In ogni ricerca, l’interpretazione di fatti (o di personaggi ecc.) basata sull’esame di testi, documenti o su notizie storiche.
Definizioni
Il termine f., inteso nel mondo greco e latino come amore della [...] volse in un secondo tempo anche ai greci. L. Valla, preceduto in ciò da Petrarca, diede chiari esempi di critica filologica; il filologo più completo, per conoscenza dei testi e acume critico, fu Poliziano. Gli umanisti fecero anche opera di editori ...
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Uno dei primi filologi romani (seconda metà del 2º sec. a. C.). Appartiene al movimento erudito e filologico sorto a Roma in seguito alle lezioni di Cratete di Mallo. Si dedicò, con Lelio Archelao, all'ordinamento, [...] allo studio e al commento delle satire di Lucilio ...
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Titolo, oggi comunemente accettato dai filologi, di una lauda (1224 circa) di s. Francesco d'Assisi (1182-1226), scritta in lingua volgare umbra in lode al Signore per la perfezione e bellezza del creato. [...] Il componimento ci è stato trasmesso dalle fonti anche sotto i titoli di Cantico delle creature, Cantico del Sole, Laudes creaturarum.
Per approfondire Francesco d'Assisi, santo (Francesco di Pietro di ...
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SANTRA (Santra)
Cesare Giarratano
Fu uno dei maggiori filologi dell'età ciceroniana. Da una citazione di Girolamo si rileva che in ordine di tempo si deve porre fra Varrone (nato nel 116) e Cornelio [...] Nepote (nato verso il 99). Scrisse De viris illustribus e De antiquitate verborum (almeno tre libri): ne restano pochi frammenti (Funaioli, Gramm. Rom. Fragm., p. 384). Scrisse anche tragedie: ne abbiamo ...
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Uno dei più insigni filologi tedeschi del secolo scorso, nato a Sprottau nel 1832, morto nel 1888 a Heidelberg, professore di filologia tedesca e romanza. La sua fama è specialmente legata oltre che alla [...] rivista Germania e all'importante raccolta da lui fondata e diretta Deutsche Dichtungen des Mittelalters, alle sue geniali ricerche sul Nibelungenlied (Untersuchungen über das Nibelungenlied, 1865; del ...
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Termine latino usato dai grammatici antichi, poi dagli umanisti e dai filologi, per indicare le correzioni apportate a un testo. Nella filologia precedente a K. Lachmann, si distingueva una e. ope codicum, [...] eseguita in base a collazioni, per lo più non sistematiche, e una e. ope ingenii, eseguita per congettura. Nell’uso moderno l’e. è solo congetturale e a essa si fa ricorso come ultima ratio là dove la ...
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È certamente il più geniale dei filologi alessandrini, in più d'un campo iniziatore o innovatore. Allievo con probabilità di Zenodoto, e sicuramente di Callimaco e Dionisio Giambo, tre uomini che arrivarono [...] come critico di testi del periodo antico era l'interpretazione verbale; e già essa era stata tentata da filosofi e anche da filologi, quali Zenodoto e Callimaco. Ma con A. si apre un'era: le sue Λέξεις sono la prima raccolta scientifica di ampio ...
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QIMCHI (Qimḥī)
Umberto Cassuto
Famiglia ebraica di origine spagnola, notevole per aver dato alla scienza diversi filologi ed esegeti. È dubbio se la vocalizzazione Qimḥī sia esatta, o se sia invece da [...] .), a far conoscere agli ebrei dei paesi cristiani, con le sue opere scritte in ebraico, i risultati degli studî di filologia ebraica compiuti dai dotti ebrei dei paesi islamici, che avevano scritto le loro opere in arabo. La distinzione da lui fatta ...
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Letterato e filologo, francescano (Pruno, Stazzema, 1804 - Marano, Napoli, 1856). Professore di filosofia e di lettere a Prato, in relazione con parecchi filologi e letterati (C. Guasti, B. Puoti, N. Tommaseo, [...] ecc.), pubblicò: Cronaca di Firenze di Giuliano Ughi (1842); un volgarizzamento trecentesco dell'Ecclesiaste (1854); studî su testi francescani; Fiore di poesie liriche (1845); Prose e versi (1853) ...
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Fiorì attorno al 150 a. C., quale celebratissimo allievo di Aristarco e uno dei più versatili filologi greci. Alla varietà dei suoi interessi avran contribuito gli studî filosofici compiuti sotto lo stoico [...] omerica (l. VIII-X), non poté che basarsi su una costruzione che pur s'ispirava a principî nettamente contrarî alla scuola filologica stoica (Niese, in Rhein. Mus., XXXII, 1877, p. 267 seg.; Schwartz, loc. cit., p. 2863 segg.). Ricco e buon materiale ...
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filologia
filologìa s. f. [dal lat. philologĭa, gr. ϕιλολογία, comp. di ϕιλο- «filo-» e λόγος «discorso»; propr. «amore dello studio, della dottrina»]. – 1. Insieme di discipline intese alla ricostruzione di documenti letterarî e alla loro...
filologico
filològico agg. [der. di filologia] (pl. m. -ci). – Attinente alla filologia: scienza, dottrina f.; le discipline f.; studî f.; critica f.; testo corredato di commento storico e f.; indagine condotta con metodo rigorosamente filologico....