Umanista (Bologna 1472 - Roma 1518), figlio d'un cugino e discepolo di F. B. il Vecchio, insegnò a Bologna (1498-1502), poi alla Sapienza in Roma. Nel 1516 Leone X lo creò bibliotecario della Vaticana. [...] Scrisse tre libri di eleganti odi latine e uno di epigrammi. Pubblicò per primo nel 1515 i primi sei libri degli Annali di Tacito, da poco scoperti nel monastero di Korvey ...
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Editore e tipografo (San Severo 1450 - Milano 1522); attivo a Milano dal 1491, pubblicò numerose edizioni soprattutto di classici, valendosi dell'opera dei fratelli Le Signerre (Cicerone, 1498-99), di [...] Claudiano), dei fratelli De Lignano (Patria historia, figurata, di Bernardino Corio, 1503). Tra le sue edizioni più importanti figura l'opera di Tacito, a cura di A. Alciati (1517), che riproduce quella romana di FilippoBeroaldoilGiovane del 1515. ...
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LEONE X, papa
Marco Pellegrini
Giovanni de' Medici nacque a Firenze l'11 dic. 1475, secondogenito di Lorenzo il Magnifico e Clarice Orsini.
Oltre agli insegnamenti del precettore Gregorio da Spoleto, [...] : solo per ricordare i più noti, Bernardo Dovizi da Bibbiena, Bernardo Bembo, Giacomo Sadoleto, Angelo Colocci, FilippoBeroaldoilGiovane, Zanobi Acciaiuoli, Girolamo Aleandro e i poeti Antonio Tebaldi (Tebaldeo) e Francesco M. Molza. Con B ...
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FLAMINIO, Marcantonio
Alessandro Pastore
Nacque nel 1498 a Serravalle (ora, insieme con Ceneda, forma Vittorio Veneto), da Giovanni Antonio e dalla nobildonna serravallese Veturia, della quale non conosciamo [...] di passi commentati di classici (le Annotationum Sylvae). A Roma il F. incontrò il fiorentino R.L. Brandolini, che insegnava retorica allo Studio, e il bibliotecario FilippoBeroaldoilGiovane, che lo sollecitarono allo studio dei classici e ne ...
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COCCIO, Marcantonio, detto Marcantonio Sabellico
Francesco Tateo
Nacque intorno al 1436 a Vicovaro in Sabina, allora sotto il dominio degli Orsini.
Il C. interpreterà il nome del luogo natale come "Varronis [...] 1508 della silloge filologica scomparve ogni traccia della violenta polemica.
Il C. morì a Venezia il 19 apr. 1506, secondo la testimonianza del Bembo (lett. a FilippoBeroaldoilGiovane del 29 aprile del 1506: in Epistolarum familiarium libri IV ...
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Tacito, Publio Cornelio
Maria Agata Pincelli
Storico latino, vissuto tra il 1° e il 2° sec. d.C. Non se ne conosce il luogo di nascita (forse la Gallia Narbonese), né l’origine familiare. Visse a lungo [...] manoscritto, nel 1508 circa, fu portato in Italia a Leone X, che affidò a FilippoBeroaldoilGiovane l’incarico di curare una nuova edizione degli Opera tacitiani comprendente i testi appena riscoperti. L’edizione romana del 1515 era stata preceduta ...
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INGHIRAMI, Tommaso, detto Fedra
Stefano Benedetti
Nacque a Volterra negli ultimi mesi del 1470 da Paolo di Antonio, di una ricca famiglia patrizia discendente dagli Ingram, di origine germanica, e da [...] del 1529, mentre dei doni galanti offerti dall'I., Sadoleto e Capella alla cortigiana Imperia, parla un epigramma di FilippoBeroaldoilGiovane.
Nel 1498 era venuto a mancare Pomponio Leto, al cui insegnamento di retorica nell'Accademia Romana l'I ...
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MAFFEI, Mario
Stefano Benedetti
Nacque a Roma da ser Gherardo di Giovanni e da Lucia Seghieri nel 1463, secondo la datazione ricavata dalla lapide sepolcrale nella cattedrale di Volterra, che lo dice [...] piacevoli da invitare a pranzo per le loro "facete et ridicule dicterie", al Castiglione del Cortegiano (II, 70), a FilippoBeroaldoilGiovane che nei Carmina alludeva ai "salsis Marii iocis" (l. II, 12, v. 23), al Sadoleto della celebre epistola al ...
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GUILLERY, Stefano (Étienne)
Massimo Ceresa
Nativo di Lunéville, nella diocesi di Toul, in Lorena, fu attivo come tipografo a Roma tra il maggio 1506 e il novembre 1524. Spesso nelle edizioni il nome [...] in Vestfalia e presi da un agente librario di Leone X, il prete fiammingo Jan Heitmers. L'organizzatore e l'editore dell'impresa tipografica fu FilippoBeroaldoilGiovane. Ai cinque libri inediti il G. unì gli altri già conosciuti; si tratta quindi ...
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LELIO, Antonio
Stefano Jossa
Nacque a Roma nel 1465, probabilmente da famiglia aristocratica, visto che FilippoBeroaldoilGiovane lo chiama "Romanum patritium" (Carmina, K, c. 4r); sembra da escludere, [...] delle bestie di cotesti prelati", chiede notizie della produzione poetica di FilippoBeroaldoilGiovane, dello stato d'animo di Iacopo Sadoleto, sprezzante verso il "cattivo vivere di questa nostra etate", e della rappresentazione della Calandria ...
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