• Sono teorie elaborate nell’ultimo decennio [...] americane, recepite nei gender studies svedesi e soprattutto dall’università di Uppsala (già famosa per gli esperimenti di eugenetica negli anni Venti, adottati poi dai nazisti, e per i programmi di sterilizzazione forzata cui vennero sottoposte ...
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Darwinismo sociale
Tiziano Bonazzi
Introduzione
La locuzione 'darwinismo sociale' apparve negli anni ottanta dell'Ottocento per indicare l'applicazione dell'evoluzionismo allo studio delle società umane. [...] dell'antropologo Alfred C. Haddon, il cui The study of man (1898) collega l'osservazione sul campo alle teorie istintuali ed eugenetiche, per concludere che vi è una connessione diretta fra struttura fisica delle razze e cultura, e che fra le razze e ...
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parco biotecnologico
(parco bio-tecnologico), loc. s.le m. Area adibita alla ricerca e allo sviluppo di biotecnologie. ◆ In Scandinavia e Svizzera, invece, il sostegno ai «nuovi alchimisti» è dato piuttosto dai fondi pensione che hanno determinato...