Scrittore francese (Saint-Lô 1821 - Parigi 1890). Ha vissuto a lungo a Saint-Lô, dove compose parecchie delle sue opere drammatiche, Scènes et proverbes (1851) e Scènes et comédies (1854), che non solamente nel titolo ricordano Comédies et proverbes di A. de Musset. Dopo il successo di La crise (1854) e di Dalila (1857), si stabilì a Parigi; protetto da Napoleone III, entrò all'Académie Française (1862), ...
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Drammaturgo spagnolo (n. 1800 circa - m. Avana 1888); tradusse la Dalila di O. Feuillet, aggiungendovi di suo una seconda parte; rifuse in Redención la Dame aux camélias di A. Dumas. Fra le tragedie di [...] maggiore impegno vanno ricordate Elvira de Albornoz (1836), Trece de febrero (1837), Últimas horas de un rey (1849), La muerte de César (1876). Fu vicino ai romantici, pur restando legato a modi sostanzialmente ...
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. Celebre giornalista turco vivente. Con la traduzione, da lui fatta, di parecchi romanzieri francesi (J. Verne, A. Daudet, O. Feuillet, ecc.), si adoperò ad affinare il gusto letterario dei suoi connazionali. [...] Fondò, nel 1891, il Therveti Fünūn (La ricchezza delle scienze), il primo periodico turco edito con sistemi moderni, attorno al quale, fino al 1900, si raccolsero le migliori energie letterarie turche ...
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Nome con il quale è nota l'attrice francese Sophie Alexandrine Croisette (Pietroburgo 1847 - Parigi 1901); studiò al conservatorio di Parigi e esordì alla Comédie-Française (1870); interprete di figure [...] femminili del teatro moderno, ottenne i suoi maggiori successi in Le Sphinx di O. Feuillet, Demimonde di A. Dumas figlio, Les Fourchambault di É. Augier. ...
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Attrice francese (Beaune, Costa d'Oro, 1833 - Parigi 1908). Esordì alla Comédie-Française nel 1848, fu poi ai Variétés nel 1851, tornò alla Comédie-Française nel 1858; si dimise nel 1881 da "sociétaire", [...] fece alcune tournées in Francia e in Russia (1883). Fu applaudita in parti del repertorio classico e in opere di V. Hugo, L.-G.-F. Ratisbonne, A. de Musset, E. Augier, A. Dumas figlio e O. Feuillet. ...
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Ballerino e coreografo (Parigi 1653 - ivi 1729). Allievo di P. Beauchamps, esordì nel 1674 affermandosi tra gli interpreti più qualificati delle opere di G. B. Lulli (Thésée, 1675; Le temple de la paix, [...] ). Maestro di ballo dell'Opéra (1687-1703), si esibì come danzatore fino al 1710. Attivo come coreografo dal 1695, creò numerosi balletti, specie nelle opere del suo tempo, e collaborò al celebre trattato La choréographie (1700) di R.-A. Feuillet. ...
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GLECH, Graziosa
Alberto Manzi
Attrice, nata verso il 1860, morta a Firenze nei primi anni del 1900. Esordì nel 1869 a Modena, in parti di bimba, accanto ad Adelaide Ristori che per varî anni le fu maestra. [...] , conseguendo i maggiori successi del tempo. Seppe essere anche drammatica, alla scuola di Emanuel, come in Sphynx di O. Feuillet, e si rivelò di fine intelligenza nell'interpretazione di Giacinta di L. Capuana. Nel 1891 lasciò il teatro per sposare ...
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Ratisbonne, Louis
Felice del Beccaro
Scrittore e giornalista francese (Strasburgo 1827 - Parigi 1900). Studiò nella sua città natale e a Parigi, dove intraprese una carriera amministrativa che abbandonò [...] del '71, venne di lì a poco nominato bibliotecario del palazzo di Fontainebleau in sostituzione del dimissionario O. Feuillet. Nel '74 divenne bibliotecario del Senato. Si fece conoscere con la traduzione in versi della Commedia, pubblicata in ...
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Attrice drammatica, nata a Pietroburgo nel 1848 da una danzatrice francese, morta nel 1901. Dopo aver studiato al conservatorio, esordì alla Comédie nel 1870 nella parte di Regina Anna nel Bicchier d'acqua [...] di grazia e di brio. Ma i più grandi successi li raggiunse in L'été de la saint-Martin, in Sphinx di Feuillet, particolarmente nella scena della morte resa con un verismo impressionante, in Demi Monde di Dumas figlio; in Les Fourchambalt di Augier ...
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Arte di comporre azioni danzate in armonia con la musica. Al significato odierno di c. si giunse solo nel Settecento, quando si diffuse la figura del coreografo, annotatore e insieme compositore di danza.
Precedentemente [...] scrittura di danza, il termine c. è usato, nel 18° e 19° sec., da parte di eminenti studiosi come Raoul-Auger Feuillet (n. 1675 - m. 1710), che scrisse La chorégraphie ou l’art de décrire la danse par caractères, figures et signes démonstratifs ...
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